Riceviamo:
In
merito alla norma inserita nella Legge di Bilancio che offre la
possibilità ai comuni di riscuotere direttamente i loro tributi (in
particolare IMU, TASI E TARI) e di utilizzare gli stessi metodi e
strumenti che usa l’Agenzia delle Entrate, misure finalizzate a
velocizzare il recupero delle imposte, attraverso la possibilità di
richiedere il pignoramento del conto corrente, trascrivere ipoteca, o
procedere al fermo amministrativo dell’auto del contribuente, sia
dopo la mancata risposta all’avviso di accertamenti e nei casi al
di sotto dei 10.000 all’intimazione di pagamento, le Associazioni
APE Bologna – Confedilizia, Confagricoltura Bologna, F.I.A.I.P.
Bologna, oggi riunite presso la sede di APE Bologna -
Confedilizia , Via Altabella 3, esprimono forte preoccupazione in
difesa dei contribuenti e dei loro patrimoni, mobiliari e
immobiliari, e si appellano ai parlamentari, di ogni forza politica,
eletti sul territorio della città metropolitana di Bologna affinchè
si attivino in parlamento e presso il governo perché la manovra di
bilancio non si traduca:
1)
In una duplicazione o mancato coordinamento con l’Agenzia delle
Entrate.
2)
In una riduzione delle garanzie del contribuente rispetto a quanto
previsto dallo Statuto in sua tutela.
Il
tutto in un momento in cui il settore immobiliare – che rappresenta
il principale asset sul quale il fisco opera per risolvere i problemi
della finanza pubblica, in spregio al principio del reddito prodotto
e della progressività- è già fortemente penalizzato.
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