lunedì 23 giugno 2025

Verso test portatili e precisi per le pandemie del futuro: l'Europa punta sull’innovazione italiana

Grazie a un progetto europeo guidato dall’Università di Bologna, si fanno concreti i progressi verso strumenti diagnostici portatili, rapidi e affidabili per affrontare le pandemie del futuro.



Il progetto Eclipse, finanziato dall’Unione Europea e coordinato dall’Università di Bologna, sta portando alla luce dispositivi diagnostici innovativi che combinano la praticità d’uso con l’accuratezza dei tamponi molecolari, fondamentali durante l’emergenza Covid-19. I risultati del progetto saranno presentati il 25 e 26 giugno a Bologna, in occasione di R2B 2025 – Salone internazionale della ricerca industriale e delle competenze per l’innovazione.

All’iniziativa partecipano, per l’Italia, anche l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna, l’Istituto Mario Negri di Milano, le Università di Milano e Messina, l’azienda veronese Personal Genomics e Meta, compagnia internazionale con sede a Terni.

«L’impiego di questa tecnologia è cruciale non solo per contenere future pandemie, ma anche per combattere infezioni che, nei Paesi meno sviluppati, provocano ogni anno milioni di morti», spiega Luca Prodi, docente dell’Università di Bologna e coordinatore del progetto. Ma le potenzialità di Eclipse non si fermano qui: «Le scoperte possono essere applicate anche in ambito oncologico e nelle malattie neurodegenerative», aggiunge.

L’obiettivo è duplice: offrire una risposta tempestiva alle emergenze sanitarie e garantire un accesso equo ai test diagnostici, soprattutto nei contesti con risorse limitate.

Durante l’evento bolognese saranno presentate tecnologie all’avanguardia già oggetto di domande di brevetto: biostrutture in grado di ridurre i falsi positivi e negativi, nanostrutture che amplificano il segnale fino a 100 volte rispetto agli standard attuali, e materiali innovativi per dispositivi più performanti. Una rivoluzione silenziosa, ma concreta, nella diagnostica del futuro.

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