di Roberto Giusti
Il Comune di Vergato si unisce oggi al ricordo del 36°
anniversario del brutale omicidio dell’agente di Polizia Antonino Agostino e
della moglie Ida Castelluccio, assassinati il 5 agosto 1989 a Villagrazia di
Carini per mano mafiosa. Un delitto che ancora oggi suscita sgomento e
rappresenta una ferita profonda per la famiglia, per lo Stato e per tutti gli
appartenenti alle Forze dell’Ordine impegnati nella difesa della legalità.
In occasione della ricorrenza,
l’Amministrazione comunale e il Movimento delle Agende Rosse “Antonino
Agostino” di Vergato hanno rinnovato il loro impegno per la memoria, la verità
e la giustizia, ribadendo la volontà di mantenere alta l’attenzione sulla lotta
alle mafie. Un gesto di raccoglimento e responsabilità collettiva che richiama
anche il momento simbolico vissuto nel maggio 2023, quando – alla presenza di
Vincenzo Agostino, padre di Nino e instancabile testimone di giustizia – fu
scoperta nel capoluogo una targa commemorativa e piantato un ulivo della
legalità. L’iniziativa fu realizzata in sinergia con gli studenti dell’Istituto
Fantini e del plesso Veggetti, con il coinvolgimento delle Forze dell’Ordine e
di numerosi cittadini.
Negli ultimi anni, l’Amministrazione
e il Movimento hanno avviato un percorso continuativo di sensibilizzazione sul
territorio, promuovendo la cultura della legalità e la ricerca della verità.
Tra le iniziative più significative, l’incontro del 28 febbraio scorso in Sala
Consiliare con Salvatore Borsellino – fratello del giudice Paolo, ucciso dalla
mafia nel 1992 insieme alla sua scorta – durante il quale è stato ricordato
anche Vincenzo Agostino, scomparso nell’aprile 2024.
«Crediamo fermamente in un’Italia libera da ogni forma di mafia – sottolinea l’Amministrazione comunale –. Per questo continuiamo a promuovere i valori della legalità, della giustizia e della verità, soprattutto tra le nuove generazioni. Ricordare chi ha sacrificato la propria vita nella lotta alla criminalità organizzata non è solo un dovere morale, ma un impegno civile che ci richiama ogni giorno a costruire una comunità più giusta, più consapevole e più coraggiosa.»
1 commento:
Un'altra storia all'italiana che non conoscevo. Ma in fondo tutte molto simili.
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