Di
Mario Becca.
In
tanti oggi non siamo riusciti a trattenere la rabbia per ciò che è accaduto. Due
chiamate in contemporanea per l’auto medica hanno reso impossibile intervenire
a favore di una donna colpita da infarto, che è morta. A rendere i commenti
ancora più amari il fatto che il primo intervento dell’auto medica era per un
parto e la sala parto dell’ospedale di Porretta è stata chiusa recentemente,
non senza pesanti critiche e richieste di non procedere alla chiusura del
servizio. “C’era da
aspettarselo…volevano il morto…”
Una
frase molto amara, particolarmente triste per la famiglia colpita e alla quale
vanno le condoglianze di tutti noi, ma dopo quanto era stato detto e non fatto
non ci si poteva illudere che andasse tutto liscio.
Cosa
si può aggiungere a quanto è già stato detto e scritto ? Avevamo, e intendo
tutti coloro che hanno partecipato a dimostrazioni, incontri, convegni
assemblee sul problema della chiusura del punto nascita e delle scarse
strutture operanti su un territorio così vasto, lanciato un allarme, chiesto e
richiesto provvedimenti, almeno nuove auto mediche. Nessuna risposta. E quindi
disgrazia annunciata.
Non
bastano la professionalità, l’abnegazione, il costante impegno degli operatori
di USL, 118, CRI, AVIS, ADVS. Occorrono più mezzi e più
persone, e soprattutto non pensare più a chiudere niente ma a rinforzare quanto
è rimasto.
Molto
colpiti ma relativamente sorpresi sono rimasti ovviamente i componenti del
Comitato Permanente di Difesa dell’Osp. Costa che, tramite la presidentessa
Emanuela Cioni, ha diffuso questo
comunicato dal titolo esplicativo ‘L’avevamo
tragicamente previsto!!!!’
La notizia
apparsa sul Resto del Carlino di oggi lascia pensare che l’azienda ancora una
volta voglia penalizzare i servizi della montagna.
L’importanza dell’auto medica ,la
quale interviene su un vastissimo territorio nei soccorsi piu’ gravi e complessi e’ davvero
determinante. La
particolare conformazione del territorio, composto da 8 comuni di pianura, 22 comuni collinari o montani, 230.000
abitanti e ben 1.726 kmq di superficie(equivalenti a 12 volte la superficie del
comune di Bologna), fa sì che la rete di ambulanze operanti nella AUSL di
Bologna area Sud è tra le più complesse e articolate dell’Emilia Romagna.
Piu’ volte le il Comitato ha
denunciato nei vari comunicati
situazioni di pericolo che si sono venute a creare anche a seguito della
chiusura del punto nascita porrettano.
Ora a fronte di quanto successo si
dovranno prendere le dovute le precauzioni, perche’ sappiamo che in un
territorio così vasto la nostre auto mediche spesso devono lasciare “sguarnito” il
territorio per molte ore , quindi l’azienda di fronte a cio’ deve sopperire con
altri mezzi.
Il Comitato si stringe al dolore della
famiglia della donna che purtroppo non ce l’ha fatta.
Emanuela Cioni
Presidente
del Comitato Permanente per la
salvaguardia dell’ospedale e per la tutela del diritto alla salute dell’Appennino Tosco –
Emiliano
7 commenti:
Della miopia, per non offendere nessuno, dei nostri amministratori, REGIONE, SINDACI, ne abbiamo abbastanza.
I cittadini onesti che pagano le tasse hanno TUTTI i diritti di pretendere di essere tutelati dal sistema.
Non ci interessa di che colore sia chi amministra, NOI cittadini onesti siamo stanchi di ruberie, inefficenze, incompetenze che inevitabilmente portano a decisioni o peggio ancora scelte di togliere ciò che è NECESSARIO per la vita di chiunque.
Non vi azzardate a sospendere la presenza dell'auto medicalizzata nel nostro territorio, anzi scervellatevi per ridare al servizio attuale, AUTO MEDICA ED AMBULANZE DELLA PUBBLICA, un miglioramento ed una certa e costante presenza sul territorio.
Ovviamente la mia NON è una minaccia ma un grido di dolore che NON può rimanere inascoltato.
Quello che e' successo e' una tragedia e dispiace molto. Forse la prossima volta l'auto medica o l'ambulanza si trovera' a dover "scegliere" chi salvare? Ci rendiamo conto???
Ma purtroppo questo e' quello che si ottiene quando si vota PD ad occhi chiusi.
ma che cavolo c'entra il PD ????
e gli altri dove sono ?????
prima di scrivere pensate, tornate a pensare poi ripensate.
buona notte.
forse lavini ha ragioni da vendere ma pare che quanto sia successo a Porretta non sia da imputare a mancanza di assistenza nei tempi necessari ma ad eventi che capitano e sono irrisolvibili.
comunque non toglieteci i servizi in essere ma migliorateli, per questo siete al timone della barca amministrativa.
caro compagno delle 22.29.Non intendo entrare 'nell'argomento specifico di cui non sono a conoscenza,ma nelle sua affermazione di che cosa centra il PD.Il PD centra eccome.Le rammento che la regione ER fonte inesauribile di" felici idee e meravigliosi provvedimenti in primis per la sanità" è stato da sempre decisionale feudo rosso a cominciare dal PCI e via a seguire con le varie siglette fino a giugere all'attuale PD. Disconoscere questo significa essere vissuti nel burundi oppure essere a completo digiuno della realtà. Per tacere di chi (anime innocenti) ha governato il tutto e continua a farlo con" alto spirito del .bene collettivo"
Egregio 13/1/15 17.59
Sono quello delle 22.29.
Non mi sono spiegato bene, riprovo:
che PD e gli altri siano cialtroni E' MOLTO EVIDENTE, TUTTI I GIORNI E PER QUALSIASI SITUAZIONE lei voglia analizzare.
Che le decisioni in EMILIA le abbia prese la sinistra sono "contento" guardi dove le hanno/non hanno prese gli altri come funziona la sanità. Io mi fermarei e aspetterei un suo ravvedimento.
Provi ad essere più critico e costruttivo prima con se stesso, poi con la propria corrente politica ed infini provi a pensare PER IL BENE COMUNE ovvero quello rivolto a tutti, anche alle regioni rosse.
buona giornata da alan delon
x alan.che si debba essere soddisfatti in quanto molti altri stanno messi peggio è un suo punto di vista.Che sia giusto o meno ognuno provvederà per se stesso.Per quanto riguarda la qualità del servizio sanitario quello privato (a pagamento) è veloce e qualificato,in sostanza direi ottimo per quello pubblico...........sono sinceramente felice che soddisfi appieno le sue necessità.La sanità non dovrebbe (condizionale d'obbligo) avere una appartenenza poltica così come per il bene comune,non ci dovrebbe essere l'abissale distanza tra il pubblico e il privato così come la viviamo ogni giorno.Per quanto riguarda l'appartenenza politica ritengo fuori luogo ribattere a sue mere provocazioni.
ma val la pena 14 gennaio 2015 18:15 parlare coi soldatini?
Posta un commento