mercoledì 29 luglio 2020

Il ricorso non va a buon fine e chiede 'corposi' danni all'avvocato


Foto dei Carabinieri di Bologna
Dal Comando Provinciale Carabinieri Bologna

Ieri pomeriggio i Carabinieri hanno arrestato un quarantaduenne bolognese per estorsione ai danni di un libero professionista, l'avvocato dell'estorsore, con cui aveva avuto una discussione per una difesa legale che non era andata a buon fine. 

Il quarantaduenne si era rivolto all’avvocato per essere difeso da una denuncia che aveva ricevuto durante un controllo stradale: resistenza a un pubblico ufficiale e guida sotto l’influenza dell’alcol con sospensione della patente di guida. Insoddisfatto del risultato legale, il quarantaduenne aveva iniziato a minacciare quotidianamente l’avvocato, ritenendolo responsabile della sua condotta professionale che gli aveva fatto perdere un ricorso e procurato la revoca della patente di guida che gli consentiva di lavorare. 
A fronte della sconfitta legale, il cliente pretendeva una forma di risarcimento: 50.000 euro e la restituzione della patente di guida o 120.000 euro senza patente di guida. Di fronte a tale richiesta, il difensore informava il suo cliente di non essere in grado di pagare quella somma e gli suggeriva di rivolgersi a un altro avvocato per contestare il sinistro legale. 

Determinato a essere risarcito, qualche sera fa, il quarantaduenne si è presentato a casa del suo avvocato con un coltello, costringendolo a consegnargli un Rolex da 10.000 euro che indossava, per anticipare la somma richiesta. 

Ieri pomeriggio, di fronte all’ennesima richiesta di denaro, 2.000 euro in contanti davanti a un bar di Bologna, l’avvocato si è presentato all’appuntamento con i Carabinieri che si sono camuffati tra i clienti del locale. Poco dopo il quarantaduenne è arrivato al bar con una Ford Fiesta che stava guidando, nonostante la revoca della patente di guida. 

L’avvocato è salito a bordo del veicolo e al momento della consegna dei soldi i militari si sono qualificati e il quarantaduenne è finito in manette. 
Sottoposto a una perquisizione domiciliare, il malvivente è stato trovato in possesso di oltre cento grammi di droga, hashish e marijuana, nascosti tra gli assorbenti della convivente, un’impiegata bolognese di quarantanove anni. 
L’uomo e la donna sono stati denunciati per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. 
Durante l’attività, i Carabinieri della Stazione Bologna e del Nucleo Operativo della Compagnia Bologna Centro hanno ritrovato il Rolex che il quarantaduenne si era fatto consegnare dall’avvocato. 

L’orologio è stato sequestrato in attesa di essere restituito al suo legittimo proprietario. Su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, il quarantaduenne è stato tradotto in carcere.


1 commento:

Anonimo ha detto...

E speriamo che la patente gliela tolgano per sempre!