lunedì 8 dicembre 2025

Verso un sistema integrato di tutele per i caregiver familiari. Sostegno a chi concilia lavoro e assistenza

 


La Commissione regionale ‘Politiche per la Salute e Politiche Sociali’ ha discusso e approvato nuove misure a sostegno dei caregiver familiari che si trovano a conciliare attività lavorativa e compiti di cura. Al centro del confronto, una risoluzione che impegna la Giunta ad aderire al Manifesto dell’associazione CARER ETS e a promuovere una strategia integrata tra welfare aziendale e pubblico.

I dati fotografano un fenomeno diffuso ma ancora in larga parte sommerso: in Italia quasi 8 milioni di persone si occupano di familiari con disabilità o non autosufficienti. Tra queste, 2,3 milioni dedicano oltre 20 ore settimanali alla cura, spesso affiancandola al lavoro. Le conseguenze occupazionali sono rilevanti: più di 3,2 milioni di caregiver hanno lasciato il lavoro e altri 2 milioni hanno scelto il part-time per far fronte agli impegni assistenziali. Una condizione che alimenta vulnerabilità economica, isolamento sociale e un peggioramento della salute, con un impatto particolarmente forte sulle donne e sui lavoratori over 45.

L’Emilia-Romagna conferma il suo ruolo pionieristico: è stata la prima Regione a riconoscere formalmente la figura del caregiver familiare . Il Fondo regionale  prevede 3 milioni di euro all’anno per il triennio 2025-2027, cui si sommano 2,3 milioni provenienti da fondi nazionali. Strumenti già attivi come il portale “CaregivER” e la rete dei referenti territoriali offrono informazioni, formazione e servizi di sollievo.

Un tema centrale del dibattito è stato l'impatto della recente sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea che riconosce ai caregiver lavoratori il diritto a “accomodamenti ragionevoli” sul luogo di lavoro, come modifiche di orario o turni per conciliare assistenza e attività professionale. Una decisione vincolante per tutti gli Stati membri, che la Regione intende utilizzare per sollecitare il Governo all’adozione di misure più incisive.

Con l’approvazione della risoluzione, la Regione si impegna a farsi promotrice, in Conferenza Stato-Regioni, di una richiesta formale per una legge nazionale organica che includa il riconoscimento dei contributi figurativi per i periodi di sospensione dal lavoro, tutele previdenziali adeguate e la definizione di Livelli Essenziali delle Prestazioni uniformi su tutto il territorio italiano.

La proposta approvata in Commissione si sviluppa lungo quattro direttrici strategiche: riconoscimento e professionalizzazione dei caregiver attraverso un Elenco regionale unico e percorsi formativi certificati; sostegno alla conciliazione vita-lavoro tramite l’adesione al Manifesto CARER e la promozione di buone pratiche tra imprese e territorio; rafforzamento della rete dei servizi territoriali; azione istituzionale per una normativa nazionale organica.

“Il caregiver familiare non è più un attore sussidiario, ma un pilastro strutturale del sistema di welfare”, si legge nel documento. “È urgente una risposta istituzionale organica per prevenire l’insostenibilità del sistema e garantire dignità e tutele a chi svolge un compito essenziale”.

“Sono molto soddisfatto di questo importante risultato”, commenta il consigliere Marco Mastacchi ( nella foto), le cui proposte sono state ampiamente accolte. “Un ulteriore passo avanti verso un pieno riconoscimento e un maggiore sostegno a figure sempre più cruciali per il nostro sistema sociale e sanitario”.

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