domenica 29 giugno 2025

Ristorazione, l’allarme di Guru Jobs: “Difficile fidelizzare i giovani, ma chiedono solo rispetto e crescita”

 


di Deborah Dirani

 

Con l’arrivo della stagione estiva, tornano puntuali le segnalazioni degli imprenditori della ristorazione alle prese con una difficoltà ormai cronica: trovare e fidelizzare il personale. Un problema strutturale, confermato anche dai dati raccolti nei primi quattro mesi del 2025 dall’osservatorio sul mercato del lavoro di Guru Jobs, società bolognese specializzata nella selezione del personale.

Su 2.383 candidature analizzate, di cui 1.669 da donne e 1.515 da uomini (alcuni candidati hanno selezionato un genere non binario o non lo hanno indicato), ben 1.871 erano motivate dal desiderio di cambiare lavoro a causa della mancanza di crescita economica e professionale. In sintesi: molti lavoratori denunciano un impegno non ripagato da promozioni o opportunità concrete di avanzamento.

Un dato particolarmente significativo riguarda la composizione anagrafica del campione: in gran parte giovani appartenenti alla Generazione Z (nati tra la metà degli anni ’90 e il 2010). Questa fascia di lavoratori si dimostra sempre più consapevole del valore del proprio tempo e della propria formazione. Se non si sentono valorizzati o motivati, non esitano a lasciare il posto e cercare un ambiente più coerente con le loro aspettative.

Nel frattempo, il comparto della ristorazione continua a essere un pilastro dell’economia italiana, con un fatturato di 9 miliardi di euro nei primi quattro mesi del 2025. Ma il turnover resta elevatissimo: la permanenza media di un lavoratore insoddisfatto nello stesso locale è di appena 45 giorni. Un fenomeno che genera costi significativi per i datori di lavoro, sia in termini economici che organizzativi.

Oggi, inoltre, il cliente è sempre più esigente: è disposto a spendere, ma pretende un’esperienza enogastronomica di qualità, tanto in cucina quanto in sala. Questo alza l’asticella per gli imprenditori, che devono puntare su un personale preparato e motivato fin dal primo giorno. Una formazione adeguata, però, ha un costo elevato — motivo in più per puntare sulla fidelizzazione, anche nel caso del lavoro stagionale.

Ma cosa cercano i giovani? Secondo Guru Jobs, valori chiari, attenzione all’ambiente, equilibrio tra vita e lavoro, e un riconoscimento concreto dell’impegno. In altre parole, non basta più uno stipendio: serve un ambiente sano e una visione.

“In conclusione – spiegano Samantha Marzullo e Nina Iacuzzo, socie fondatrici di Guru Jobs – le nuove generazioni sono pienamente consapevoli del proprio valore e non accettano compromessi con chi non lo riconosce. Tuttavia, quando incontrano un imprenditore disposto a formarli, motivarli e a investire davvero nella loro crescita, sanno essere affidabili e altamente professionali”.

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