Non migliore la sorte di alcuni viaggiatori che
hanno rinunciato a prendere il treno 17765 delle 14:17 da Bologna stipato
all’eccesso, mentre altri hanno denunciato la cattiva gestione del treno in
arrivo a Sasso alle 18:34, a cui hanno cambiato binario di transito all’ultimo
istante costringendo i pendolari a correre verso il sottopasso, col rischio di
cadere sulle scale per raggiungere il lato opposto.
Così come non è andata benissimo ai pendolari a
bordo del treno 17775 delle 16:47 da Bologna, soppresso a Sasso Marconi a causa
del ritardo di 25 minuti accumulato dal treno precedente.
Una situazione al limite della sopportazione che non
vede alcuna soluzione anche se c’è qualcuno che sostiene ancora che la colpa
dei ritardi sarebbero un paio di treni aggiunti al mattino.
Ecco il bollettino dei disservizi che non dimostra
l’effettivo disagio subito dai pendolari.
Da Bologna
Treno 17729 delle 05:15 soppresso
Treno 17735 delle 06:47 ritardo di 9 minuti
Treno 17737 delle 07:17 ritardo di 26 minuti
Treno 17745 delle 09:17 ritardo di 4 minuti
Treno 17773 delle 16:17 ritardo di 25 minuti
Treno 17777 delle 17:17 ritardo di 7 minuti
Treno 17781 delle 18:17 ritardo di 6 minuti
Treno 17783 delle 18:47 ritardo di 13 minuti
Da Porretta:
Treno 17658 delle 06:29 ritardo di 14 minuti
Treno 17660 delle 06:58 soppresso
Treno 17662 delle 07:29 ritardo di 13 minuti
Treno 17700 delle 16:32 ritardo di 11 minuti
Treno 17704 delle 17:30 ritardo di 10 minuti
Treno 17708 delle 18:32 ritardo di 8 minuti
Per Marzabotto
Treno 17747 delle 09:47 ritardo di 5 minuti
Treno 17751 delle 10:47 ritardo di 5 minuti
Treno 17767 delle 14:47 ritardo di 4 minuti
Treno 17775 delle 16:47 soppresso a Sasso Marconi.
Soppresso da Marzabotto a Sasso Marconi il Treno
17702 delle 17:36 da Marzabotto.
Aspettiamo con trepidazione la nomina del nuovo
Assessore ai trasporti per capire se la politica sarà in grado di dare una
svolta alla cattiva gestione del traffico ferroviario regionale o se siamo
destinati a subire continui disservizi o tornare ad utilizzare il mezzo
proprio.
Molti amministratori, probabilmente, non si rendono
conto cosa significhi arrivare al lavoro mezzora in ritardo o viaggiare stipati
come sardine.
Non possiamo continuare ad urlare a vuoto, occorre
che i politici intervengano, a partire dai nostri sindaci.
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