sabato 14 giugno 2025

Sanità, Casadei (M5S): "Inaccettabili chiusure e ridimensionamenti a Bazzano, Casalecchio e San Lazzaro. La Regione ascolti la rabbia dei territori"

 



 “Chiusure e ridimensionamenti dei servizi sanitari sono inaccettabili. La Regione Emilia-Romagna prenda atto della mobilitazione e della rabbia dei territori”. È questa la dura presa di posizione di Lorenzo Casadei, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, contro il piano regionale che prevede la riorganizzazione – definita come "razionalizzazione" – del pronto soccorso dell’ospedale di Bazzano e dei Centri di Assistenza Urgente (CAU) di Casalecchio di Reno e San Lazzaro di Savena.

“Dietro il linguaggio tecnico – attacca Casadei – si nasconde un arretramento del servizio sanitario pubblico, che priva migliaia di cittadini di un’assistenza accessibile e tempestiva. Una sanità pubblica non può permettersi di escludere intere fasce della popolazione dal diritto alla cura.”

Nei giorni scorsi, numerose proteste hanno coinvolto cittadini, amministratori locali e personale sanitario, a testimonianza di un dissenso diffuso. “Si parla di medicina di prossimità – continua il consigliere M5S – ma poi si svuotano proprio quei presidi territoriali che dovrebbero alleggerire la pressione sugli ospedali principali. È una contraddizione grave e pericolosa”.

Casadei denuncia anche una continuità tra le scelte della Regione e i tagli alla sanità pubblica operati a livello nazionale. “La Regione dovrebbe tutelare i territori più periferici, non abbandonarli al loro destino”, afferma.

Il consigliere ricorda inoltre che la sua prima interrogazione in Aula, all’inizio della legislatura, era finalizzata a migliorare l’informazione sui CAU e sui presidi territoriali, per orientare correttamente i cittadini e ridurre il sovraccarico dei pronto soccorso maggiori. “In quell’occasione – sottolinea – l’assessore Fabi aveva promesso un impegno in tal senso. Ma oggi ci troviamo davanti a scelte che vanno nella direzione opposta: chiusure e riduzioni, invece di valorizzazione e potenziamento”.

Casadei conclude chiedendo un approccio più ampio e responsabile: “Non si possono prendere decisioni così gravi sulla base dei dati di un solo anno. Servono analisi più approfondite, confronto reale con i territori e una visione che metta al centro il diritto alla salute”.

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