Il
Presidente dell'associazione culturale Russia Emilia Romagna, Stefano
Bonilauri, denuncia:
La
polizia di Verona ha sequestrato ieri il lotto di vini crimeani in
catalogo all’esposizione internazionale Vinitaly 2017, come
denunciato dal governatore della Crimea Sergej Aksenov.
Si
tratta di un oltraggio e di un danno economico agli ospiti, che
aggrava una situazione diplomatica già pesante a causa delle
sanzioni commerciali volute da Stati Uniti e Unione Europea contro la
Russia.
Diversi
imprenditori crimeani avevano portato i propri prodotti
all’esposizione ma la polizia italiana li ha sequestrati tutti,
probabilmente su suggerimento delle autorità che fanno capo al
governo banderista-atlantista di Kiev.
Il
governatore Aksenov ha spiegato come fosse noto già da tempo che gli
imprenditori crimeani avrebbero partecipato al Vinitaly 2017, con un
proprio stand a pagamento come parte della delegazione russa, per cui
il sequestro costituisce una vera e propria provocazione.
Il
fatto è ancora più grave se si considera che proprio ieri il
Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, incontrando Vladimir
Putin a Mosca, aveva parlato di “amicizia solida” e di “Russia
partner strategico dell’Italia”.
Peccato
che a causa dell’allineamento del nostro Paese ai diktat di Kiev,
Bruxelles e Washington, l’l'interscambio commerciale tra Russia e
Italia negli ultimi tre anni sia sceso da 54 a 20 miliardi di
dollari.
La
nostra Associazione culturale Russia Emilia Romagna esprime perciò
piena solidarietà alla delegazione russa per l’episodio accaduto
ieri al Vinitaly, ribadisce il proprio impegno per superare la
politica cieca delle sanzioni e comunica che una propria delegazione
si recherà presto in Crimea per approfondire ulteriormente le
relazioni culturali ed economiche con questa regione.
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