domenica 10 novembre 2019

FINESTRE SULLA FILOSOFIA


di Marco Leoni

 
PLATONE : 
                             La bellezza della morte
                                               E dell’amore

Riporto una lezione di Matteo Saudino fantastico prof. Di filosofia

2° e ultima PARTE

Torniamo al tema della bellezza.
Socrate nel Simposio ci dice questo:
Aristodemo incontra Socrate e Socrate è tutto bello. Socrate è bello
quella sera. Non vuol dire che egli era bello perchè si era fatto la plastica
al suo nasone. Bello perchè si era lavato, era stranamente lindo e aveva
una calzatura pregiata ed era anche profumato.
Dove stai andando così bello?”, gli chiede Aristodemo. E lui risponde:
Sono invitato ad una festa”. Aristodemo si sente subito inadeguato,
ma se si è belli nell’anima si potrà andare ovunque.
La bellezza fisica comunque ha nel mondo greco il suo peso, perché
non considera il corpo come peccato, come succederà nel mondo
cristiano medioevale. Il mondo greco dice che la bellezza dell’anima
è superiore alla bellezza del corpo che comunque non è un corpo
colpevole che porta peccato e va punito. Il corpo, se è un bel corpo
certamente attrae, ma l’anima bella attrae ancora di più.
Tant'è che nel Simposio il più bello di tutti è Socrate, perché la sua
bellezza è interiore, la sua bellezza è la fortezza dell’anima, la sua
bellezza è la filosofia.
Sono tutti belli perché hanno raggiunto il massimo nelle loro attività,
nella medicina, nell’arte militare, nella poesia come Fedro, nella
tragedia Agatone, nella commedia Aristofane, la bellezza politica
Alcibiade. Che è anche bellezza fisica, ma di tutte queste bellezze la
maggiore bellezza è quella dell’anima di Socrate, come abbiamo già
raccontato.
In un altro episodio, quando aveva perso a una gara di bellezza, cerca di
vincere la gara perché bello nell’anima. Ho detto 'perde', ma per i greci
il bello esteriore e il bello interiore vanno a braccetto, dunque lui dice
'sono bello dentro' e potrei anche ammaliare per la mia bellezza
esteriore: il bello interiore quasi porta i difetti esteriori a venir
meno, perché il bello dell’anima ammalia chi guarda e diminuisce i
difetti. Tant’è che molte volte ci si può innamorare di una persona
perché è bella nel suo animo, è bello parlare con lui è sensibile,
è profondo, perché si sta bene insieme.
Il Simposio esalta il bello, è il dialogo dell’amore, è il dialogo
dell’omofilia, esaltazione dell’amore omosessuale. Ma è anche il dialogo
della Bellezza.
Che cos’è l’amore?, l’amore è l’amore per le cose belle, l’amore per il
Bello, il bello è ciò che attrae perché Eros, figlio di Poros e Penia, figlio
dell’abbondanza e della povertà, possiede il desiderio di bellezza ma
ma non ha la bellezza; è povero, senza casa, senza scarpe come la
madre, però desidera la ricchezza come aveva il padre. Dunque Eros
è una via di mezzo fra bellezza e bruttezza, tra ricchezza e povertà:
non è ricco ma desidera la ricchezza, non è bello ma desidera la
bellezza; dunque Eros è messaggero, è colui che ci guida verso il bello.
Il bello attrae e ciò che ci conduce verso il bello è Eros.
Eros diventa messaggero della bellezza. Cioè gli Dei, attraverso Eros
ci portano ad andare verso di essi. Gli Dei sono immobili perché essendo
belli non cercano la bellezza, sono immobili perché essendo giusti
non cercano la giustizia, sono immobili perché essendo sapienti non
cercano la sapienza. Gli Dei non amano perché sono egoisti, possiedono
tutto ciò che necessita loro per poter vivere. Noi uomini invece siamo
stati divisi dagli Dei, da Zeus ci ha raccontato Aristofane, siamo alla
ricerca della metà perduta, cerchiamo la completezza. Essere completi
è bello, dunque cerchiamo la bellezza della completezza dunque ci
mettiamo in cammino verso il bello, perché completarci ci rende più
sicuri, ci rende più in armonia che è più bello.
E nel Simposio l’Eros diventa filosofo, cioè è colui che viaggia nella
vita perché il bello lo attrae. Siete amanti dell’arte, del bello? Allora
andate verso le mostre, andate verso il fare arte, andate verso la
musica. Il bello vi attrae. Vi piace la fotografia?, vi piacciono i paesaggi?
Andate alla ricerca del bello da fotografare da immortalare. Il bello
ti porta a muoverti. Ti piace la bellezza di quello sport di quel
collezionismo, la bellezza delle città?
Voi girate alla ricerca del bello. Il filosofo è l’esempio massimo di
innamorato perché è sempre in viaggio verso la cosa più difficile
da raggiungere che è la verità. La verità per Platone e Socrate è la
ricerca della verità, per Platone è raggiungere il mondo delle idee e
trovare il bene. Ma il bene è complesso da trovare, il bene è virtù,
verità, il bene è completezza, armonia, comunque è un cammino
faticoso. Si parte da bambini e forse si diventa filosofi oltre i
cinquant’anni. Lui immagina un percorso lunghissimo per arrivare.
Dunque, tu sei attratto dal bello e sei sempre in movimento, l’ignorante
e gli Dei sono invece coloro che non si innamorano. L’ignorante è quello
che pensa di sapere o che pensa di essere sufficiente a sé stesso o
quello che ignorantemente egoista non si innamora, non ama e dunque
è sempre immobile.
L’ignoranza a me fa pena, perché l’ignorante è uno che non sapendo le
cose, non vuole neanche conoscere, rimane tutta la vita in una prigione
credendo di essere libero: sei fra quattro mura, per cui ti sei ingabbiato
e non ti rendi conto che la libertà è al di fuori delle mura, perché la
bellezza è al di fuori delle mura. Ma tu devi essere attratto dalla bellezza
e se la bellezza non la conosci non la ricerchi.
Dunque posso affermare che il dono più grande è la bellezza.
Ultime riflessioni. I gradi della bellezza sono cinque e cinque sono
i gradi dell’ amore. Per Platone, come ha ripetuto molte volte, il corpo
bello attrae: è l’amore per il corpo. Ma quando ami i corpi belli dopo
sei attratto da qualcosa di più bello e allora vuoi l’anima e quando ami
un’anima bella non ti accontenti e vuoi stare con tante persone che
hanno un’anima bella. Ma quando sei vicino a delle anime belle, vorresti
vivere in una città bella. Un genio Platone, un capolavoro. Una città è
bella quando al governo ci sono uomini giusti, perché vivere in una
città corrotta dai tiranni (oggi potremmo dire dalla corruzione della
mafia, dell’ingiustizia), non si può essere felici e non si può essere belli
in una città brutta e mal governata.
Quarto grado, la bellezza della scienza. La scienza è armonia, è
pitagorico. La scienza dell’universo, la matematica e la geometria.
Quinto e ultimo grado è l’idea di bello, l’idea di bello in sé, la bellezza
in sé, cioè essere arrivati alla perfezione, al mondo delle idee. E dunque
cos’è che ci porta ad elevarci?, sono le bellezze che attorno a noi ci
stimolano armonia e ci portano a desiderare le cose belle.
Io comincio a desiderare un fiore bello, un corpo bello, un profumo,
ma poi voglio le leggi, poi voglio la scienza, poi voglio arrivare alla
bellezza in sé. 

Dunque la bellezza è il più grande dono che noi abbiamo
attorno perché la bellezza sveglia in noi l’amore e l’amore è verticalità
è un ascensore verso il bene.

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