Dubbio sollecita:
La rotazione
dei dirigenti è necessaria per prevenire la corruzione. E’ quanto ha ribadito l'Autorità Nazionale
Anticorruzione, richiamando un importante comune altoatesino, Laives, per
la mancata rotazione dei dirigenti negli uffici a più elevato rischio di
corruzione.
Con un Atto del
Presidente approvato al termine di un procedimento di
vigilanza in materia di prevenzione della corruzione, l’Autorità ha inviato
all’amministrazione altoatesina una raccomandazione a integrare il Piano
Triennale per la prevenzione della corruzione prevedendo la disciplina
della rotazione ordinaria del personale dirigenziale.
Dall’istruttoria condotta da Anac è emerso, infatti, che alcuni dirigenti
ricoprivano lo stesso incarico da più di un decennio con oltre tre rinnovi
consecutivi.
I fatti
Il richiamo
dell’Anac nasce da una segnalazione sulla mancata attuazione della
misura della rotazione dei dirigenti da parte del Comune di Laives dove
il capo dell’Ufficio Sviluppo del territorio ricopre con continuità da oltre
undici anni lo stesso ruolo e quello dei Lavori Pubblici da nove anni.
L’Autorità, avviando la procedura di vigilanza, non ha rinvenuto nel Piano
Anticorruzione una disciplina della rotazione degli incarichi dirigenziali, né
una programmazione della stessa.
Nel Piano è menzionata solo la rotazione ogni cinque anni del personale non
dirigenziale. Inoltre è emerso come alcuni dirigenti ricoprano lo stesso
incarico da oltre un decennio con oltre tre rinnovi consecutivi.
La difesa del Comune
Il Responsabile
anticorruzione - Rpct - del Comune e il
sindaco precisano che la rotazione è stata ritenuta “non perseguibile poiché
comporterebbe inevitabilmente la perdita di professionalità ed esperienza
specifica in ciascuno degli uffici coinvolti con evidenti ricadute negative
sull’efficienza dei servizi soprattutto quelli rivolti alla generalità dei
cittadini”.
Inoltre
il Comune ha fatto presente di aver adottato “ulteriori misure diverse
dalla rotazione” ma sempre finalizzate alla prevenzione della corruzione
tra le quali un rafforzamento della trasparenza sul piano urbanistico
attraverso giornate dedicate ai cittadini con spiegazioni e informazioni sulle
trasformazioni in atto con annuncio su internet e sui mass media.
I rilievi Anac
Pur valutando positivamente le misure alternative adottate dall’amministrazione, Anac ha inviato una raccomandazione al Comune affinché formalizzi nel Piano triennale le motivazioni che sino a oggi hanno impedito una disciplina e una programmazione della rotazione dei dirigenti con l’eventuale individuazione di figure infungibili.
Il Piano dovrà essere integrato con la formalizzazione delle misure alternative adottate, con la previsione di un monitoraggio da parte del Responsabile anticorruzione e con la formazione di personale che consenta di rendere interscambiabili le varie competenze anche dirigenziali.
Come
disposto nel Piano nazionale anticorruzione del 2019,
evidenzia Anac nella raccomandazione, negli uffici individuati come a più elevato
rischio di corruzione, sarebbe preferibile che la durata dell’incarico
fosse fissata al limite minimo legale.
L’istituto della rotazione dirigenziale, specie in determinate aree a rischio,
dovrebbe essere una prassi fisiologica mai assumendo carattere punitivo o
sanzionatorio.
2 commenti:
Non possono valere le stesse regole "anticorruzione" per l'Alto Adige e per la Calabria o la Campania: se funzionano in Campania e in Calabria non possono funzionare in Alto Adige e viceversa.
La medicina per una dermatite non può essere applicata a persone che non ne soffrono e vicversa, non va bene non applicare medicine contro la dermatite a chi ne è affetto.
Immaginatevi se qualcuo imponesse il numero di scarpe unico 41!!
Solo il comune di Laives? HAHAHAHAHA!!
Posta un commento