martedì 13 gennaio 2015

Gli agricoltori pagano un ‘pesante tributo di vite’ al lavoro nei campi. Linea Verde aiutali almeno tu.



Di Carlo Soricelli
curatore dell'osservatorio Indipendente di Bolognahttp://cadutisullavoro.blogspot.it

Quale cittadino contribuente che guarda la vostra trasmissione con molto interesse per il tema importante che tratta mi permetto di suggerire  che sarebbe per voi un dovere,  essendo il vostro un servizio pubblico,  affrontare la tematica ‘agricola – ambientale’ a 360 °. E cioè  non limitare le trasmissioni ad occuparsi delle  eccellenze italiane in campo agricolo, ma anche dei problemi gravissimi che ci sono in questo comparto produttivo e di primaria importanza per l’economia e il futuro della nazione.  Prima di tutto si dovrebbe portare all’attenzione generale quella terribile carneficina di ‘ morti sul lavoro ’ di cui vi avevo messo a conoscenza da tempo. La vostra risposta   scritta fu che intendevate occuparvene, ma a tutt’oggi ciò non è avvenuto. Voglio ancora ricordarvi che nel 2014 sono morti schiacciati dal trattore 152 persone e 142 da quando, il 28 febbraio 2014, abbiamo mandato una mail informativa su questa tematica  a Renzi,  a Poletti e a Martina, quest’ultimo  Ministro delle Politiche Agricole, il quale, per la funzione che ha, avrebbe avuto  il dovere d'occuparsene. Chiedevo loro di fare una campagna informativa sulla pericolosità del trattore che uccide con molta facilità. Spiegavo loro dell'imminente strage che entro pochi giorni sarebbe ricominciata con l’arrivo della primavera e della ripresa dei lavori nei campi. Senza naturalmente ottenere nessuna risposta. Anche voi avevate promesso d'occuparvene e non l'avete fatto. Credo che l’indifferenza con cui è stata accolta la richiesta sia dovuto soprattutto alla mancanza d'autonomia. Ciò vi impone  un'autocensura per non "disturbare" la politica e la dirigenza che di questa politica è referente. Ma la vita dei  lavoratori della terra è troppo importante e vi rinnovo l'invito a occuparvene, almeno con l'informazione pubblica. Tra poche settimane, che la riapertura dell’attività agricola,  ricomincerà la strage. Credo quindi che una informazione di allerta sia importante, civile e socialmente utile poiché avrebbe la finalità di contenere il numero delle morti sul lavoro.  A maggio comincerà l’EXPO e avere in Italia tanti agricoltori morti sui luoghi di lavoro,  220 nel solo 2014, il 30% di tutte le morti sul lavoro, dequalifica la manifestazione e la nazione. Certamente  evidenzierò con forza questo aspetto con tutti i mezzi legali disponibili.  

2 commenti:

Anonimo ha detto...

cominciamo a levare l'abilitazione alla guida dei mezzi agricoli alle persone dai 70 anni in su.

sarchiapone ha detto...

TANTO MUOINO GLI AGRICOLTORI........NON I POLITICI
QUNDI NON FREGA NIENTE A NESSUNO !!