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In soli otto giorni sono già 50mila le firme
raccolte sulla piattaforma Change.org per chiedere a Trenitalia di istituire un
abbonamento nazionale "bici+treno". A lanciare la petizione è stata
Sara Poluzzi, bolognese che si definisce "cicloferropendolare", che da anni
si reca al lavoro a Imola portando sul treno la sua bici da corsa. Lo ha sempre
fatto sfruttando l'abbonamento annuale regionale che però Trenitalia ha voluto
cancellare, imponendo una spesa di 3,50 euro al giorno contro i 120 annuali.
"Quando è stato cancellato l’abbonamento treno+bici in Emilia Romagna si è rotto qualcosa in me", scrive Sara, che pedalando per otto anni e rinunciando alla macchina ha risparmiato "qualcosa come 3,8 tonnellate di Co2". "Ho pensato che era ora di fare sentire la mia voce perché nonostante le belle parole e le interessanti teorie sulla sostenibilità dette e ripetute su tutti i media, si scivolava in maniera inaccettabile sulla messa in pratica, sulla pelle di chi tutti i giorni fa qualcosa di concreto".
La battaglia di Sara per un abbonamento mensile o annuale nazionale - e non più regionale, a macchia di leopardo - è stata sposata dal movimento Salvaiciclisti Bologna. "La petizione ha una grande partecipazione perché in modo chiaro chiede al Paese di fare un piccolo passo in avanti", osserva Adriano Cavaliere, Presidente di Salvaiciclisti Bologna. "La possibilità
"Quando è stato cancellato l’abbonamento treno+bici in Emilia Romagna si è rotto qualcosa in me", scrive Sara, che pedalando per otto anni e rinunciando alla macchina ha risparmiato "qualcosa come 3,8 tonnellate di Co2". "Ho pensato che era ora di fare sentire la mia voce perché nonostante le belle parole e le interessanti teorie sulla sostenibilità dette e ripetute su tutti i media, si scivolava in maniera inaccettabile sulla messa in pratica, sulla pelle di chi tutti i giorni fa qualcosa di concreto".
La battaglia di Sara per un abbonamento mensile o annuale nazionale - e non più regionale, a macchia di leopardo - è stata sposata dal movimento Salvaiciclisti Bologna. "La petizione ha una grande partecipazione perché in modo chiaro chiede al Paese di fare un piccolo passo in avanti", osserva Adriano Cavaliere, Presidente di Salvaiciclisti Bologna. "La possibilità
di disporre di un abbonamento valido su tutto il territorio nazionale (e
non a discrezione delle Regioni, come avviene ora) è infatti un tassello
fondamentale per garantire una politica di trasporti intermodali in cui la
combinazione della bicicletta per piccole distanze con il treno e il trasporto
pubblico possa garantire al cittadino la vera libertà di movimento. Al momento
l’Emilia Romagna resta un passo indietro", scrive in una nota
l'associazione. (fonte R.it Bologna)
1 commento:
A prescindere dal fatto se sia giusto o meno mantenere l'abbonamento bici + treno non darei molto peso a quelle firme raccolte in rete, molti firmano tutto ciò che gli viene proposto senza nemmeno sapere di cosa si tratta, poi considerato che in Italia siamo circa 61 milioni di abitanti 50000 firme non sono molte, sono lo 0,082%, una netta minoranza, le argomentazioni a favore devono essere altre.
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