giovedì 20 maggio 2021

Caro Ministro, ti aspettiamo a Sasso Marconi


I sindaci delle valli del Setta e del Reno finalmente si mobilitano e in una lunga missiva illustrano al Ministro delle Infrastrutture e mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, la grave situazione della vallata, monca del Ponte Da Vinci a Sasso Marconi, lo invitano a raggiungere la vallata per toccare con mano la impossibilità di reggere nel tempo il disagio logistico e ambientale e lo invitano a intervenire al più presto per risolvere i guai creati dalla chiusura del ponte. Difficoltà ora gravi e che nel tempo diverranno insostenibili.


In una lettera scrivono:


Gentilissimo Ministro, le scriviamo come sindaci della Valli del Reno e del Setta nell’Appennino Bolognese per portarLa a conoscenza di una situazione molto grave per il nostro territorio. Si tratta della chiusura al traffico veicolare e pedonale del ponte “Leonardo da Vinci”, lungo la strada provinciale SP 325 “Val Setta eVal di Bisenzio" nel comune di Sasso Marconi, infrastruttura di importanza strategica per i collegamenti tra le nostre vallate, l’autostrada A1 e la città di Bologna. La chiusura del ponte è la diretta conseguenza del grave ammaloramento della struttura dovuto, in particolare, al tipo di costruzione che risale agli anni ‘50. Gli aspetti che ci preoccupano maggiormente sono:

-Il carico di traffico che si riversa sulla viabilità locale: le infrastrutture stradali e semaforiche di Sasso Marconi, seppur riqualificate di recente, non sono infatti in grado di sostenere ilflusso di traffico proveniente dalle direttrici appenniniche.

-A preoccupare è in particolare la situazione di Ponte Albano che, dopo la chiusura del ponte“Da Vinci”, è divenuto uno snodo cruciale per i collegamenti con le valli del Setta e del Savena, e per il quale il Comune di Sasso Marconi ha richiesto una perizia tecnica pervalutarne la stabilità. Va poi sottolineato come le lunghe file di veicoli lungo la statalePorrettana e all’interno dell’abitato di Sasso Marconi, contribuiscano a determinare un considerevole aumento dei tempi di percorrenza dei tragitti casa-lavoro e casa-scuola, creando peraltro un problema di sicurezza pubblica per quanto riguarda gli interventi disoccorso ed emergenza. L’inquinamento atmosferico, che sta raggiungendo livelli allarmanti. La qualità dell’aria -già di per sé preoccupante nella nostra regione - è notevolmente peggiorata soprattutto nelle zone residenziali, dove si concentrano maggiormente i flussi di traffico, inclusi i tanti mezzi pesanti che devono raggiungere le aziende dell’Appennino. Quali saranno le conseguenzeper la salute pubblica, se per almeno tre anni i cittadini saranno sottoposti a questa situazione?

-Le conseguenze per le attività commerciali e imprenditoriali, che già oggi risentono delledifficoltà legate alla viabilità e che nei prossimi mesi, quando si spera sia possibilecominciare nuovamente a lavorare a tempo pieno, rischiano di compromettere la ripresa necessaria alla tutela del lavoro di centinaia di famiglie.

Secondo il cronoprogramma di Anas, che prenderà in carico il ponte nel prossimo agosto, dopo che Città Metropolitana di Bologna avrà completato gli interventi di consolidamento della ‘pila 15’ e di messa in sicurezza del sottopasso in corrispondenza della ferrovia Porrettana e della viabilità locale, l’affidamento lavori per l’intervento che dovrà restituire il ponte alla sua piena funzionalità è previsto nella primavera del 2022, con una conclusione lavori stimata per la primavera 2024. Tempi insostenibili per il nostro territorio e per i nostri comuni, che non possono sopportare così alungo i forti disagi per la viabilità, i rischi per la sicurezza di cittadini e automobilisti e le ripercussioni dovute al blocco di ogni progetto di promozione o riorganizzazione dell’Appennino. Perché, è evidente, senza una viabilità sicura, non è possibile investire in progetti di sviluppo per il futuro.

Per questo Le chiediamo un incontro in cui illustrarLe nel dettaglio la situazione e invitarLa a valutare la possibilità di attivare procedure di emergenza adeguate al rischio presente e al danno futuro per le nostre comunità.

In attesa di un cortese riscontro, l’occasione è gradita per porgere i più cordiali saluti.

Roberto Parmeggiani – Sindaco di Sasso Marconi

Valentina Cuppi – Sindaca di Marzabotto

Maurizio Fabbri – Sindaco di Castiglione dei Pepoli

Alberto Nasci – Sindaco di Castel d’Aiano

Alessandro Santoni – Sindaco di San Benedetto

Bruno Pasquini – Sindaco di Monzuno

Giuseppe Argentieri – Sindaco di Vergato

Giuseppe Nanni – Sindaco di Alto Reno Terme

Elisabetta Tanari – Sindaca di Gaggio Montano

Marco Aldrovandi – Sindaco di Castel di Casio

Franco Rubini – Sindaco di Grizzana Morandi

Marco Masinara, sindaco di Camugnano

Sergio Polmonari, sindaco di Lizzano in Belvedere



 

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