venerdì 26 agosto 2022

L’area archeologica di Marzabotto ha restituito importanti testimonianze della città etrusca di Kainua

Molte e importanti novità sono venute alla luce per comprendere sempre di più la vita degli Etruschi


Nel sito del museo  si legge:

Siamo felici di annunciarvi che sono state effettuate nuove scoperte nella nostra area archeologica grazie alla campagna di scavo del Dipartimento di Storia Culture Civiltà - Università di Bologna.

Foto Agenparl 

🧐La prima scoperta riguarda una cornice architettonica imponente costituita da un grande portico che delimita uno dei lati dell’area antistante il tempio della dea Uni.

😮La seconda scoperta è relativa al ritrovamento di due teste di terracotta e dei frammenti di altre similari. La presenza di questi reperti ha destato grande stupore perché per la prima volta si è ritrovata a Marzabotto la testimonianza di una consuetudine ben nota in Etruria tirrenica, cioè la deposizione nell’area sacra di teste votive in terracotta raffiguranti il devoto.

🤓Si tratta di volti femminili, in stile classico, che comunicano immediatamente la condizione sociale elevata della devota.

Noi siamo molto entusiasti di queste scoperte che presto andranno ad arricchire la collezione museale.

🥰La campagna di scavo 2022 è stato guidata da Elisabetta Govi, ordinaria di Etruscologia dell’Università di Bologna, presso l’area archeologica di Kainua, quest’ultima diretta da Denise Tamborrino ed afferente alla Direzione Regionale Musei Emilia-Romagna. Quest’anno le indagini sono  durate quattro settimane.

Grande soddisfazione fra i cultori della ricerche archeologica nel bolognese tra cui il marzabottese Gianni Passini, da sempre attento a questo tipo di novità che arricchiscono le conoscenze sulla storia della presenza  etrusca nella cintura appenninica di Bologna.

“Questa area ci riserve delle preziose sorprese e certamente  potrà riservarci ancora scoperte stupefacenti,” ha detto Passini.

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