La Commissione regionale ‘Politiche per la Salute e
Politiche Sociali’ ha discusso e approvato nuove misure a sostegno dei
caregiver familiari che si trovano a conciliare attività lavorativa e compiti
di cura. Al centro del confronto, una risoluzione che impegna la Giunta ad
aderire al Manifesto dell’associazione CARER ETS e a promuovere una strategia
integrata tra welfare aziendale e pubblico.
I dati fotografano un fenomeno
diffuso ma ancora in larga parte sommerso: in Italia quasi 8 milioni di persone
si occupano di familiari con disabilità o non autosufficienti. Tra queste, 2,3
milioni dedicano oltre 20 ore settimanali alla cura, spesso affiancandola al
lavoro. Le conseguenze occupazionali sono rilevanti: più di 3,2 milioni di
caregiver hanno lasciato il lavoro e altri 2 milioni hanno scelto il part-time
per far fronte agli impegni assistenziali. Una condizione che alimenta
vulnerabilità economica, isolamento sociale e un peggioramento della salute,
con un impatto particolarmente forte sulle donne e sui lavoratori over 45.
L’Emilia-Romagna conferma il suo
ruolo pionieristico: è stata la prima Regione a riconoscere formalmente la
figura del caregiver familiare . Il Fondo regionale prevede 3 milioni di euro all’anno per il
triennio 2025-2027, cui si sommano 2,3 milioni provenienti da fondi nazionali.
Strumenti già attivi come il portale “CaregivER” e la rete dei referenti
territoriali offrono informazioni, formazione e servizi di sollievo.
Un tema centrale del dibattito è
stato l'impatto della recente sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea
che riconosce ai caregiver lavoratori il diritto a “accomodamenti ragionevoli”
sul luogo di lavoro, come modifiche di orario o turni per conciliare assistenza
e attività professionale. Una decisione vincolante per tutti gli Stati membri,
che la Regione intende utilizzare per sollecitare il Governo all’adozione di
misure più incisive.
Con l’approvazione della risoluzione,
la Regione si impegna a farsi promotrice, in Conferenza Stato-Regioni, di una
richiesta formale per una legge nazionale organica che includa il
riconoscimento dei contributi figurativi per i periodi di sospensione dal
lavoro, tutele previdenziali adeguate e la definizione di Livelli Essenziali
delle Prestazioni uniformi su tutto il territorio italiano.
La proposta approvata in Commissione
si sviluppa lungo quattro direttrici strategiche: riconoscimento e
professionalizzazione dei caregiver attraverso un Elenco regionale unico e
percorsi formativi certificati; sostegno alla conciliazione vita-lavoro tramite
l’adesione al Manifesto CARER e la promozione di buone pratiche tra imprese e
territorio; rafforzamento della rete dei servizi territoriali; azione
istituzionale per una normativa nazionale organica.
“Il caregiver familiare non è più un attore sussidiario, ma un pilastro strutturale del sistema di welfare”, si legge nel documento. “È urgente una risposta istituzionale organica per prevenire l’insostenibilità del sistema e garantire dignità e tutele a chi svolge un compito essenziale”.
“Sono
molto soddisfatto di questo importante risultato”, commenta il consigliere
Marco Mastacchi ( nella foto), le cui proposte sono state ampiamente accolte. “Un ulteriore
passo avanti verso un pieno riconoscimento e un maggiore sostegno a figure
sempre più cruciali per il nostro sistema sociale e sanitario”.

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