Questo
pomeriggio i senatori Pier Ferdinando Casini, primo firmatario e
Luigi Marino hanno presentato in Senato una interrogazione urgente ai
ministri delle infrastrutture e dei trasporti; dello sviluppo
economico e dell'interno, sui gravi disagi scaturiti dal maltempo in
Emilia-Romagna.
Pier Ferdinando Casini |
Al
Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti;
Al Ministro dello sviluppo economico;
Al Ministro dell'Interno;
Al Ministro dello sviluppo economico;
Al Ministro dell'Interno;
PREMESSO
CHE:
le
zone montane sono tutela dalla Costituzione italiana, il cui articolo
44, secondo comma, prevede espressamente che siano adottati
provvedimenti legislativi a favore delle zone montane stesse;
le
regioni di montagna sono riconosciute anche dall’articolo 174 del
Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, che le considera
esplicitamente tra quelle interessate dalle politiche di coesione per
ridurre il divario di sviluppo con le altre, in quanto regioni meno
favorite;
CONSIDERATO
CHE:
nella
giornata di lunedì 13 novembre 2017, una nevicata sull'Appennino
bolognese, della durata di poche ore, che ha depositato neve per
circa 60 centimetri, peraltro ampiamente prevista e debitamente
comunicata alle autorità locali dall'allerta meteorologica della
Protezione civile, ha causato, e sta ancora causando, pesantissimi
disagi e disservizi ai cittadini dei comuni montani di quelle aree.
In particolare, circa 30 mila utenze relativi ai cittadini
dell'Unione dell'Appennino, di Marzabotto, Grizzana, Monzuno, Monte
San Pietro, Casalfiumanese, Monghidoro, San Benedetto val di Sambro,
Castiglione de' Pepoli, Vergato, Camugnano, Castel di Casio,
Fontanelice, Castel d'Aiano, Castel del Rio, Sasso Marconi, Porretta,
Loiano e Monterenzio sono rimaste lunedì sera senza alcuna tipo di
collegamento telefonico, di fornitura di energia elettrica, di acqua,
di luce e di gas. I disagi, compreso il freddo dell'inverno montano
che affliggeva tutte quelle famiglie che non dispongono di caldaia a
legna o di camino, e il completo isolamento sono continuati fino alla
serata di ieri, mercoledì 15 novembre, per almeno 4 mila utenze;
decine
di alberi sono caduti sui tralicci dell'alta tensione e gli impianti
di sollevamento idrici e i serbatoi che alimentano le condutture
cittadine, funzionanti con l'energia elettrica, sono rimasti bloccati
causando l'interruzione del servizio idrico;
TENUTO
CONTO CHE:
non
può essere tollerabile che una nevicata di intensità poco più che
ordinaria comporti una tanto grave e prolungata interruzione dei
richiamati servizi pubblici essenziali a danno dei cittadini delle
zone montane. La drammatica situazione di abbandono per quasi tre
giorni ha riguardato migliaia di famiglie e sta penalizzando
fortemente, attività commerciali di piccole imprese, artigiani e
negozianti, costretti alla forzata chiusura delle rispettive
attività;
le istituzioni locali si sono ritrovate nell'impossibilità di prestare una pronta assistenza ai propri concittadini per responsabilità non proprie, mentre l'ENEL attivava 50 gruppi elettrogeni e schierava sul terreno 500 tecnici, purtroppo evidentemente non sufficienti a prestare neppure il più minimo argine ai disservizi patiti dalla popolazione;
le istituzioni locali si sono ritrovate nell'impossibilità di prestare una pronta assistenza ai propri concittadini per responsabilità non proprie, mentre l'ENEL attivava 50 gruppi elettrogeni e schierava sul terreno 500 tecnici, purtroppo evidentemente non sufficienti a prestare neppure il più minimo argine ai disservizi patiti dalla popolazione;
la
situazione che ha coinvolto decine di migliaia di cittadini delle
zone appenniniche del bolognese sembra ancora più inaccettabile in
considerazione dei precedenti analoghi verificatisi degli anni
scorsi: infatti, già nel febbraio 2015 e nel 2012 episodi nevosi di
non eccezionale entità avevano causato, negli stessi territori delle
montagne bolognesi, massicci black-out dell'energia elettrica, e
conseguentemente, degli altri servizi connessi. Appare evidente come
non siano state attuate, da parte di più attori a vario titolo
coinvolti, le necessarie determinazioni e misure al fine di evitare
il ripetersi di tali disastri: il risultato è stato che oggi,
nuovamente, interi Paesi sono rimasti completamente isolati per
moltissime ore;
i sindaci delle richiamate comunità, attivi nei vertici in Prefettura per coordinare i soccorsi e le attività di assistenza alla popolazione, hanno sottolineato come il ripetersi di tali gravissime circostanze emergenziali sia il segno della mancanza di un'opera costante di prevenzione e messa in sicurezza del territorio e delle linee infrastrutturali dei servizi. L'assenza di adeguate risposte concrete negli anni da parte dei gestori dei servizi ha spinto alcuni sindaci a presentare un esposto in Procura contro ENEL; parallelamente, i Carabinieri hanno avviato accertamenti per valutare eventuali ritardi o inadempienze negli interventi di ripristino da parte di ENEL, esaminando, anche attraverso sopralluoghi aerei, la manutenzione delle reti e la dislocazione delle cabine;
i
collegamenti stradali hanno subito pesanti limitazioni;
VISTO,
INFINE, CHE
Appare
necessario ed imprescindibile assicurare che le richiamate garanzie
costituzionali a favore delle comunità di montagna siano
costantemente implementate, al fine di non discriminare moltissimi
italiani nell'accesso ai più fondamentali servizi alla cittadinanza
e al fine di affrontare prontamente e adeguatamente episodi
atmosferici senza che ciò possa trasformarsi regolarmente in
situazioni gravemente emergenziali;
i
territori montani e i cittadini che vi abitano non possono continuare
a pagare le conseguenze di mancate strategie nazionali di
prevenzione, cura del territorio e pianificazione nella gestione
delle emergenze. D'altra parte le risorse a disposizione delle
relative istituzioni locali sono sempre più esigue e non consentono
loro di affrontare investimenti infrastrutturali e di ammodernamento
delle reti di distribuzione dei servizi essenziali;
Luigi Marino |
TUTTO
CIÒ PREMESSO, SI CHIEDE AI MINISTRI IN INDIRIZZO DI SAPERE:
Se
sono state poste in essere tutte le misure necessarie per superare la
fase emergenziale descritta nelle premesse;
Quali misure il Governo ha posto in essere per assistere le amministrazioni locali nella difficile gestione di questa emergenza;
Se prevedono iniziative per lo stanziamento di apposite risorse per fronteggiare i danni ai territori, alle persone e alle imprese derivanti dagli episodi sopra citati;
Quali iniziative i ministri in indirizzo intendano porre in essere nei confronti dell'Enel;
Se, in ogni procedimento giudiziario, intendano costituirsi parte civile nei confronti di chi ha in capo la responsabilità dell'erogazione dei servizi elettrici, idrici e telefonici e della manutenzione stradale;
Quali iniziative intendano porre in essere per individuare negligenze o gravi mancanze nell'ambito della prevenzione, della manutenzione e della salvaguardia degli impianti;
Quali determinazioni vogliano prendere per evitare che in futuro non vengano garantiti i servizi essenziali;
Se non sia il caso di predisporre una riforma della macchina dei soccorsi più efficiente ed attiva sull'intero territorio nazionale e di garantire una più veloce gestione delle opere di ammodernamento e manutenzione, anche straordinaria, del territorio e delle infrastrutture strategiche presenti in esso.
Quali misure il Governo ha posto in essere per assistere le amministrazioni locali nella difficile gestione di questa emergenza;
Se prevedono iniziative per lo stanziamento di apposite risorse per fronteggiare i danni ai territori, alle persone e alle imprese derivanti dagli episodi sopra citati;
Quali iniziative i ministri in indirizzo intendano porre in essere nei confronti dell'Enel;
Se, in ogni procedimento giudiziario, intendano costituirsi parte civile nei confronti di chi ha in capo la responsabilità dell'erogazione dei servizi elettrici, idrici e telefonici e della manutenzione stradale;
Quali iniziative intendano porre in essere per individuare negligenze o gravi mancanze nell'ambito della prevenzione, della manutenzione e della salvaguardia degli impianti;
Quali determinazioni vogliano prendere per evitare che in futuro non vengano garantiti i servizi essenziali;
Se non sia il caso di predisporre una riforma della macchina dei soccorsi più efficiente ed attiva sull'intero territorio nazionale e di garantire una più veloce gestione delle opere di ammodernamento e manutenzione, anche straordinaria, del territorio e delle infrastrutture strategiche presenti in esso.
Sen.
Pier Ferdinando Casini
Sen. Luigi Marino
Sen. Luigi Marino
Nessun commento:
Posta un commento