Nuova
battuta d’arresto per i Centri di assistenza urgenza (Cau) in
Emilia-Romagna. La Federazione dei medici di medicina generale (Fimmg)
ha deciso di non rinnovare l’accordo sottoscritto lo scorso anno. La Regione ha
annunciato una proroga di tre mesi, dichiarando che questo tempo sarà
utilizzato per definire un nuovo assetto.
“Avevamo
ragione sulle tante criticità, nonostante i toni trionfalistici delle Asl”, ha
affermato il presidente di Fimmg, Pietro Pesaresi. Secondo
Pesaresi, la vera sfida sarà ora quella di redigere il nuovo Accordo
Integrativo Regionale e applicare il nuovo Accordo Collettivo
Nazionale: “Siamo pronti a dare un contributo costruttivo per evitare
ulteriori danni”.
Ma
il mancato rinnovo dell’accordo non è passato inosservato sul piano politico. Marta
Evangelisti, capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione, non ha
risparmiato critiche: “Il fallimento dell’accordo con i medici di medicina
generale per i Cau rappresenta l’ennesima dimostrazione del clamoroso
fallimento della sanità regionale”.
Evangelisti
ha accusato la giunta regionale e il Partito Democratico di non voler
affrontare la crisi sanitaria: “Assistiamo all’imbarazzante silenzio dei nuovi
vertici regionali, mentre i Cau si rivelano solo un ulteriore tentativo
maldestro di negare la profonda crisi del sistema sanitario. Le liste di attesa
sono infinite, e nessuno sembra in grado di trovare soluzioni. La sanità
territoriale, compresi i medici di famiglia, è lasciata sola a fronteggiare compiti
aggiuntivi senza strumenti adeguati”.
Infine,
la consigliera ha puntato il dito contro l’assessore regionale alla Sanità, Massimo
Fabi: “Con l’uscita della Fimmg dall’accordo sui Cau, l’unica
associazione di categoria che aveva inizialmente dato credito a questa idea,
ora il nuovo assessore dovrà trovare una soluzione in tre lunghi mesi. È
evidente che il sistema sanitario è largamente fuori controllo”.
La questione Cau si aggiunge al quadro già critico della sanità emiliano-romagnola, al centro del dibattito politico e sindacale. Resta da vedere se il nuovo accordo riuscirà a risolvere le criticità o se si aprirà un nuovo capitolo di polemiche.
Nessun commento:
Posta un commento