Dopo 1300 km e 99 tappe a piedi, due studentesse affrontano gli esami di Stato. Il 22 giugno a Bologna il primo incontro per il nuovo anno scolastico itinerante.
Il CAI informa:
Dopo oltre
1300 chilometri percorsi a piedi in 99 tappe, si è concluso a Trieste il primo
anno scolastico itinerante del progetto Strade Maestre. Otto studenti
delle scuole superiori hanno vissuto un’esperienza educativa fuori dagli
schemi, accompagnati da guide-insegnanti in un viaggio che ha unito studio,
cammino e scoperta del territorio italiano.
Per due
ragazze del gruppo, èiniziata un’altra tappa fondamentale: quella degli esami
di maturità. Dopo mesi di lezioni “on the road”, si cimentano ora con la prova
finale del loro percorso liceale.
Avviato da
Orvieto il 16 settembre 2024, Strade Maestre ha attraversato 12 regioni
italiane – dall’Umbria alla Sicilia, dalla Calabria al Friuli Venezia Giulia –
intrecciando studio, laboratori, incontri con comunità locali e realtà
culturali e sociali. Il progetto ha coinvolto scuole, associazioni, scout,
centri sportivi e aziende, ricevendo ampio interesse da parte dei media e
dell’opinione pubblica.
Il programma
alterna cammino e soggiorni residenziali, toccando città, borghi, parchi, aree
archeologiche e imprese. Il curricolo si sviluppa attorno a esperienze
concrete: convivenza, sostenibilità, relazioni umane e apprendimento sul campo.
Le attività didattiche, spesso transdisciplinari, sono state curate da un team
di guide-insegnanti (GUI), con un programma definito in parte in partenza, ma
sempre aperto a deviazioni e imprevisti.
"Strade
Maestre ci ha insegnato a vivere non solo nel mondo, ma dentro il
mondo", scrive Gioele Pirozzi, uno degli studenti, nel suo messaggio di
fine anno. "Abbiamo imparato a parlare con sicurezza, a riconoscere i
segnali del pericolo, ma anche a salutare, ad accettare la fine delle cose per
farne iniziare di nuove".
Il progetto
è nato da un’idea di Niccolò Gori Sassoli ed Emilio Ruffolo ed è stato
realizzato dalla cooperativa sociale CamminaMenti, con il supporto dell’AIGAE
(Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche), del Club Alpino
Italiano e della Generas Foundation. Il gruppo 2024-25 era formato
da 8 studenti provenienti da tutta Italia – e una dall’Australia – accompagnati
da tre guide-insegnanti: Roberta Cortella, Marco Saverio Loperfido e Marcello
Paolocci. A loro si sono aggiunti numerosi docenti e guide che hanno
contribuito con laboratori, lezioni e attività a distanza.
Domenica 22
giugno, a Bologna, si è tenuto il primo incontro del gruppo che partirà per l’anno
scolastico 2025-26. L’evento, ospitato presso lo spazio DumBO, vedrà la
partecipazione di studenti, famiglie, guide-insegnanti e sostenitori. Al
pomeriggio, alle ore 15.30, è previsto un dibattito aperto al pubblico
sull’educazione in cammino, con interventi di rappresentanti di realtà come Escursione
Sospesa - Around the Wod, AGESCI, AIGAE, CAI e IT.A.CÀ.
“Il progetto
ha mostrato la forza educativa del cammino e del contatto diretto con i
territori – afferma Giacomo Benedetti, vicepresidente generale del CAI –. Una
scuola viva, radicata nei luoghi e nelle comunità, capace di formare cittadini
consapevoli, passo dopo passo”.
Oltre 150 persone hanno già manifestato interesse per partecipare come guide-insegnanti o sostenitori del progetto. CamminaMenti punta ora a costruire una rete professionale capace di far dialogare educazione, ambiente, inclusione, innovazione e territorio.



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