lunedì 12 gennaio 2015

Asl Bologna: Soccorsi tempestivi e adeguati per la signora di Porretta deceduta per infarto.



In relazione alla vicenda riguardante la signora colpita da arresto cardiaco a Porretta Terme, l’Azienda Usl di Bologna precisa quanto segue.

Il soccorso in emergenza è stato tempestivo. L’ambulanza, dotata di tutte le tecnologie sanitarie necessarie per trattare casi di arresto cardiaco, è giunta sul luogo dell’intervento alle ore 5.26, otto minuti dopo la chiamata alla Centrale Operativa 118 (delle 5,18).
Il 118, come da protocollo, ha inviato sul posto competenze infermieristiche specializzate, che hanno effettuato immediatamente tutte le manovre rianimatorie necessarie.
Va precisato, diversamente da quanto riportato dalle cronache, che il personale infermieristico del 118 è in grado di effettuare manovre rianimatorie di base ed avanzate. Tutti i protocolli di rianimazione cardiopolmonare, come quelli attuati anche in questa occasione, sono applicati sistematicamente dal personale infermieristico del sistema di emergenza, e in questo caso non si sarebbero giovati di un più precoce arrivo di personale medico.


In particolare, sono stati eseguiti:
▪ ecg diagnostico per valutare la natura del problema cardiaco, che nel caso di infarto in atto in assenza di arresto cardiaco avrebbe immediatamente attivato la Cardiologia dell’Ospedale Maggiore, con teletrasmissione del tracciato;
▪ rianimazione cardiopolmonare con massaggio cardiaco esterno;
▪ valutazione della possibilità di defibrillazione, in questo caso purtroppo non indicata;
▪ somministrazione di terapia farmacologica (adrenalina) a sostegno dell’attività cardiaca;
▪ supporto alla funzione respiratoria, con ventilazione assistita in ossigeno.
Le condizioni della signora, già all’arrivo dei soccorritori, erano purtroppo molto compromesse e nonostante tutte le manovre rianimatorie e le terapie (ossigenazione, farmaci di supporto e ventilazione tramite tubo laringeo), l’attività cardiaca non è mai ripresa.

Il contemporaneo impegno delle automediche, a seguito del parto a domicilio di due gemelli gravemente prematuri in corso a Marzabotto, ha reso necessario che la Centrale 118 allertasse il medico della Continuità Assistenziale, giunto alle ore 5,59.
La particolarità del parto gemellare ha mostrato la capacità di risposta del sistema di emergenza 118 anche ad eventi molto critici e gravi, con l’invio di due auto mediche per due bambini prematuri gravi (27 settimane, peso inferiore al kilogrammo) e, in contemporanea, di una ambulanza con dotazione tecnologica e competenze infermieristiche in grado di garantire tutte la manovre previste per una rianimazione cardiopolmonare complessa e avanzata.

La decisione della Azienda, dopo una attenta valutazione all’interno della CTSS di Bologna, di mantenere attiva la rete di emergenza nei territori della Valle del Reno e del Setta, con un numero di auto mediche e ambulanze maggiore rispetto ad altri territori, dovuto ad accordi precedenti con Società Autostrade e FFSS legati alle esigenze dei cantieri per la variante di valico e per l’alta velocità ha dimostrato, ancora una volta, la sua validità. L’attività delle automediche coinvolte nella gestione delle emergenze nella Valli del Reno e del Setta risulta, in media, nel corso degli ultimi tre anni attorno ad 1 intervento per ogni “postazione” nella fascia oraria notturna, quindi con possibilità di efficace copertura delle richieste di servizi prevedibili.

Invece, rispetto alla questione sollevata da una sigla sindacale, e riportata oggi dalle agenzie, riguardante gli specializzandi presenti sulle automediche, la loro attività si svolge, in base all’accordo tra Azienda USL e Alma Mater di Bologna, a conclusione del percorso formativo della Scuola di specializzazione in Anestesia, Rianimazione e Terapia intensiva. Gli specializzandi operano all’interno della rete dell’emergenza pre-ospedaliera cittadina, in piena coerenza con i criteri che caratterizzano i percorsi professionalizzanti, che prevedono gradi di autonomia professionale crescente con la disponibilità di tutor clinici, come per tutte le diverse discipline.

5 commenti:

antonio lavini ha detto...

Se così é andata, e non ho elementi per dubitare, GRAZIE per il vostro operato.

Anonimo ha detto...

aaaaa be siiii be

http://www.ansa.it/emiliaromagna/notizie/2015/01/12/specializzandi-su-auto-118-inchiesta_cf655e55-d1cc-4891-bed7-3961c02d0153.html

Anonimo ha detto...

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/01/12/sanita-specializzandi-posto-dei-medici-sulle-auto-118-procura-indaga/1334706/

Anonimo ha detto...

Aaa bee sii bee un'auto medica deve partire da GAGGIO per andare a PIOPPE??? Perche' Pioppe e' cosi' scoperta pur essendo vicina a Vergato e al suo ospedale/casa della salute/ultima presa in giro? E perche' a Porretta non si trova un medico in piu' da mettere in ambulanza per una chiamata per infarto, quando a Porretta c'e' un ospedale?

Anonimo ha detto...

13 gennaio 2015 18:00 dovrebbero chiederlo all'ex presidente dei due mondi focci