giovedì 19 dicembre 2024

Legambiente, Emilia Romagna investe solo 0,65% del bilancio per i treni

 'Occorrono più convogli e una frequenza maggiore di corse' 



Nel 2023 in Emilia-Romagna "solo lo 0,65% del bilancio è stato investito per il finanziamento del servizio ferroviario e l'acquisto di nuovo materiale rotabile".
    E' quanto segnala Legambiente nel rapporto 'Pendolaria 2025' in cui fa il punto sul trasporto pubblico in Italia analizzando i servizi, le infrastrutture, ma anche le proposte per migliorare il settore.
    Sempre nel 2023 in regione il numero dei viaggiatori al giorno sui treni regionali è tornato finalmente a crescere, superando del 19% il numero del 2009 e del 4% quello del 2019, anno di riferimento pre pandemia.

"C'è bisogno però di spostare un numero molto maggiore di persone dall'utilizzo del mezzo privato e inquinante a quello del trasporto ferroviario e collettivo - sottolinea Legambiente - facendo crescere al tempo stesso la qualità del servizio offerto, soprattutto perché la domanda di mobilità si sviluppa su distanze che possono trovare un'alternativa in servizi di trasporto collettivo efficienti e integrati".
    L'Emilia-Romagna, infatti, rimane sotto i 200mila viaggiatori al giorno contro i 700mila della vicina Lombardia, con 882 corse contro le 2.200 dei lombardi.

"La nota positiva è che il materiale rotabile ha un'età media di 13,9 anni (14,8 anni è la media nazionale". Pur non comparendo nel rapporto nazionale Pendolaria, fa notare ancora Legambiente, sono tre le linee peggiori: la Bologna-Portomaggiore, interessata da lavori e per questo in parte coperta con bus; la Bologna-Prato, anche questa interessata da lavori di potenziamento per migliorare il trasporto merci e quello di persone, che però registra ogni giorno ritardi e cancellazioni di treni; la linea Bologna-Ravenna-Rimini, con problemi di ritardo dei treni e soprattutto di sovraffollamento.
    "Occorrono più treni e una frequenza maggiore di corse, oltre al ripristino di corse di Intercity che con gli anni sono state soppresse per far posto all'AV salvo poi far fare a queste fermate in centri più piccoli per garantire collegamenti rapidi tra capoluoghi di provincia", spiega Legambiente Emilia-Romagna.
    "Positiva la realizzazione finalmente del Tram a Bologna, ma manca ancora il completamento dell'Sfm con corse frequenti e soprattutto un servizio Tpl accettabile in tutti i capoluoghi". (ANSA)

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