“Subito un segnale di discontinuità: via la
consulta degli emiliano romagnoli all’estero. E’ una vergognosa agenzia viaggi
per politici ed ex politici trombati”. Lo chiedono i consiglieri regionali di
Lega Nord che hanno formalizzato una risoluzione per portare il tema all’esame in Consiglio regionale.
“Dal 2006 a oggi la Regione ha iniettato al carrozzone oltre 7 milioni di euro.
Nel solo 2014, la giunta Errani, infischiandosene delle polemiche su questo
sperpero legalizzato, avrebbe stanziato altri 658mila euro. Una vergogna che
grida vendetta, un affronto alle vittime della crisi e delle calamità”,
sostengono i consiglieri leghisti che – con la loro risoluzione – intendono impegnare,
da subito, il neopresidente Bonaccini a “sospendere immediatamente tutte le
attività della consulta degli emiliano romagnoli nel mondo, destinando le
risorse a sua disposizione per la ricostruzione post terremoto, il dissesto
idrogeologico e i risarcimenti agli alluvionati”. Contestualmente il Carroccio
chiede alla giunta di “prevedere da subito un progetto di legge per la
cancellazione” dell'organismo. “Affondiamo questo moloch degli sprechi, fino ad
oggi usato come tour operator e postificio per vecchi politici rimasti orfani
della poltrona”.
La risoluzione:
1 commento:
Fabbriani,
proprio la Lega (e anche Favia) nel tempo ha chiesto sempre agli stessi che indossano il vessillo della sinistra e che imperano in emilia romagna (grazie ai compagnotti che li votano) di levare questa istituzione mangia soldi pubblici.
Si legga e si leggano anche i lettori del suo blog la risposta ad una interrogazione fatta nel 2014 dove a TUTT'OGGI, E DAL 2012 QUEI SIGNORI HANNO ANCORA NELL'ANTICAMERA DEL CERVELLO DI VALUTARE L'ABOLIZIONE DI QUELL'ENTE INUTILE
http://demetra.regione.emilia-romagna.it/al/monitor.php?urn=er:assemblealegislativa:resoconto:20140325;A
UN PO' COME ACCADE COI TRENI INUTILI CHE DAL 2004 VIAGGIANO SOTTO UTILIZZATI DA BOLOGNA A MARZABOTTO MENTRE, IN CONTROTENDENZA ALTRE LINEE DELL'EMILIA ROMAGNA (VEDI CARPI PIACENZA ECC.) SUBISCONO REALI DISAGI IN RELAZIONE ALLA MANCANZA DI TRENI O IN PRESENZA DI TRENI NON MANUTENTATI A DOVERE.
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