Riceviamo:
Grande successo per l’edizione del Festival
dei Cammini d’Italia, che per la prima volta ha fatto tappa sull’Appennino
bolognese. Nella suggestiva cornice del Parco archeologico-naturalistico di
Monte Bibele, gestito dall’Associazione ARCA, oltre 400 tra camminatori,
artisti e influencer hanno percorso tre itinerari simbolo del turismo lento: la
Via Mater Dei, la Via degli Dei e il Cammino del Fantini.
Tra i
momenti più significativi, la giornata inaugurale del 31 maggio, intitolata “Piccoli
Comuni, grandi visioni – Terre in transizione: come le comunità locali stanno
rigenerando le aree interne attraverso l’economia sociale”, promossa da
AppenninOpenAir. Un appuntamento partecipato e denso di contenuti, che ha visto
la presenza di amministratori locali, innovatori sociali, imprenditori e
rappresentanti di comunità attive nella valorizzazione dei territori interni.
Tra gli
interventi istituzionali, quelli del sindaco di Monterenzio Davide Lelli,
dell’Assessore al Turismo di Monghidoro Michele Boschi, del Coordinatore
nazionale dei Piccoli Comuni di ANCI, e di numerosi ospiti che hanno
portato esperienze concrete: dal GAL Meridaunia alla Cooperativa di Comunità
“Viso a Viso” di Ostana, dal progetto “Happennino” dell’Alta Valle del Metauro
fino all’intervento ironico e musicale dell’influencer monghidorese Nickulele,
capace di raccontare con leggerezza e autenticità la vita nelle comunità
montane.
A chiudere i
lavori, l’intervento del sindaco di San Benedetto Val di Sambro e coordinatore
nazionale della Consulta ANCI dei piccoli comuni, Alessandro Santoni,
che ha dichiarato:
“Questa
giornata conferma come i piccoli comuni siano veri laboratori di innovazione e
resilienza. La loro forza risiede nella capacità di fare rete, valorizzare le
proprie risorse e costruire comunità coese. Come ANCI, continuiamo a portare
queste esperienze all’interno del tavolo nazionale per dare voce ai territori.
È fondamentale che le aree interne siano percepite non come un problema, ma
come una risorsa strategica per l’intero sistema Paese. Il contrasto allo
spopolamento passa attraverso politiche strutturali, coordinate e mirate,
capaci di generare sviluppo sostenibile e inclusivo. Non è una questione
periferica, ma un’opportunità per tutto il Paese, città comprese.”
Il festival
ha rappresentato un’importante occasione di confronto, ispirazione e networking
tra amministratori, operatori del turismo sostenibile, associazioni e
cittadini, mettendo al centro il ruolo dell’economia sociale e del turismo
lento come leve fondamentali per lo sviluppo locale.
Emblematico
il momento conclusivo con l’arrivo simultaneo a Monte Bibele dei gruppi di
escursionisti provenienti dai tre cammini – Bologna Art Trail, Via Mater Dei e
Cammino del Fantini – accolti dal simbolico taglio del nastro che ha suggellato
il legame profondo tra paesaggio, cultura e comunità.
L’iniziativa è stata resa possibile grazie alla collaborazione tra numerosi attori pubblici e privati, tra cui la Città Metropolitana di Bologna, l’Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese, l’Associazione ARCA, Appennino Slow, Slow Food Area Metropolitana di Bologna, la Cooperativa di Comunità Foiatonda e la Pro Loco di Loiano.

2 commenti:
siamo e saremo memori riconoscenti su come Santoni ha gestito la partita chiusura Pronto Soccorso Vergato con il cau delle meraviglie.
Più si parla di spopolamento dei territori dell'appennino, più la situazione peggiora.
Piccoli Comuni, grandi visioni, nulla di fatto. Ancora Auguri!
Posta un commento