Vinci:
"parole La Morgia inopportune. Ma Lega su antiviolenza ha
prodotto fatti. Da Pd solo parole" . Erika Seta: “Sconcertanti
le dichiarazioni del Consigliere La Morgia, che condanno senza
appello”.
Le
dichiarazione del consigliere della Lega a Casalecchio circa le
violenze sulle donne hanno suscitato parecchie reazioni di condanna e
ora anche i comunicati di presa di distanza da parte della Lega e di FI.
Il deputato Gianluca Vinci, segretario della Lega Emilia, in una nota
scrive:
"Il consigliere La Morgia parla evidentemente a
titolo personale con affermazioni da cui ci dissociamo. Le sue
parole, inopportune, non cancellano però la verità dei fatti: la
Lega al governo ha dimostrato concretezza nella lotta alla violenza
contro le donne, tanto da aver portato in aula il Codice Rosso, che
oggi è legge. Nei 14 mesi di governo la Lega ha inasprito le pene
per chi commette violenza, ha stanziato risorse per assunzioni nella
Giustizia e nella pubblica amministrazione, ha ripristinato, grazie
all'allora ministro Bongiorno, il turn over al 100 per 100, ha
introdotto il fondo anti ostaggio per le donne che vogliono
allontanarsi temporaneamente dall’abitazione. Mentre il Pd,
anche sul tema della lotta alla violenza di genere, ha sempre e solo
parlato, la Lega ha prodotto i fatti. E il contrasto alla violenza,
quello vero, si fa con i fatti, non con le parole".
La
Capogruppo del Centrodestra per Casalecchio, Erika Seta 8 nella foto) , a sua volta
comunica:
Sono
sconcertata dalle dichiarazioni del Consigliere La Morgia, che
condanno senza appello.
Sparare
dati e fare tali affermazioni lapidarie a puro scopo di personale
consenso elettorale è gravissimo, soprattutto perché fatto da chi è
stato eletto per rappresentare una comunità e quindi anche le donne
che hanno subito violenza.
Ciò
che è inaudito e sconcertante è che per il Consigliere La Morgia i
Like sui social, gli spazi televisivi per promuovere se stesso sono
molto più importanti del femminicidio, delle violenze, della paura
di tante donne.
Ognuno
è responsabile delle sue azioni a livello personale ma quando queste
vengono poste in essere da un personaggio pubblico, come in questo
caso, è inevitabile che la cosa ricada su ciò e su chi lui
rappresenta.
Il
Consigliere, nella foga narcisista, ha dimenticato di essere
rappresentante di un partito politico e di una pluralità di
elettori.
Un
revisionismo storico e sociale, un negazionismo nelle parole,
ribadite in tutti i luoghi possibili, che non pensavo di dover mai
commentare su un argomento che è uno dei pilastri della nostra
società.
Le
sue parole sono un’offesa a tutte le donne.
Lo
dico da donna, da Consigliere Comunale, da membro fondatore di una
Associazione che sta portando avanti un importante progetto contro la
violenza sulle donne, da Consigliere Metropolitano, nella cui veste
ha appoggiato convintamente la costituzione della stanza rosa, luogo
protetto all’interno delle Caserme, dove accogliere le donne che si
recano a denunciare una violenza.
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