La
consegna giornaliera della posta è un dovere di Poste Italiane ed un
diritto di tutti i cittadini, compresi quelli che risiedono in zone
svantaggiate. Lo ha sancito anche il Parlamento europeo. Cara Regione
Emilia Romagna cosa si sta facendo per garantire tale diritto ?
Lo
chiede, in una interrogazione al presidente della regione, Galeazzo
Bignami, consigliere regionale di Forza Italia che scrive:
Premesso
che Poste Italiane, in un'ottica di ottimizzazione dei processi di
lavorazione della corrispondenza, a partire dal mese di aprile 2016
ha progressivamente "implementato" in ulteriori aree del
territorio nazionale la Fase II del nuovo modello di recapito a
giorni alterni della corrispondenza, che era già stato avviato in
alcune località dallo scorso mese di ottobre (Fase I). Tale
riorganizzazione aveva già fatto molto discutere nell'ottobre 2015
e, allo stato attuale, l'ulteriore allargamento di tale modalità di
consegna della corrispondenza, estesa anche ad aree montane e
svantaggiate, rischia di minare alla base le caratteristiche di
quello che dovrebbe essere un "servizio universale" quale
il recapito della corrispondenza. Tra i Comuni interessati, tra gli
altri, figura quello montano di Vergato i cui cittadini sono stati
informati nel maggio 2016 dell'avvio della Fase Il del modello di
consegna deciso da Poste Italiane e che è relativo alla consegna
degli invii postali a giorni lavorativi alterni, dal lunedì al
venerdì, su base bisettimanale (lunedì, mercoledì e venerdì nella
prima settimana - martedì e giovedì nella settimana successiva). A
giugno 2016 l'Unione dell'Appennino bolognese ha approvato un ordine
del giorno per invitare Poste Italiane a rivedere questo modello
organizzativo ribadendo che non è ulteriormente accettabile una
logica fondata esclusivamente su criteri dì redditività e che
occorrerebbe una maggiore concertazione con le amministrazioni che
invece, allo stato attuale, possono solo prendere atto di tali
decisioni. Altra segnalazione riguarda il Comune di Castel d'Aiano
(Bo) la cui amministrazione, di recente, ha segnalato che la
corrispondenza spedita dal Comune impiega 15 giorni per raggiungere
il Comune di Montese (Mo), distante appena 5 chilometri. Considerato
che a ribadire la strategicità e l'importanza del servizio postale è
intervenuta, di recente, una risoluzione del Parlamento Europeo
(settembre 2016), votata dalla maggioranza degli eurodeputati i quali
si sono espressi a favore del mantenimento di un servizio
"universale", ovvero per la garanzia che la corrispondenza
venga recapitata tutti i giorni lavorativi; in particolare, nella
risoluzione votata dall'Europarlamento si afferma "l'importanza
di fornire un servizio universale di alta qualità a condizioni
accessibili, comprendente almeno cinque giorni di consegna e raccolta
a settimana per tutti i cittadini" e che "anche se una
certa flessibilità è consentita dalla direttiva, le legislazioni
non dovrebbero eccederla"; la risoluzione di cui sopra ricorda
inoltre, che "il servizio universale deve evolvere in funzione
del contesto tecnico-economico e sociale e delle esigenze degli
utenti" e che "l'accessibilità ai servizi universali per
la consegna dei pacchi possono e debbono essere migliorate,
specialmente nel caso dei cittadini con disabilità e delle persone
con mobilità ridotta e di quanti risiedono in zone remote".
Rilevato che nell'aprile 2016 la Regione Emilia-Romagna è
intervenuta nel dibattito chiedendo un confronto con Poste Italiane e
che ha sostenuto di essere al fianco dei Comuni "affinché Poste
italiane garantisca la qualità dei propri servizi su tutti i
territori dell'Emilia Romagna”.
Si
INTERROGA la Giunta regionale per sapere: se
quanto affermato corrisponda al vero e quale giudizio si dia del
piano di riorganizzazione di Poste Italiane; nel caso specifico del
Comune di Vergato e dell'Unione Appennino Bolognese, quali iniziative
abbia intrapreso la Regione per rispondere ai dubbi e alle
perplessità sollevati dagli amministratori locali; per quel che
attiene il Comune di Castel d'Aiano, a cosa siano dovuti i ritardi e
i rallentamenti nella consegna della corrispondenza; se Poste
Italiane ha risposto positivamente alla richiesta di incontro
avanzata dalla Regione, se tale incontro si sia svolto e con quale
esito; se la Regione Emilia-Romagna abbia tenuto incontri con gli
amministratori dei Comuni coinvolti dal piano di riorganizzazione e
dalle nuove modalità di consegna della corrispondenza e con quale
esito; - quali ulteriori azioni la Regione intenda mettere in campo,
anche sollecitando il Governo nazionale, affinché sia garantita
l'erogazione di un servizio universale quale la consegna della
corrispondenza in tutti i giorni lavorativi.
3 commenti:
ricordo che nell ufficio di vergato, che oltre a coprire il comune del capoluogo copre anche castel d'aiano e grizzana morandi (comprese tutte le frazioni) da 12 portalettere ne sono rimasti 7!!!
ci chiediamo come sia possibile coprire un territorio così vasto con così poco personale, oltretutto in questa maniera lavora senza fare QUALITÀ e con tempi ristrettissimi, che poi portano al verificarsi di gravi incidenti stradali come quello che lunedì ha visto coinvolto un postino nei pressi di labante, dove è stato necessario l ausilio dei pompieri per estrarre il malcapitato dai rottami, con il conseguente ricovero dello stesso.
come mai solo Bignami ed Argentieri si occupano di questo tema???
Il servizio postale e' un importante presidio per il territorio, bene ha fatto Bignami a intervenire.
Già, un servizio veramente penoso. Qui, nei pressi di Grizzana la posta ci arriva sempre in ritardo. Proprio la settimana scorsa una bolletta da pagare è arrivata già scaduta pur essendo stata spedita oltre 15 giorni prima.
Il poco personale fa quello che può. In agosto, per alcune settimane, abbiamo trovato in buchetta corrispondenza non mia che abbiamo riportato regolarmente all'ufficio postale. Quando siamo riusciti a parlare col portalettere chiedendo spiegazioni ci ha risposto che non trovando il destinatario la infilava nella nostra buchetta...ma scherziamo?
Purtroppo le decisioni vengono prese in sede politica, e sono i nostri venduti, incompetenti e ridicoli politici (specchio perfetto degli italioti) che dobbiamo ringraziare.
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