lunedì 27 luglio 2020

L'agricoltura Emiliano romagnola punta all'export

Confagri Emilia Romagna:  «In calo la Plv agricola da 4,6 a 4,2 miliardi di euro in un anno, frutta e cereali i comparti più falcidiati, puntare su sostegno alle imprese e rafforzare l’export che rappresenta quasi il 16% del totale nazionale»
 
 di Barbara Bertuzzi 
Confagricoltura Emilia Romagna

Non sono una sorpresa i dati del nuovo rapporto agroalimentare dell’Emilia-Romagna redatto da Regione e Unioncamere. «La Plv agricola è crollata da 4,6 a 4,2 miliardi di euro nel periodo 2018-2019, tra i comparti più falcidiati ci sono frutta e cereali: sono i settori che scontano il prezzo più alto dovuto ad un andamento climatico a dir poco altalenante, con eventi metereologici devastanti, ma anche alla proliferazione delle patologie tra cui cimici e malattie fungine, quindi – dice forte e chiaro Marcello Bonvicini, presidente di Confagricoltura Emilia Romagna – dobbiamo indirizzare le risorse del nuovo Piano regionale di sviluppo rurale alle imprese e procedere peraltro con il tempestivo adeguamento della normativa nazionale a sostegno delle aziende agricole colpite da calamità, la legge n. 102, e con la riforma del sistema assicurativo in agricoltura perché quello attuale è inadeguato». Poi avverte, «servono investimenti nella modernizzazione, verso l’agricoltura 4.0; maggior impulso alla ricerca, i cui risultati potranno essere un prezioso patrimonio per le aziende al fine di incrementare la produzione quali-quantitativa e insiste: «Non si può vietare l’utilizzo di molecole indispensabili per la difesa fitosanitaria della pianta senza aver prima individuato soluzioni alternative».
 
Al contempo, sottolinea il presidente regionale di Confagricoltura, «l’export dell’agrifood emiliano-romagnolo ci rende orgogliosi del lavoro svolto finora per affermare sui mercati esteri produzioni distintive e tipiche, di elevata qualità, tanto che oggi le nostre esportazioni agroalimentari rappresentano quasi il 16% del totale nazionale ossia 6,8 miliardi di euro nel 2019: + 171% in venti anni. Occorre potenziare il volume d’affari e aiutare le imprese a raggiungere i mercati più performanti».
 
Da rilevare infine, per quanto concerne l’occupazione, che «per la prima volta il numero dei lavoratori salariati supera quello degli autonomi, ciò attesta l’evoluzione del sistema agricolo».

1 commento:

Anonimo ha detto...

punta tanto che al discount ho trovato le ciliege dalla turchia