mercoledì 28 gennaio 2015

Reazioni alla operazione antimafia avviata dai Carabinieri in Emilia Romagna.



La bufera seguita alla grossa operazione anti ‘Ndrangheta’ messa in atto oggi dai Carabinieri e che ha portato in carcere ben 117 presunti mafiosi, ha provato le reazioni dei gruppi politici regionali che hanno emesso diversi comunicati.
Lega Nord mette in risalto come ciò che sta emergendo conferma la dununcia di una presenza mafiosa ripetuta ormai da 15 anni dai vari esponenti leghisti che in più occasioni hanno segnalato con decisione la pericolosa ingerenza  che si spingeva fino alle minacce.

Il Movimento 5 Stelle dal canto suo ha presentato una interrogazione e ha distribuito un comunicato dal titolo ‘MAFIE E APPALTI, BISOGNA CREARE STRUMENTI DI CONTRASTO’, in cui si legge:

Gli arresti compiuti dalle forze dell’ordine oggi sul territorio regionale e i dati della Dia mettono in evidenza che l’infiltrazione mafiosa in Emilia-Romagna rappresenta da tempo una vera e propria emergenza, aggravata dal protrarsi della profonda crisi economica e occupazionale, è urgente un intervento anche regionale che agisca da contrasto alla criminalità organizzata.
Il Movimento 5 Stelle ha presentato una interrogazione nella quale chiede se la Giunta regionale intenda costituire, finalmente, un Osservatorio regionale per il contrasto alla criminalità organizzata e mafiosa in modo da rendere disponibile un servizio di diffusione dei dati degli appalti per amministrazioni pubbliche, enti, aziende consorzi, società partecipate, compresi i concessionari di servizi, al fine di analizzare lo stato della presenza della criminalità organizzata e mafiosa nel territorio regionale ed il suo grado di influenza sulle iniziative pubbliche e private.
A sostegno dell’urgenza della costituzione dell’Osservatorio i consiglieri Gibertoni e Piccinini richiamano: le recenti pressioni subite dal Sindaco di San Lazzaro di Savena, con precise assonanze tra queste pressioni e quelle tipiche di mafia come ha recentemente ha affermato il fondatore di Libera, Don Ciotti; l’intimidazione di cui è stata oggetto la parlamentare del M5S Maria Edera Spadoni che da tempo chiede le dimissioni del sindaco di Brescello Marcello Coffrini per i suoi rapporti con il boss Francesco Grande Aracri; infine, ma non per ordine d’importanza l’operazione odierna delle forze di polizia che ha coinvolto l’intero territorio regionale.
Infine, nessuno è colpevole fino a condanna definitiva, ma Fabbri, il capo della coalizione, che aveva nelle sue liste il consigliere comunale di Reggio Emilia arrestato stamattina ha qualcosa da dire? Come li ha scelti i suoi candidati?
Ed assessore Costi possiamo dormire sonni tranquilli sulle ditte della ricostruzione? I nomi dei Bianchini le ricordano qualcosa?

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