sabato 5 novembre 2016

Bignami. “Questa riorganizzazione del servizio postale non va. La posta impiega 15 giorni a fare cinque chilometri”.



La consegna giornaliera della posta è un dovere di Poste Italiane ed un diritto di tutti i cittadini, compresi quelli che risiedono in zone svantaggiate. Lo ha sancito anche il Parlamento europeo. Cara Regione Emilia Romagna cosa si sta facendo per garantire tale diritto ? 

 Lo chiede,  in una interrogazione al presidente della regione, Galeazzo Bignami, consigliere regionale di Forza Italia che scrive:

Premesso che Poste Italiane, in un'ottica di ottimizzazione dei processi di lavorazione della corrispondenza, a partire dal mese di aprile 2016 ha progressivamente "implementato" in ulteriori aree del territorio nazionale la Fase II del nuovo modello di recapito a giorni alterni della corrispondenza, che era già stato avviato in alcune località dallo scorso mese di ottobre (Fase I). Tale riorganizzazione aveva già fatto molto discutere nell'ottobre 2015 e, allo stato attuale, l'ulteriore allargamento di tale modalità di consegna della corrispondenza, estesa anche ad aree montane e svantaggiate, rischia di minare alla base le caratteristiche di quello che dovrebbe essere un "servizio universale" quale il recapito della corrispondenza. Tra i Comuni interessati, tra gli altri, figura quello montano di Vergato i cui cittadini sono stati informati nel maggio 2016 dell'avvio della Fase Il del modello di consegna deciso da Poste Italiane e che è relativo alla consegna degli invii postali a giorni lavorativi alterni, dal lunedì al venerdì, su base bisettimanale (lunedì, mercoledì e venerdì nella prima settimana - martedì e giovedì nella settimana successiva). A giugno 2016 l'Unione dell'Appennino bolognese ha approvato un ordine del giorno per invitare Poste Italiane a rivedere questo modello organizzativo ribadendo che non è ulteriormente accettabile una logica fondata esclusivamente su criteri dì redditività e che occorrerebbe una maggiore concertazione con le amministrazioni che invece, allo stato attuale, possono solo prendere atto di tali decisioni. Altra segnalazione riguarda il Comune di Castel d'Aiano (Bo) la cui amministrazione, di recente, ha segnalato che la corrispondenza spedita dal Comune impiega 15 giorni per raggiungere il Comune di Montese (Mo), distante appena 5 chilometri. Considerato che a ribadire la strategicità e l'importanza del servizio postale è intervenuta, di recente, una risoluzione del Parlamento Europeo (settembre 2016), votata dalla maggioranza degli eurodeputati i quali si sono espressi a favore del mantenimento di un servizio "universale", ovvero per la garanzia che la corrispondenza venga recapitata tutti i giorni lavorativi; in particolare, nella risoluzione votata dall'Europarlamento si afferma "l'importanza di fornire un servizio universale di alta qualità a condizioni accessibili, comprendente almeno cinque giorni di consegna e raccolta a settimana per tutti i cittadini" e che "anche se una certa flessibilità è consentita dalla direttiva, le legislazioni non dovrebbero eccederla"; la risoluzione di cui sopra ricorda inoltre, che "il servizio universale deve evolvere in funzione del contesto tecnico-economico e sociale e delle esigenze degli utenti" e che "l'accessibilità ai servizi universali per la consegna dei pacchi possono e debbono essere migliorate, specialmente nel caso dei cittadini con disabilità e delle persone con mobilità ridotta e di quanti risiedono in zone remote". 
Rilevato che nell'aprile 2016 la Regione Emilia-Romagna è intervenuta nel dibattito chiedendo un confronto con Poste Italiane e che ha sostenuto di essere al fianco dei Comuni "affinché Poste italiane garantisca la qualità dei propri servizi su tutti i territori dell'Emilia Romagna”.

Si INTERROGA la Giunta regionale per sapere: se quanto affermato corrisponda al vero e quale giudizio si dia del piano di riorganizzazione di Poste Italiane; nel caso specifico del Comune di Vergato e dell'Unione Appennino Bolognese, quali iniziative abbia intrapreso la Regione per rispondere ai dubbi e alle perplessità sollevati dagli amministratori locali; per quel che attiene il Comune di Castel d'Aiano, a cosa siano dovuti i ritardi e i rallentamenti nella consegna della corrispondenza; se Poste Italiane ha risposto positivamente alla richiesta di incontro avanzata dalla Regione, se tale incontro si sia svolto e con quale esito; se la Regione Emilia-Romagna abbia tenuto incontri con gli amministratori dei Comuni coinvolti dal piano di riorganizzazione e dalle nuove modalità di consegna della corrispondenza e con quale esito; - quali ulteriori azioni la Regione intenda mettere in campo, anche sollecitando il Governo nazionale, affinché sia garantita l'erogazione di un servizio universale quale la consegna della corrispondenza in tutti i giorni lavorativi.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

ricordo che nell ufficio di vergato, che oltre a coprire il comune del capoluogo copre anche castel d'aiano e grizzana morandi (comprese tutte le frazioni) da 12 portalettere ne sono rimasti 7!!!
ci chiediamo come sia possibile coprire un territorio così vasto con così poco personale, oltretutto in questa maniera lavora senza fare QUALITÀ e con tempi ristrettissimi, che poi portano al verificarsi di gravi incidenti stradali come quello che lunedì ha visto coinvolto un postino nei pressi di labante, dove è stato necessario l ausilio dei pompieri per estrarre il malcapitato dai rottami, con il conseguente ricovero dello stesso.
come mai solo Bignami ed Argentieri si occupano di questo tema???

Anonimo ha detto...

Il servizio postale e' un importante presidio per il territorio, bene ha fatto Bignami a intervenire.

Anonimo ha detto...

Già, un servizio veramente penoso. Qui, nei pressi di Grizzana la posta ci arriva sempre in ritardo. Proprio la settimana scorsa una bolletta da pagare è arrivata già scaduta pur essendo stata spedita oltre 15 giorni prima.
Il poco personale fa quello che può. In agosto, per alcune settimane, abbiamo trovato in buchetta corrispondenza non mia che abbiamo riportato regolarmente all'ufficio postale. Quando siamo riusciti a parlare col portalettere chiedendo spiegazioni ci ha risposto che non trovando il destinatario la infilava nella nostra buchetta...ma scherziamo?

Purtroppo le decisioni vengono prese in sede politica, e sono i nostri venduti, incompetenti e ridicoli politici (specchio perfetto degli italioti) che dobbiamo ringraziare.