martedì 26 novembre 2019

Tutti prendono le distanze dal consigliere di Casalecchio La Morgia, anche il suo partito, la Lega e Forza Italia.

Vinci: "parole La Morgia inopportune. Ma Lega su antiviolenza ha prodotto fatti. Da Pd solo parole" . Erika Seta: “Sconcertanti le dichiarazioni del Consigliere La Morgia, che condanno senza appello”.

Le dichiarazione del consigliere della Lega a Casalecchio circa le violenze sulle donne hanno suscitato parecchie reazioni di condanna e ora anche i comunicati di presa di distanza da parte della Lega e di FI.

Il deputato Gianluca Vinci, segretario della Lega Emilia, in una nota scrive: 
 "Il consigliere La Morgia parla evidentemente a titolo personale con affermazioni da cui ci dissociamo. Le sue parole, inopportune, non cancellano però la verità dei fatti: la Lega al governo ha dimostrato concretezza nella lotta alla violenza contro le donne, tanto da aver portato in aula il Codice Rosso, che oggi è legge. Nei 14 mesi di governo la Lega ha inasprito le pene per chi commette violenza, ha stanziato risorse per assunzioni nella Giustizia e nella pubblica amministrazione, ha ripristinato, grazie all'allora ministro Bongiorno, il turn over al 100 per 100, ha introdotto il fondo anti ostaggio per le donne che vogliono allontanarsi temporaneamente dall’abitazione. Mentre il Pd, anche sul tema della lotta alla violenza di genere, ha sempre e solo parlato, la Lega ha prodotto i fatti. E il contrasto alla violenza, quello vero, si fa con i fatti, non con le parole".


La Capogruppo del Centrodestra per Casalecchio, Erika Seta 8 nella foto) , a sua volta comunica:

Sono sconcertata dalle dichiarazioni del Consigliere La Morgia, che condanno senza appello.
Sparare dati e fare tali affermazioni lapidarie a puro scopo di personale consenso elettorale è gravissimo, soprattutto perché fatto da chi è stato eletto per rappresentare una comunità e quindi anche le donne che hanno subito violenza.
Ciò che è inaudito e sconcertante è che per il Consigliere La Morgia i Like sui social, gli spazi televisivi per promuovere se stesso sono molto più importanti del femminicidio, delle violenze, della paura di tante donne.
Ognuno è responsabile delle sue azioni a livello personale ma quando queste vengono poste in essere da un personaggio pubblico, come in questo caso, è inevitabile che la cosa ricada su ciò e su chi lui rappresenta.
Il Consigliere, nella foga narcisista, ha dimenticato di essere rappresentante di un partito politico e di una pluralità di elettori.
Un revisionismo storico e sociale, un negazionismo nelle parole, ribadite in tutti i luoghi possibili, che non pensavo di dover mai commentare su un argomento che è uno dei pilastri della nostra società.
Le sue parole sono un’offesa a tutte le donne.
Lo dico da donna, da Consigliere Comunale, da membro fondatore di una Associazione che sta portando avanti un importante progetto contro la violenza sulle donne, da Consigliere Metropolitano, nella cui veste ha appoggiato convintamente la costituzione della stanza rosa, luogo protetto all’interno delle Caserme, dove accogliere le donne che si recano a denunciare una violenza.


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