martedì 23 agosto 2022

Rinnovabili, chi ha prodotto troppa energia deve rendere il guadagno guadagno extra

 Nel decreto sostegni, chi ha prodotto più di quanto consumato (e quindi ha venduto energia pulita extra) ora dovrà restituire i soldi allo Stato. La rabbia di agricoltori e allevatori


di Lillo Montalto Monella

 

Le brutte notizie per Paolo Rodaro, imprenditore agricolo, sono arrivate via PEC il mese scorso. Con il Gestore Servizi Energetici gli comunica che i suoi impianti fotovoltaici rientrano nel perimetro del decreto sostegni ter. 
Lo Stato ha stabilito che se un'azienda con determinati impianti alimentati a rinnovabili ha venduto energia all'attuale prezzo di mercato, 10 volte superiore rispetto a quello medio degli ultimi 10 anni, dovrà ridare i soldi indietro. 
Tradotto: da ottobre, dovrà restituire oltre 100mila euro. 

"Siccome i 100mila euro sono già stati spesi per compensare le minori vendite e il problema delle siccità che stiamo abbiamo avuto quest'anno, dice Rodaro, non devo fare altro che chiedere in banca un ulteriore mutuo da 100mila euro per restituire i soldi che lo Stato mi chiede".

La stesa pec è arrivata lo stesso giorno ad un'azienda cerealicola di Manzano. In un mese nero in cui è stato quasi del tutto perso il raccolto di orzo e frumento.

La stessa PEC è arrivata anche a chi ha investito sull'idroelettrico prima del 2010 come scelta strategica. Industrie come la Fantoni dovranno restituire i tre quarti delle entrate derivanti dalle vendita in rete di questa energia. Costi extra che si aggiungono alla tassa straordinaria sugli extraprofitti che colpisce tutti i produttori per finanziare gli aiuti alle famiglie.

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