sabato 14 giugno 2025

Presidio all’Ospedale di Bazzano in difesa della sanità pubblica: "Servizi essenziali per i nostri territori"

 


Questa mattina cittadini, rappresentanti istituzionali e attivisti si sono ritrovati presso l’Ospedale di Bazzano per ribadire con forza la centralità della sanità pubblica e la necessità di preservare presidi e servizi sanitari nei territori, in particolare nelle aree più periferiche e complesse.

La mobilitazione nasce dalla crescente preoccupazione per lo stato della sanità pubblica, messa a dura prova dai continui tagli ai finanziamenti operati dal Governo Meloni. Una politica di riduzione delle risorse che rischia di compromettere l’accesso universale alle cure, soprattutto nei territori come quello della Valsamoggia, che si estende tra aree montane e pianeggianti, e che negli ultimi anni ha visto un significativo aumento di popolazione, con l’arrivo di giovani coppie e famiglie anche da fuori comune.

"È fondamentale che i servizi sanitari rimangano un punto fermo per le nostre comunità", hanno dichiarato alcuni dei partecipanti. "In un contesto come il nostro, dove la distanza dai grandi centri urbani può trasformarsi in un ostacolo per l’accesso alle cure, il mantenimento e il potenziamento dei presidi sanitari locali non è solo una questione di efficienza, ma di giustizia sociale."

Pur riconoscendo l’esigenza di una riorganizzazione del sistema sanitario, i promotori dell'iniziativa sottolineano come qualsiasi processo di riassetto non possa prescindere da un confronto reale e trasparente con i cittadini e i territori. "Ogni decisione che riguarda la salute pubblica deve partire dall’ascolto. Serve un’interlocuzione strutturata con le comunità locali prima di qualsiasi intervento da parte delle istituzioni", affermano.

La difesa della sanità pubblica, secondo i promotori del presidio, non può diventare un tema secondario o sacrificabile sull'altare del bilancio. Al contrario, rappresenta un investimento strategico per il futuro, per garantire equità, coesione sociale e diritti fondamentali a tutti, indipendentemente dal luogo in cui si vive.

Inviato da Dubbio: post del PD bolognese

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