I Carabinieri del NAS di Bologna, nel corso delle ultime settimane, hanno intensificato i controlli nel settore della produzione e somministrazione delle specialità gastronomiche tipiche del territorio. Sebbene nella maggior parte dei casi non siano emerse gravi criticità, in tre distinti casi – uno stabilimento produttivo e due ristoranti – sono state riscontrate gravi violazioni igienico-sanitarie, che hanno portato alla sospensione immediata delle attività.
Nel primo caso,
in un noto impianto di produzione di salumi e mortadelle nel Bolognese, i
militari hanno rilevato numerose irregolarità: locali con temperature superiori
ai 23°C, privi di sistemi di refrigerazione o con impianti spenti; stoccaggio
di budelli da insacco e prodotti finiti in ambienti non idonei; presenza di
bancali in legno logori e pericolosi per la contaminazione alimentare. I
reparti di lavorazione presentavano muffe diffuse, ruggine, distacchi di
piastrelle e intonaci, oltre alla presenza di formiche nelle aree dedicate alla
produzione di mortadella e coppa di testa.
Sono stati
quindi sequestrati e avviati alla distruzione circa 250 kg di prosciutti crudi, salumi vari e budelli scaduti o privi
di tracciabilità, oltre a 500 kg
di mortadelle al pepe nero e al pistacchio, congelate a -18°C ma prive
di etichettatura, che si sospetta fossero destinate alla rimacinatura per la
produzione di nuovi lotti.
Gravi
irregolarità anche in un rinomato ristorante del centro storico di Bologna,
dove è stata accertata la massiccia presenza
di muffe su pareti e tubature della cucina. A pochi metri dal locale,
in un garage in condizioni igieniche critiche, era stato ricavato un magazzino
abusivo per alimenti. All’interno, i carabinieri hanno rinvenuto 120 kg di tigelle e crescentine ancora
bollenti, riposte in sacchetti per rifiuti organici non idonei al contatto
alimentare e conservate senza abbattimento termico. Presenti anche 45 kg di lasagne porzionate,
completamente scongelate, conservate da oltre 24-48 ore in congelatori
inadeguati.
L’attività del
ristorante è stata immediatamente sospesa,
su segnalazione dell’AUSL di Bologna.
Ulteriori gravi
irregolarità sono state riscontrate in una storica osteria del capoluogo, dove
è stata rilevata una pesante infestazione di scarafaggi nella cucina e nel
magazzino interrato. In un deposito, vicino a griglie fognarie prive di
protezione, è stata trovata una ciotola di formaggio grattugiato lasciata
scoperta, insieme a scaffalature arrugginite e pareti deteriorate. Le finestre
della cucina erano prive di ante e dotate solo parzialmente di zanzariere,
favorendo l’ingresso di insetti. Anche in questo caso, veniva praticata la conservazione di tortellini in sacchetti di
plastica biodegradabile non idonei e lo stoccaggio esterno di alimenti, esposti a sole, agenti
atmosferici e infestanti.
Complessivamente, le autorità sanitarie hanno disposto la sospensione delle tre attività, per un valore stimato di oltre 700.000 euro. Sono stati sequestrati e distrutti alimenti per circa 25.000 euro ed elevate sanzioni amministrative per un totale di 15.000 euro.
4 commenti:
...E non possiamo sapere chi sono i ristoratori e il produttore di insaccati. Qualcosa gira nel modo sbagliato! Un plauso agli agenti per avere stroncato l'ennesima truffa ai danni del consumatore.
con la blatta non darci di ciabatta
Non sempre ci sono i pistacchi nella mortadella
Quel che non ammazza ingrassa.
(Slurp!)
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