mercoledì 11 giugno 2025

Sanità, Fabi: "Nessuna chiusura dei Cau in Emilia-Romagna, ma possibile rimodulazione oraria"

 "Obiettivo: ottimizzare le risorse e garantire la continuità del servizio"



"Non c’è alcuna intenzione di chiudere i Cau, ma sulla base del loro funzionamento potrebbe rendersi utile una rimodulazione dell’offerta per ottimizzare le risorse e riallocarle nelle fasce orarie in cui c’è maggiore necessità". Lo ha dichiarato l’assessore regionale alle Politiche per la Salute, Massimo Fabi, rispondendo in Aula all’interrogazione a risposta immediata presentata da Valentina Castaldini (Forza Italia) durante il question time dell’Assemblea legislativa.

Fabi ha spiegato che, secondo le analisi attualmente disponibili, si sta valutando una possibile revisione degli orari notturni per i Centri di assistenza urgenza di Navile, San Lazzaro e Casalecchio di Reno, dove si registra una media di appena una visita all’ora. "La copertura assistenziale resterà comunque garantita attraverso la continuità assistenziale all’interno delle stesse strutture", ha precisato l’assessore. Sono inoltre in corso interlocuzioni per riallocare medici e infermieri in contesti dove la loro presenza può risultare più efficace.

"Stiamo costruendo un progetto complessivo sull’emergenza-urgenza – ha aggiunto Fabi – che prevede anche queste rimodulazioni, con l’obiettivo di offrire risposte più efficaci alla popolazione".

Nella sua interrogazione, Castaldini aveva chiesto alla Giunta di chiarire quali Cau verranno chiusi nelle ore serali e notturne durante il periodo estivo e quale risparmio economico si preveda. L’esponente di Forza Italia ha inoltre ricordato che i Cau sono stati istituiti per ridurre l’accesso ai Pronto soccorso dei codici bianchi e verdi, puntando inizialmente a una riduzione dell’80%. "Nell’area metropolitana di Bologna – ha sottolineato – sono attivi sei Cau, ma secondo i dati aggiornati a fine 2024, l’unica riduzione significativa di accessi si è registrata con la chiusura dei Pronto soccorso di Budrio e Vergato e la loro riconversione in Cau".

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