I
Carabinieri di Bologna hanno arrestato un 22enne nato ad Arezzo,
italo-albanese, per resistenza a un pubblico ufficiale e ricettazione.
Lunedì sera,
una pattuglia dei Carabinieri, impegnata in un servizio di controllo nei pressi della Coop situata in via Amilcare
Ponchielli, ha ingaggiato un inseguimento nei confronti di un soggetto alla
guida di un’Alfa Romeo 159 SW, con due
persone a bordo, che voleva sottrarsi a un normale controllo. In via delle
Armi, il fuggitivo, resosi conto di non avere scampo, ha frenato bruscamente
per farsi tamponare dall’autoradio militare che lo seguiva, ma il Carabiniere è
riuscito ad evitare l’impatto sterzando bruscamente verso sinistra e terminando
la marcia contro il cordolo di un marciapiede che ha provocato l’esplosione di
un pneumatico. Una ragazza seduta sul sedile anteriore del passeggero è rimasta
all’interno dell’auto ed è stata identificata in una 17enne di Bologna, mentre
l’automobilista, fuggito a piedi in direzione di via Giovanni Favilli, è stato
fermato e tratto in arresto poco dopo. Inutili i tentativi di individuare il
secondo passeggero che è riuscito ad avere la meglio fuggendo in direzione di
via Benedetto Marcello. L’Alfa Romeo era stata rubata alcune ore prima in
un’officina di Ferrara unitamente a un telefono cellulare in uso al titolare
della ditta. Lo stesso telefono è stato rinvenuto dai Carabinieri sul cruscotto
dell’auto, assieme a due carte di credito intestate a un 49enne di Ravenna a
cui era state sottratte il giorno prima. Accompagnato in caserma, il 22enne,
gravato da numerosi precedenti di polizia per reati di furto, rapina,
ricettazione, evasione e stupefacenti, nonché destinatario di precedenti misure
restrittive, quali un obbligo di presentazione alla PG, un avviso orale e un
divieto di dimora, è stato trovato in possesso di una dose di cocaina che
teneva in tasca. Oltre a una segnalazione per uso di sostanze stupefacenti,
il 22enne è stato denunciato anche per guida senza patente perché mai
conseguita e rifiuto di sottoporsi all’alcol test. Tradotto nelle aule
giudiziarie del Tribunale di Bologna, il 22enne è stato rimesso in libertà
alle ore 12:55 di ieri a seguito della richiesta dei termini di difesa
avanzata dal suo legale. Incline a delinquere, come dimostrato dai suoi
precedenti di polizia, il giovane è finito nuovamente in manette alle ore
13:30 per mano degli agenti della Polizia di Stato che lo hanno arrestato
per rapina impropria ai danni dei dipendenti di un negozio di abbigliamento di
Bologna in cui era entrato per rubare un giubbotto. Lo scorso luglio, il 22enne
era stato nuovamente arrestato dai Carabinieri del Nucleo radiomobile di
Bologna. La ragazza, estranea ai fatti, è stata riaffidata ai suoi genitori.
Dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Bologna.
6 commenti:
I CARABINIERI NN CI POSSONO FARE NULLA QUI SECONDO SONO I GIUDICI CHE DEVONO RIFLETTERE OGNI TANTO PRIMA DI SCARCERARE DEI DELINQUENTI..MAH
e lasciarlo in galera no? visto che è "incline a delinquere...gravato da numerosi precedenti per rapina, furto, evasione ricettazione ecc." o meglio ai lavoro forzati...che giustizia del menga.
I giudici devono applicare le leggi fatte da quelle teste vuote di politici, sono sempre loro che fanno danni, i politici, vanitosi, presuntuosi, incapaci, corrotti e buoni a nulla. Purtroppo ci sono italiani di una ben precisa area politica che continuano a votarli.
Vi ricordo che il governo di quel fenomeno di Renzi con un decreto che a breve entrerà in vigore ha depenalizzato 112 reati fra cui furto, minaccia, occultamento di cadavere, omissione di soccorso, percosse, truffa, violazione di domicilio, attentati alla sicurezza dei trasporti, commercio di sostanze alimentari nocive, danneggiamento, fabbricazione o detenzione di materie esplodenti ecc. E quel fenomeno toscano ed i suoi compari hanno la faccia tosta di chiamarli "reati minori", visto che li considerano minori auguro a tutti loro di subirli presto tutti.
La minorenne frequenta una bella compagnia, spero che i genitori ne prendano atto, anche se per merito dei soliti politici buoni a nulla che fanno le leggi non hanno nessun strumento a disposizione per correggere queste tendenze.
Noi italiani siamo veramente dei fenomeni, i genitori sono responsabili dei figli minorenni ma la legge in pratica non consente ai genitori di intervenire.
tranquilli,tra poco questi "reatucci"verranno -per iniziativa del prode governo del bomba-depenalizzati dal relativo codice.Pertanto, tutti coloro che verranno sorpresi a compiere siffatte "marachelle" saranno condannati ad una grave e immediata tiratina di lobi.Grazie a questi importanti e dolorosi provvedimenti si prevede di mandare le forze dell'ordine al bar e i signori magistrati costretti a ferie prolungateper mancanza di lavoro.
Ecco il peggior teatrino italiota dell'impunità.
Posta un commento