venerdì 27 dicembre 2024

Crisi Kemet e Manz Italy: a rischio 230 lavoratori nella valle del Reno

 



Gravi preoccupazioni emergono per il futuro industriale della valle del Reno, dove due storiche aziende del territorio, la Kemet Electronics (ex Arcotronic) e la Manz Italy, si trovano ad affrontare una crisi quasi contemporanea che mette a rischio complessivamente 230 posti di lavoro. La situazione colpisce duramente la comunità locale, in gran parte residente nella vallata.

La crisi di Kemet Electronics

La Kemet Electronics, azienda con una lunga storia legata al territorio, ha recentemente annunciato un possibile esubero di 120 dipendenti su un totale di 278. L’annuncio è stato comunicato durante un incontro con Confindustria Emilia Area Centro, le rappresentanze sindacali unitarie (RSU), la Fiom-Cgil e la Fim-Cisl di Bologna. L’azienda ha dichiarato di voler ricorrere nuovamente alla Cassa integrazione guadagni ordinaria per quattro settimane a partire da gennaio, citando una costante diminuzione degli ordini come causa strutturale della crisi.

“Kemet Electronics Italia è una realtà industriale di grande importanza che, negli ultimi anni, ha subito profondi processi di riorganizzazione a seguito delle trasformazioni del settore automotive”, si legge in una nota sindacale. Le rappresentanze dei lavoratori evidenziano come la crisi sia aggravata dalla mancanza di politiche industriali efficaci, di investimenti mirati e di un piano industriale credibile. “Le lavoratrici e i lavoratori Kemet pagano il prezzo di scelte aziendali e pubbliche inadeguate a sostenere e rilanciare il settore”, aggiungono.

Il collasso di Manz Italy

Situazione altrettanto critica per la Manz Italy, filiale locale della multinazionale tedesca Manz AG, specializzata nella produzione di macchine automatiche per batterie e condensatori. Lo stabilimento, situato in via San Lorenzo nell’ex sede Kemet, conta 110 dipendenti che temono di perdere il lavoro a seguito del fallimento della casa madre. La chiusura della multinazionale ha generato forti incertezze sul futuro della filiale italiana.

La risposta dei sindacati e delle istituzioni

I sindacati hanno convocato assemblee per informare i lavoratori sulle difficili prospettive e valutare possibili azioni di protesta. “L’assenza di un piano industriale adeguato e la scarsa attenzione alle esigenze del settore stanno penalizzando l'intero comparto”, sostengono Fiom-Cgil e Fim-Cisl, richiamando l’urgenza di un intervento pubblico e aziendale per evitare il tracollo definitivo.

Un patrimonio industriale in pericolo

La crisi di Kemet Electronics e Manz Italy rappresenta un duro colpo per il tessuto produttivo della valle del Reno, già provato da precedenti difficoltà economiche. Il rischio di perdere oltre 200 posti di lavoro sottolinea la necessità di interventi tempestivi e coordinati per salvaguardare il patrimonio industriale locale e garantire un futuro sostenibile per i lavoratori e le loro famiglie. 

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