mercoledì 25 giugno 2025

Protezione Civile in campo tra Marzabotto, Bologna e l’area metropolitana: conclusa l’esercitazione "Pian di Venola 25"

 

Al seguente link il video:

https://www.swisstransfer.com/d/7b58a786-3bab-4a2f-abef-8f51b02d1dea


di Martina Mari


Tre giornate intense, impegnative, ma soprattutto cariche di significato: si è conclusa con successo l’esercitazione intercomunale di Protezione Civile "Pian di Venola 25", che ha coinvolto decine di volontari, enti istituzionali e realtà locali nei territori di Marzabotto e della Città Metropolitana di Bologna. Un banco di prova reale che ha messo in luce capacità operative, logistiche e relazionali, dimostrando l’importanza della cooperazione tra enti, associazioni e cittadini nella gestione delle emergenze.

A promuovere e organizzare l’iniziativa è stato il Comune di Marzabotto, che ha creduto fin dall’inizio nel valore formativo e operativo dell’esercitazione, curandone pianificazione e svolgimento con il supporto attivo dei propri volontari. Decisiva anche la partecipazione del Comune di Bologna: dopo aver fornito in passato mezzi e materiali, quest’anno ha contribuito direttamente con uomini, mezzi e attrezzature della propria Protezione Civile.

Sono stati circa ottanta i volontari coinvolti nelle operazioni. Tra le realtà partecipanti figurano la Pubblica Assistenza di Sasso Marconi, il Soccorso Alpino della Rocca di Badolo, il Comitato di Bologna della Croce Rossa Italiana, l’AGESCI Bologna e il CNGEI di Marzabotto.

Fondamentale anche il contributo del Servizio 118, che ha messo a disposizione un proprio coordinatore sanitario come osservatore esterno, incaricato di monitorare le dinamiche sul campo, individuare eventuali criticità e offrire indicazioni per migliorare l’efficacia della risposta sanitaria in situazioni reali. Un segnale chiaro verso una sempre maggiore integrazione tra il sistema sanitario e quello del volontariato.

L’esercitazione si è svolta in scenari realistici e ad alta complessità, in un’area ristretta ma strategica, dove sono state simulate diverse emergenze, comprese situazioni sanitarie, in condizioni ambientali estreme, con temperature percepite fino a 38 gradi. Prove dure, che hanno permesso di verificare la resistenza fisica e il coordinamento delle squadre in situazioni di forte stress.

A supportare la macchina organizzativa anche realtà del territorio come Coop Reno, BCC Emilbanca e Despar, che hanno contribuito con donazioni e supporto logistico. Un ringraziamento particolare va all’associazione Riva del Setta, che ha gestito con professionalità e cura la ristorazione, garantendo ristoro e accoglienza a tutti i partecipanti.

“Un grande ringraziamento va a tutte le associazioni che hanno partecipato alle tre impegnative giornate – ha dichiarato l’assessora alla Protezione Civile del Comune di Marzabotto, Simone Benassi –. Solo grazie alla loro collaborazione possiamo attivare la complessa macchina della Protezione Civile e garantire prontezza ed efficacia nei momenti di reale emergenza, sensibilizzando al contempo la cittadinanza”.

Sulla stessa linea anche Leonardo Santoli, presidente della Pubblica Assistenza di Sasso Marconi, autore di un video documentario realizzato con riprese da drone: “È stata una sfida impegnativa sotto il profilo operativo, fisico ed emotivo. Ma è proprio da esperienze come queste che si costruisce una rete più forte e consapevole. L’esercitazione ha permesso a realtà diverse di incontrarsi, confrontarsi, e riconoscersi come parte di un’unica grande squadra”.

Il cammino tracciato guarda ora al futuro: rafforzare la collaborazione tra i Comuni della Città Metropolitana, condividere risorse e buone pratiche, e potenziare la rete di Protezione Civile con l’obiettivo comune di servire al meglio le comunità, in particolare quelle più fragili o colpite da emergenze.

Il prossimo passo sarà un debriefing collettivo, occasione preziosa per analizzare i risultati, valorizzare i punti di forza e intervenire sulle criticità emerse. Un percorso di crescita che passa dal confronto, dall’ascolto e dalla corresponsabilità.

Quella appena conclusa non è stata solo un’esercitazione tecnica, ma un vero esempio di comunità operativa.
“Uniti si lavora meglio – concludono gli organizzatori – e in questa occasione lo abbiamo dimostrato”

1 commento:

Anonimo ha detto...

Un’esercitazione importante per il territorio e un’occasione preziosa di collaborazione tra enti e associazioni… ma dispiace constatare che i volontari della Protezione Civile di Marzabotto, nonostante l’iniziativa sia stata promossa dal Comune stesso, non abbiano preso parte alle attività sul campo.
Una riflessione necessaria su quanto la partecipazione attiva dei gruppi locali sia fondamentale, soprattutto quando si opera “a casa propria”.