domenica 19 luglio 2020

Sì dei sindaci dell'Appennino all'istituzione di un fondo perequativo. Prudente il consigliere Erika Seta

Finalmente dalle parole si passa ai fatti

di Carmine Caputo

Maurizio Fabbri, presidente dell'Unione dei comuni dell'Appennino bolognese,   Barbara Panzacchi, presidente dell'Unione Savena Idice e   Giuseppe Nanni, sindaco di Alto Reno Terme, plaudono alla decisione della Città metropolitana di Bologna di assumere una proposta di piano territoriale metropolitano che, per la prima volta a livello nazionale, prevede che gli oneri di urbanizzazione non rimangano solo alle amministrazioni comunali: il 50% degli oneri urbanistici di tutti i Comuni, e in particolare dei Comuni dove saranno permesse le nuove urbanizzazioni (sia per insediamenti di imprese che residenziali), andranno infatti nel nuovo fondo perequativo metropolitano. Si stima che il fondo possa valere circa 10 milioni di euro all’anno, con il quale si finanzieranno interventi di rigenerazione urbana e ambientale, di sviluppo turistico e economico, di infrastrutture per la mobilità sostenibile a sostegno dei Comuni più fragili sotto il profilo demografico e dei servizi e meno “attrattivi” per le imprese, cioè quelli di montagna e della pianura più periferica.

« Ringraziamo il sindaco metropolitano Merola di averci ascoltato» spiegano i tre sindaci « e soprattutto di aver fatto seguire alle parole i fatti. Da anni assistiamo infatti allo spopolamento e all'impoverimento delle zone più periferiche della Città metropolitana, ma quando si tratta di attuare serie politiche di ridistribuzione delle risorse non si è mai riusciti a trovare gli strumenti giusti, e ai discorsi non seguono le azioni concrete. Se vogliamo veramente crescere come Città metropolitana dobbiamo cominciare a farlo combattendo le disuguaglianze al suo interno: per questo apprezziamo che finalmente si sia avviato un percorso che alla fine, siamo convinti, porterà benefici a tutti, perché un'area metropolitana più giusta e più equa è un'area migliore in cui vivere per tutti i suoi cittadini. La Città metropolitana cresce se crescono le periferie».


Agli entusiasmi dei sindaci si aggiungono le perplessità del Consigliere Metropolitano Uniti per l’Alternativa, Erika Seta, che in una nota scrive:


Condivido l’esultanza dei Sindaci Panzacchi, Nanni e Fabbri ma, prima di cantare vittoria, aspetterei le linee per l’utilizzo del 50% degli oneri di urbanizzazione tolti agli altri Comuni per destinarli da parte della Cittá Metropolitana a territori che richiedono interventi.
Perché, cari Sindaci, il Pd ci insegna che sta nelle virgole l’inghippo e sarebbe davvero triste scoprire poi che questa “donazione all’Appennino” è servita solo per mettere a tacere le possibili critiche.
Aspettiamo le linee attuative e poi magari esultiamo, ma con parsimonia perché dietro l’angolo del Pd ci sono sempre sorprese.
Ne avete già viste alcune in Appennino, l’entusiasmo per la Reno Setta nelle linee programmatiche della CM quando poi si sospettava , sin da subito, che non c’era alcuna intenzione di realizzarla.
Quindi vigiliamo. Poi vediamo che succede.

 

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