Fabio
Righi ricorda:
Domani, sabato 28 giugno, alle ore 14:00,
presso la stazione ferroviaria di San
Benedetto Val di Sambro , si terrà una cerimonia di commemorazione e profonda gratitudine in
occasione dell’80° anniversario della
riapertura della Grande Galleria dell’Appennino, simbolo di rinascita
e speranza nel secondo dopoguerra.
L’evento vuole ricordare il gesto
coraggioso e determinante dei soldati
sudafricani, che nel 1945
contribuirono in modo decisivo alla riattivazione della galleria ferroviaria,
minata e distrutta durante la ritirata tedesca. Quei giovani militari,
provenienti da un continente lontano, non solo combatterono per la liberazione
dell’Italia, ma si impegnarono anche nella ricostruzione materiale delle
infrastrutture, riportando vita e
normalità nelle vallate dell’Appennino devastate dal conflitto.
Si tratta di una pagina poco nota della nostra storia, ma di straordinario valore umano e simbolico, che merita oggi più che mai di essere raccontata, condivisa e onorata.
Alla cerimonia saranno presenti
ospiti di altissimo rilievo:
·
L’Ambasciata del Sudafrica in Italia
·
Il Colonnello Alleta Mankayi, Addetto Militare e rappresentante
del Sudafrica e del Commonwealth, la comunità internazionale che riunisce gli
Stati nati dall’ex Impero britannico, fondata su valori comuni di cooperazione,
democrazia e sviluppo
·
Delegazioni
ufficiali sudafricane provenienti dal
Belgio, in rappresentanza della comunità sudafricana residente in
Europa
Sarà un’occasione per dire grazie a quegli uomini, non una, ma
tre volte:
·
💛
Per il coraggio dimostrato in
battaglia
·
🤝
Per il contributo alla ricostruzione
dell’Italia
·
🎖️
Per l’umanità profonda che ha
lasciato un segno indelebile nelle nostre terre
L'invito è rivolto a tutta la cittadinanza, alle scuole, alle associazioni, e a chiunque creda nel valore della memoria condivisa e nel rispetto tra i popoli. La presenza di ciascuno sarà un gesto concreto di riconoscenza, un abbraccio simbolico tra culture e generazioni.
“È
un dovere della memoria. È un abbraccio tra popoli. È un gesto d’amore.”



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