mercoledì 11 dicembre 2024

GDF Bologna: Intercettati 2,8 milioni di euro di valuta non dichiarata al “G. Marconi”

 Prosegue l'attività di contrasto al traffico illecito di valuta presso l’aeroporto di Bologna, con risultati significativi grazie alla collaborazione tra Guardia di Finanza e Agenzia delle Dogane e Monopoli.



Negli ultimi sei mesi, un piano d’azione congiunto tra Guardia di Finanza e Agenzia delle Dogane e Monopoli ha intensificato i controlli sui flussi di passeggeri in transito all’aeroporto “Guglielmo Marconi” di Bologna, con particolare attenzione ai voli considerati a maggiore rischio.

Il bilancio delle operazioni
Gli interventi mirati hanno portato all’intercettazione di oltre 180 passeggeri, trovati in possesso di valuta non dichiarata per un importo complessivo di 2,8 milioni di euro. La normativa vigente obbliga a dichiarare somme pari o superiori a 10.000 euro in entrata o in uscita dal territorio nazionale, pena sanzioni amministrative e, nei casi più gravi, sequestri di denaro.

Le sanzioni e i sequestri
La maggior parte dei trasgressori ha optato per l’estinzione immediata della violazione tramite il pagamento della sanzione prevista dall’istituto dell’oblazione. Tuttavia, i recidivi – già sanzionati negli ultimi cinque anni – hanno subito il sequestro amministrativo di una parte della valuta trasportata.

Tra i casi più rilevanti, spicca quello di un cittadino marocchino residente in Italia, proveniente da Casablanca, che trasportava oltre 50.000 euro in contanti non dichiarati. Per lui è scattato il sequestro del 50% della somma eccedente il limite consentito, pari a oltre 20.000 euro.

Una lotta contro fenomeni complessi
Queste violazioni, sebbene di natura amministrativa, possono nascondere reati di maggiore gravità, come riciclaggio di denaro e finanziamento di attività illecite. Gli esiti dell’attività di controllo confermano la necessità di un presidio rigoroso e continuativo per tutelare la sicurezza economico-finanziaria del Paese.

Collaborazione rafforzata
I risultati raggiunti sono frutto della stretta collaborazione tra Guardia di Finanza e Agenzia delle Dogane e Monopoli, rafforzata dal protocollo d’intesa firmato il 3 aprile 2023. Questo accordo ha consentito di consolidare un sistema di controllo coordinato ed efficace, garantendo un presidio strategico della frontiera aeroportuale.

Obiettivo: tutelare la collettività
Le attività svolte presso l’aeroporto “G. Marconi” dimostrano l’importanza di una vigilanza serrata, finalizzata a contrastare il traffico illecito di valuta e a preservare gli interessi economici della collettività.

1 commento:

Anonimo ha detto...

si potrebbe aggiungere anche il money transfer in nero di attività lavorative svolte in nero in italia da parte di lavoratori extra italia che trasferiscono presso i loro paesi. Una volta ciucciata la tetta nazional popolare, poi questi si fanno di nebbia e concretizzano beni immobili o apertura di attività nel loro paese. Lasciando a parte il ragionamento sulle pensioni.