venerdì 13 giugno 2025

Scoperti lavoratori in nero, sospese quattro attività e sequestrati attestati falsi




Il   Comando del Gruppo Carabinieri per la Tutela del Lavoro informa


Proseguono senza sosta i controlli dei Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro (NIL) e del Comando Provinciale di Bologna nei settori dei pubblici esercizi e delle attività commerciali della provincia. L’obiettivo è il contrasto allo sfruttamento lavorativo e al lavoro irregolare, con particolare attenzione al rispetto delle normative in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro.

Nel corso delle ultime ispezioni, i militari hanno rilevato:

·         4 lavoratori in nero;

·         4 sospensioni di attività imprenditoriali;

·         gravi violazioni in materia di sicurezza e salute sul lavoro;

·         sanzioni per un totale di circa 40.000 euro;

·         due denunce penali per falsi attestati di formazione sulla sicurezza.

Sicurezza sul lavoro: sospese due attività

A Bologna e Castel San Pietro Terme, i Carabinieri hanno riscontrato gravi irregolarità in una rivendita di ortofrutta e in una caffetteria. In entrambi i casi mancava il Documento di Valutazione dei Rischi (D.V.R.), obbligatorio ai sensi del D.Lgs. 81/2008. I titolari sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria e le attività imprenditoriali immediatamente sospese. Le sanzioni, tra amministrative e penali, superano i 4.000 euro per ciascuna impresa.

Nel caso della rivendita di ortofrutta, il titolare è stato denunciato anche per l’omessa formazione dei lavoratori sui rischi presenti nei luoghi di lavoro.

Due interventi a Bologna e Casalecchio di Reno hanno portato alla scoperta di quattro lavoratori completamente “in nero”: tre in un ristorante etnico e uno in una pizzeria da asporto. In entrambi i casi, il 100% dei lavoratori presenti risultava irregolare, circostanza che ha reso automatica la sospensione delle attività. Le sanzioni complessive superano i 25.000 euro. I titolari sono stati denunciati per mancata sorveglianza sanitaria e mancata formazione obbligatoria.

È emerso anche un grave episodio di falsificazione documentale. Una 35enne imprenditrice cinese, titolare di un salone estetico a Bologna, ha esibito un falso attestato di formazione sulla sicurezza nel tentativo di eludere una sanzione di circa 2.000 euro durante un’ispezione del NIL. La donna è stata denunciata per il tentativo di truffa ai danni dello Stato.

Nel corso delle indagini è stato denunciato anche un 46enne formatore, titolare di un’azienda bolognese operante nel settore della sicurezza sul lavoro, ritenuto responsabile del rilascio del falso attestato. L’indagine ha accertato che la lavoratrice indicata nel certificato non aveva mai partecipato al corso.

L’attività ispettiva dell’Arma dei Carabinieri, in collaborazione con le articolazioni territoriali del Comando Provinciale di Bologna, proseguirà nelle prossime settimane su tutto il territorio provinciale, per contrastare il lavoro irregolare e tutelare i diritti e la sicurezza dei lavoratori.

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