La bufera seguita alla grossa operazione anti ‘Ndrangheta’
messa in atto oggi dai Carabinieri e che ha portato in carcere ben 117 presunti
mafiosi, ha provato le reazioni dei gruppi politici regionali che hanno emesso
diversi comunicati.
Lega Nord mette in risalto come ciò che sta
emergendo conferma la dununcia di una presenza mafiosa ripetuta ormai da 15
anni dai vari esponenti leghisti che in più occasioni hanno segnalato con
decisione la pericolosa ingerenza che si
spingeva fino alle minacce.
Il Movimento
5 Stelle dal canto suo ha presentato una interrogazione e ha distribuito un
comunicato dal titolo ‘MAFIE E APPALTI, BISOGNA CREARE STRUMENTI
DI CONTRASTO’, in cui si legge:
Gli arresti compiuti dalle forze
dell’ordine oggi sul territorio regionale e i dati della Dia mettono in
evidenza che l’infiltrazione mafiosa in Emilia-Romagna rappresenta da tempo una
vera e propria emergenza, aggravata dal protrarsi della profonda crisi
economica e occupazionale, è urgente un intervento anche regionale che agisca
da contrasto alla criminalità organizzata.
Il Movimento 5 Stelle ha presentato una interrogazione nella quale chiede
se la Giunta regionale intenda costituire, finalmente, un Osservatorio
regionale per il contrasto alla criminalità organizzata e mafiosa in modo da
rendere disponibile un servizio di diffusione dei dati degli appalti per
amministrazioni pubbliche, enti, aziende consorzi, società partecipate,
compresi i concessionari di servizi, al fine di analizzare lo stato della
presenza della criminalità organizzata e mafiosa nel territorio regionale ed il
suo grado di influenza sulle iniziative pubbliche e private.
A sostegno dell’urgenza della costituzione dell’Osservatorio i consiglieri
Gibertoni e Piccinini richiamano: le recenti pressioni subite dal Sindaco di
San Lazzaro di Savena, con precise assonanze tra queste pressioni e quelle
tipiche di mafia come ha recentemente ha affermato il fondatore di Libera, Don
Ciotti; l’intimidazione di cui è stata oggetto la parlamentare del M5S Maria
Edera Spadoni che da tempo chiede le dimissioni del sindaco di Brescello Marcello
Coffrini per i suoi rapporti con il boss Francesco Grande Aracri; infine, ma
non per ordine d’importanza l’operazione odierna delle forze di polizia che ha
coinvolto l’intero territorio regionale.
Infine, nessuno è colpevole fino a condanna definitiva, ma Fabbri, il capo
della coalizione, che aveva nelle sue liste il consigliere comunale di Reggio
Emilia arrestato stamattina ha qualcosa da dire? Come li ha scelti i suoi
candidati?
Ed assessore Costi possiamo dormire sonni tranquilli sulle ditte della ricostruzione?
I nomi dei Bianchini le ricordano qualcosa?
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