Il progetto realizzato in collaborazione con
Politecnico Milano
Il prosciutto di Parma va verso la transizione
ecologica anche grazie ad un software per il calcolo e la riduzione
dell'impronta ambientale, per ottimizzare le prestazioni dell'intero ciclo produttivo.
A Milano è stato presentato il progetto realizzato
dal Consorzio in collaborazione con il Politecnico di Milano, Enersem e Csqa.
"Il valore di un prodotto unico come il Prosciutto di
Parma si misura anche attraverso la sua capacità di mostrarsi coerente con le
esigenze dei consumatori - ha commemtato Alessandro Utini, presidente del
Consorzio del Prosciutto di Parma - e con le sfide di un mondo che cambia
velocemente".
"La ricerca è il motore per andare a capire come
rispondere alle richieste che il mondo moderno ci mette davanti - ha spiegato
Gaia Baiocchi, vice presidente del Consorzio del Prosciutto di Parma - dobbiamo
esssere anche sostenibili ed etici non solo buoni".
In un primo momento è stato effettuato il calcolo
dell'impronta ambientale del comparto del Prosciutto di Parma, attraverso
l'applicazione della metodologia ufficiale Pef (Product Environmental
Footprint).
Alla luce dei dati elaborati il Consorzio ha potuto
depositare al ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica le Regole di
Categoria di Prodotto valide per tutti i prosciutti crudi Dop, che definiscono
un profilo ambientale di riferimento. Nell'ultima fase è stato creato e messo a
disposizione delle imprese un software per il calcolo e la riduzione
dell'impronta ambientale. Attraverso questo software, verificato da Csqa, i
produttori che ne fanno richiesta ricevono indicazioni di miglioramento personalizzate
per la riduzione dell'impronta ambientale di prodotto e per il risparmio
energetico, oltre ad una relazione sulle proprie prestazioni ambientali e al
confronto con realtà comparabili. Al momento sono sono 20 su 130 le aziende che
stanno usando il software, per circa un quarto delle produzione del Prosciutto
di Parma.
"Progetti di questa natura sono fondamentali per
accelerare la transizione ecologica prevista dal Green Deal europeo",
hanno evidenziato Mauro Ceconello e Carlo Proserpio del Politecnico di Milano.
coordinatori del progetto.
"Tutte le imprese del comparto hanno ora a disposizione
un percorso più semplice per ottenere la certificazione ambientale", ha
osservato Matteo Zanchi, direttore generale di Enersem. (ANSA)
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