Al via il progetto “4 zampe per la vita: Pet therapy al fianco dei pazienti
oncologici”, in collaborazione con le associazioni Onconauti e ChiaraMilla, a
sostegno dei pazienti dell’Oncologia Metropolitana di Bologna
Migliorare il benessere
emotivo dei pazienti durante il loro percorso di cura, riducendo l’ansia e lo
stress in sala d’attesa, grazie alla serenità e al conforto che sanno offrire
gli amici a 4 zampe.
Dal 1° gennaio 2025 all’ospedale Bellaria di Bologna i cani e gatti addestrati
appositamente per la pet therapy saranno di casa. È la prima esperienza in
Emilia-Romagna attivata a favore di pazienti oncologici adulti all’interno di
un presidio ospedaliero.
Ogni settimana, i pazienti in carico al Day service oncologico, che affrontano
un lungo periodo di cura, parteciperanno a sessioni guidate da professionisti
specializzati negli Interventi Assistiti con Animali (IAA). Ogni sessione,
della durata di due ore, permetterà loro di accarezzare e giocare con i cani e
gatti, favorendo il rilassamento e migliorando l’umore, per affrontare più
serenamente il percorso oncologico. La pet therapy, infatti, stimolando la
produzione di ossitocina, noto anche come ormone del benessere, favorisce un
atteggiamento positivo e resiliente che può aiutare ad affrontare la lunga
strada della cura.
Il progetto 4 zampe per la vita: Pet therapy al fianco dei pazienti
oncologici è supportato dalle associazioni Onconauti e ChiaraMilla.
Entrambe le associazioni hanno un’esperienza pluri-decennale alle spalle: la
prima nel supporto alle persone con diagnosi di tumore attraverso una
riabilitazione oncologica integrata; la seconda negli Interventi Assistiti con
Animali, come regolamentato dalla normativa e dalle linee guida regionali in
materia. La collaborazione tra l’Oncologia Medica dell’Azienda USL di Bologna e
queste associazioni segna un passo avanti significativo nell’umanizzazione
delle cure oncologiche, integrando il supporto emotivo degli animali alle
tradizionali terapie mediche.
A presentare il progetto oggi, mercoledì 11 dicembre, all’ospedale Bellaria,
Paolo Bordon, Direttore generale dell’Azienda USL di Bologna e Antonio Maestri,
direttore del Dipartimento Oncologico, insieme a Luca Rizzo Nervo, Assessore
alla sanità e welfare del Comune di Bologna, Silvia Gheorghita e Stefano
Giordani, rispettivamente presidente e direttore scientifico dell’Associazione
Onconauti, e Marina Casciani, responsabile del progetto di Educazione Assistita
con Animali dell’ASD ChiaraMilla, in compagnia dei cani Aria, Gilda e Rucola, e
della gatta Azzurra, una piccola rappresentanza della squadra di “animali
terapisti” protagonisti del progetto.
Per sostenere nel tempo il progetto le associazioni hanno lanciato una campagna
di raccolta fondi sulla piattaforma Idea Ginger dal titolo 4 zampe per
la vita: Pet Therapy al fianco dei pazienti oncologici. C’è tempo fino al
20 gennaio per fare una donazione aggiudicandosi al contempo consulenze
cinofile, sedute di yoga e meditazione e altre attività messe a disposizione
per i donatori.
L’Oncologia
Metropolitana di Bologna
Dal 2020 l’Oncologia medica delle Aziende USL di Bologna e di Imola sono
unificate in un’unica struttura metropolitana. L’ospedale Bellaria è il Centro
Hub della Rete oncologica metropolitana, a cui si affiancano i centri spoke
degli ospedali di Bentivoglio, Budrio, Imola, Loiano, San Giovanni in Persiceto
e Vergato.
Sono 2.673 le persone con diagnosi oncologiche prese in carico nei primi 9 mesi
del 2024 presso la UOC Oncologia Interaziendale dell’area metropolitana di
Bologna, con un numero di allestimenti di farmaci oncologici, somministrati per
via endovenosa o per via orale, pari a 26.330.
Nel 2023, in regime di day service oncologico, sono state eseguite 17.241 tra
prime visite e visite di controllo, oltre a 18.174 trattamenti chemioterapici
infusionali e orali.
L’Oncologia Metropolitana offre la presa in carico nei vari Percorsi
Diagnostici Terapeutici Assistenziali (PDTA) per le patologie oncologiche,
terapie farmacologiche, controlli diagnostici, visite ambulatoriali e di follow
up, in modo capillare su tutte le sedi ospedaliere e in alcune Case della
Comunità così da garantire un’omogeneità di accesso alle cure oncologiche a
qualsiasi cittadino bisognoso residente nell’area metropolitana bolognese.
Nessun commento:
Posta un commento