Il Comando del Gruppo Carabinieri per la Tutela del Lavoro informa
Proseguono senza sosta i controlli dei Carabinieri del
Nucleo Ispettorato del Lavoro (NIL) e del Comando Provinciale di Bologna nei
settori dei pubblici esercizi e delle attività commerciali della provincia.
L’obiettivo è il contrasto allo sfruttamento lavorativo e al lavoro irregolare,
con particolare attenzione al rispetto delle normative in materia di sicurezza
sui luoghi di lavoro.
Nel corso delle ultime ispezioni, i militari hanno
rilevato:
·
4
lavoratori in nero;
·
4
sospensioni di attività imprenditoriali;
·
gravi
violazioni in materia di sicurezza e salute
sul lavoro;
·
sanzioni per un totale di circa 40.000 euro;
·
due
denunce penali per falsi attestati
di formazione sulla sicurezza.
Sicurezza sul lavoro: sospese due
attività
A Bologna e Castel San Pietro Terme,
i Carabinieri hanno riscontrato gravi irregolarità in una rivendita di
ortofrutta e in una caffetteria. In entrambi i casi mancava il Documento di
Valutazione dei Rischi (D.V.R.), obbligatorio ai sensi del D.Lgs. 81/2008. I
titolari sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria e le attività
imprenditoriali immediatamente sospese. Le sanzioni, tra amministrative e
penali, superano i 4.000 euro
per ciascuna impresa.
Nel caso della rivendita di
ortofrutta, il titolare è stato denunciato anche per l’omessa formazione dei
lavoratori sui rischi presenti nei luoghi di lavoro.
Due
interventi a Bologna e Casalecchio di Reno hanno portato alla scoperta di quattro lavoratori completamente “in nero”:
tre in un ristorante etnico e uno in una pizzeria da asporto. In entrambi i
casi, il 100% dei lavoratori presenti risultava irregolare, circostanza che ha
reso automatica la sospensione delle attività. Le sanzioni complessive superano
i 25.000 euro. I titolari sono
stati denunciati per mancata sorveglianza sanitaria e mancata formazione
obbligatoria.
È
emerso anche un grave episodio di falsificazione
documentale. Una 35enne imprenditrice cinese, titolare di un salone estetico
a Bologna, ha esibito un falso attestato
di formazione sulla sicurezza nel tentativo di eludere una sanzione di
circa 2.000 euro durante
un’ispezione del NIL. La donna è stata denunciata per il tentativo di truffa ai
danni dello Stato.
Nel corso delle indagini è stato
denunciato anche un 46enne formatore,
titolare di un’azienda bolognese operante nel settore della sicurezza sul
lavoro, ritenuto responsabile del rilascio del falso attestato. L’indagine ha
accertato che la lavoratrice indicata nel certificato non aveva mai partecipato
al corso.
L’attività ispettiva dell’Arma dei Carabinieri, in collaborazione con le articolazioni territoriali del Comando Provinciale di Bologna, proseguirà nelle prossime settimane su tutto il territorio provinciale, per contrastare il lavoro irregolare e tutelare i diritti e la sicurezza dei lavoratori.
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