giovedì 31 luglio 2025

Reno Splash, Appennino Azzurro Donna sostiene la decisione del sindaco Cuppi: "Serve chiarezza sull’accaduto"

 



Sulla vicenda che ha coinvolto il festival Reno Splash, a seguito della presunta violenza sessuale denunciata da una giovane partecipante, interviene Mariela Fuentes, responsabile del coordinamento Appennino Azzurro Donna.

«Sosteniamo la decisione del sindaco Valentina Cuppi di interrompere la collaborazione con il Reno Splash festival – afferma Fuentes – dopo che gli organizzatori non hanno accolto l’indicazione dell’Amministrazione comunale di sospendere l’evento, in segno di rispetto e responsabilità, a seguito del grave episodio denunciato e su cui le indagini sono ancora in corso».

La responsabile del movimento esprime preoccupazione per il clima di silenzio e imbarazzo che sembra circondare l'accaduto: «Ci colpisce l’assenza di reazioni da parte di ambienti che solitamente si mobilitano con decisione su questi temi. Non ci piace questo silenzio – prosegue – ed è proprio per questo che apprezziamo con ancora maggiore convinzione la presa di posizione netta del sindaco Cuppi».

Secondo Fuentes, è necessario interrogarsi a fondo sulla natura dell’evento, sulle misure di sicurezza adottate e sull’adeguatezza dell’organizzazione rispetto all’affluenza e alla conformazione dell’area. «Restano molte zone d’ombra su quanto accaduto quella notte. Secondo quanto riportato da amici della giovane, la ragazza non era sola al momento della violenza e il presunto autore sarebbe rimasto a partecipare alla festa anche dopo l’aggressione. Apprendiamo che la persona in questione sarebbe stata identificata, ma non ancora fermata».

«Confidiamo nell’operato dei carabinieri – conclude Fuentes – certi che le indagini faranno piena luce sull’accaduto. Alla giovane vittima e alla sua famiglia va tutta la nostra solidarietà e vicinanza».

Scivola durante un'escursione: donna soccorsa in elicottero a Montovolo




Una donna di 59 anni, residente nel comune di Valsamoggia, è rimasta ferita durante un'escursione nei pressi del Santuario di Montovolo, nel territorio di Grizzana Morandi.

La donna si trovava in compagnia del marito lungo il sentiero CAI 39C, diretto verso Campolo, quando – poco dopo le 14 – è scivolata, riportando un trauma alla gamba che le ha impedito di proseguire. Il coniuge ha immediatamente allertato il numero di emergenza 112.

La centrale operativa del 118 ha inviato sul posto due squadre del Soccorso Alpino e Speleologico dell’Emilia-Romagna, provenienti dalle stazioni di Rocca di Badolo e del Corno alle Scale. I tecnici hanno raggiunto la coppia dopo una lunga marcia di avvicinamento, risalendo da Vigo e da Campolo.

Dopo aver valutato le condizioni della donna e stabilizzato l’arto infortunato, è stato richiesto l’intervento dell’elisoccorso 118 di Pavullo, dotato di verricello e con a bordo un tecnico del Soccorso Alpino. A causa dell’impossibilità di atterraggio nella zona, l’equipe medica è stata calata con il verricello.

Dopo una nuova valutazione clinica da parte del medico anestesista, la paziente è stata recuperata e trasportata in elicottero all’ospedale Maggiore di Bologna per accertamenti e cure.


Il presunto stupro al RenoSplash decreta il divorzio fra Marzabotto e il festival. Durante il Consiglio comunale di ieri l’amministrazione ha comunicato ufficialmente la sospensione della collaborazione con gli organizzatori.

 Battistini:  “ Soddisfazione per un risultato atteso da centinaia di cittadini che da anni chiedevano la fine di questo scempio”. L’assessora Balzotti: “Reno Splash sospeso per rispetto, non per punire. Serve un cambio culturale” 


Il grave episodio di presunta violenza sessuale avvenuto nella notte tra l’11 e il 12 luglio al Parco Peppino Impastato di Marzabotto, durante il festival musicale “RenoSplash”, organizzato dall’associazione Montagna del Suono, ha portato alla presa di distanza dell'Amministrazione comunale di Marzabotto dal festival .

Il caso è approdato anche in Senato, con un’interrogazione a firma del Senatore Maurizio Gasparri (FI), che ha denunciato come il festival, già noto per episodi di consumo di droga, si trasformi regolarmente in un rave party. Gasparri ha chiesto chiarimenti al Ministro dell’Interno sulla gestione dell’evento, sui controlli effettuati e sulla mancata sospensione immediata della manifestazione dopo la notizia del presunto abuso.

Il gruppo consiliare "Voce per Marzabotto" a sua volta ha immediatamente  depositato un’interpellanza scritta indirizzata al Sindaco Valentina Cuppi, accusando l’Amministrazione di gravi omissioni: pur avendo richiesto la sospensione dell’evento dopo la denuncia di stupro, la manifestazione è proseguita senza interruzioni, sollevando interrogativi sulla reale volontà di tutelare la sicurezza pubblica.

Il gruppo chiedeva, tra le altre cose:

·         Perché non sia stato disposto uno sgombero immediato;

·         Chi fosse responsabile della sicurezza;

·         Se fosse stata prevista la presenza di una società privata di vigilanza;

·         Se fossero stati effettuati controlli sull’uso di stupefacenti, dato il precedente sequestro di piante di marijuana in un’edizione passata;

·         Per quale motivo l’evento sia tornato nel centro abitato, dopo essere stato spostato a Monte Sole negli anni scorsi. 


Le ragioni che hanno portato alla sospensione del Reno Splash Festival sono state riportate dall’assessora Concetta Balzotti ( nella foto) in risposta all’interpellanza e per chiarire la posizione del Comune: “Non condividiamo pienamente la ricostruzione dei fatti fatta dal gruppo VOCE di Marzabotto, perché la dinamica dell’episodio non è ancora accertata.”

La decisione di interrompere il festival, ha sottolineato, “non è stata presa per cercare colpevoli o puntare il dito, ma per rispetto, vicinanza e assunzione di responsabilità. È ora di smettere di far finta di nulla.”

Balzotti denuncia poi un clima culturale di indifferenza e lassismo, che ha portato a minimizzare comportamenti gravi, soprattutto tra i giovani: “Abbiamo trasmesso il messaggio che qualsiasi cosa facciano, non ci sono conseguenze. Anche tra gli adulti, l’impegno è diventato motivo di scherno.”

In attesa di chiarezza sull’episodio, il Comune esclude per ora il ritorno del festival nella formula attuale: “Anche senza reati accertati, serve una riflessione collettiva. Il cambiamento comincia da noi.”

Infine, l’appello: “Basta arroganza e superficialità. Fermiamoci a valutare, con onestà, dove possiamo fare meglio.”

A margine dell’incontro consiliare, Morris Battistini ( nella foto) ha voluto esternare la sua soddisfazione:

Dopo anni di denunce e interpellanze, Forza Italia Marzabotto annuncia la fine del Reno Splash Festival sul territorio comunale. È il frutto di una battaglia politica lunga 13 anni, ha dichiarato.  “Oggi vincono il buonsenso e la legalità. Abbiamo agito per il bene della nostra comunità,” ha concluso.

Montevenere: restaurata la Grande Croce della Pace, simbolo di memoria e riconciliazione


 


di Carla Pedrazzi

Comitato soci Emil Banca


Monzuno.  Torna a splendere, sulla vetta di Montevenere, la Grande Croce della Pace, monumento simbolico eretto nel 1956 per volontà dell’allora parroco di Monzuno, Don Dario Zanini, come omaggio a tutti i Caduti di Guerra, con un pensiero particolare rivolto alle vittime della Seconda guerra mondiale e alla memoria della Strage di Marzabotto.

Alta 14 metri, la croce di ferro svetta sul punto più elevato del monte, nel cuore dell’Appennino bolognese, e rappresenta non solo un segno visibile da lontano, ma anche un messaggio forte e duraturo di riconciliazione, speranza e pace. Alla sua base fu posta una targa in marmo di Carrara, con una dedica incisiva:

IN QUESTO CRISTIANO SEGNO
MONZUNO VOLLE GLORIFICATI
TUTTI I SUOI CADUTI
09.09.1956

Oggi, a quasi settant’anni dalla sua inaugurazione avvenuta il 9 settembre 1956, la targa è tornata al suo splendore originario grazie al sostegno concreto di Emilbanca e al lavoro accurato e competente di Giuseppe Imbellone, esperto restauratore.

La Croce venne ideata da Don Dario come segno tangibile di fede e riconciliazione per le comunità colpite dalla violenza bellica: Monzuno, Marzabotto e Grizzana Morandi. “Doveva diventare un segnale di conciliazione, di pace e di speranza per il futuro, chiaramente visibile anche da lontano”, affermava il sacerdote, sottolineando il valore simbolico e spirituale dell’opera.

Oggi, in un contesto geopolitico segnato da conflitti e tensioni globali, il messaggio scolpito nella Croce di Montevenere appare più attuale che mai. Un invito alla riflessione, alla responsabilità collettiva e alla fiducia nei valori spirituali, come strumenti fondamentali per costruire un futuro di pace da tramandare alle nuove generazioni.

L’iniziativa di restauro è stata promossa dal Comitato Soci Emilbanca, che ha voluto così rinnovare l’impegno del territorio verso la memoria e la solidarietà, in continuità con i gesti e le speranze di chi ha vissuto i drammi della guerra ma ha saputo scegliere la via del perdono e della ricostruzione. 



La Guardia di Finanza Bologna ha sequestro beni per 36,5 milioni di euro a un’imprenditrice emiliana

 


La Guardia di Finanza di Bologna, con il supporto dei colleghi di 13 diversi comandi provinciali (tra cui Roma, Milano, Firenze, Venezia, Verona, Ravenna, Padova, Treviso, Como, Novara, Lodi, Terni e Potenza), ha eseguito un sequestro di prevenzione patrimoniale per un valore complessivo di circa 36,5 milioni di euro nei confronti di un’imprenditrice emiliana.

Il provvedimento, emesso dal Tribunale di Bologna – Sezione Specializzata Misure di Prevenzione, riguarda un vasto patrimonio composto da società operanti nel commercio di materie plastiche e ferro, nonché nel settore immobiliare.

Secondo quanto accertato dalle Fiamme Gialle, i beni sequestrati risultano sproporzionati rispetto ai redditi ufficialmente dichiarati dalla donna, la quale, nel tempo, è stata condannata in via definitiva per una serie di reati economico-finanziari commessi in diverse regioni italiane.

Le indagini, condotte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Bologna e coordinate dalla Procura della Repubblica di Reggio Emilia, sono partite da uno screening volto a individuare soggetti potenzialmente destinatari di misure patrimoniali, come previsto dal Codice antimafia.

Gli investigatori hanno ricostruito l’esistenza di un articolato sistema societario, formalmente intestato a prestanome ma di fatto controllato dall’imprenditrice e dai suoi due figli, attraverso il quale venivano ottenuti finanziamenti bancari – anche garantiti dallo Stato – utilizzati per fini personali e familiari.

Il sequestro ha riguardato 38 immobili tra fabbricati e terreni situati nelle province di Reggio Emilia, Modena, Rimini, Milano, Lodi e Padova, 5 autoveicoli, 94 rapporti bancari attivi, 12 partecipazioni societarie, 147.200 euro in contanti, 19 orologi di pregio e vari gioielli, per un valore totale superiore a 36,5 milioni di euro.

L’operazione testimonia l’impegno costante della Guardia di Finanza nella lotta all’accumulazione illecita di ricchezza, a tutela della legalità economica, della libera concorrenza e della sana imprenditoria.

SS 64 Porrettana: chiusure notturne e senso unico alternato per lavori di sicurezza

 


 


Chiusura totale notturna del traffico veicolare in programma lungo la Strada Statale 64 “Porrettana”, nel tratto compreso tra il km 75+100 e il km 75+350, nelle notti dell’1-2, 2-3 e 3-4 agosto 2025, nella fascia oraria 22:00 – 06:00 del giorno successivo.
Il provvedimento si rende necessario per consentire il disgaggio controllato di alcune formazioni rocciose, operazione fondamentale per la sicurezza della circolazione.

Durante le chiusure, la circolazione sarà deviata su viabilità alternativa: i veicoli saranno indirizzati lungo il percorso da Sasso Marconi a Vergato, attraversando gli abitati di Vado, Rioveggio e Grizzana Morandi, tramite le Strade Provinciali SP 24 “Grizzana” e SP 325 “Val di Setta e Val di Bisanzio”.
La chiusura non riguarderà i mezzi di emergenza e di soccorso, che potranno continuare a transitare.

Sempre sulla SS 64 “Porrettana”, ma nel tratto tra il km 75+350 e il km 75+100, sarà in vigore il senso unico alternato, regolato da impianto semaforico, nelle seguenti date:

·         Dal 4 al 13 agosto 2025, dalle ore 22:00 alle 06:00 del giorno successivo;

Questi sono parte di un più ampio piano di manutenzione straordinaria e messa in sicurezza del tracciato.

Per maggiori dettagli e aggiornamenti, è possibile consultare l’ordinanza ufficiale pubblicata da ANAS: Ordinanza n. 127312.

“Esploratori del mondo – Creature fantastiche” al Parco del Corno alle Scale

 Lunedì 4 agosto 2025, dalle 10:00 alle 13:00

Attività per famiglie nei boschi del Corno alle Scale



Uomini selvatici, anguane, folletti… i boschi dell’Appennino custodiscono ancora oggi storie e leggende popolate da antichi abitanti fantastici. Lunedì 4 agosto, dalle ore 10:00 alle 13:00, l’Ente Parchi dell’Emilia Orientale propone una mattinata di avventure, laboratori ed esplorazioni per famiglie e bambini tra i sentieri del Corno alle Scale.

Passeggiate, racconti, giochi e scoperte nella natura: un’occasione per conoscere da vicino il mondo magico delle creature leggendarie, in compagnia delle guide e degli educatori del Parco.

L’attività è pensata per bambini e bambine dai 4 ai 12 anni, accompagnati da genitori o familiari, e si svolgerà interamente all’aperto, lungo i percorsi del bosco.

Punto di ritrovo: ore 10:00 a Budiara (Vidiciatico)
Termine attività: ore 13:00, presso lo stesso punto.

Informazioni utili:

·         È obbligatorio prenotare entro la mattina di domani,  venerdì 1 agosto

·         Contatti: Cell. 333 2660329 – Tel. 051 6254821 – eventi@enteparchi.bo.it

Cosa portare: scarponcini da trekking, acqua, abbigliamento comodo e cappellino.

Calanchi del Rio Cavallaccio: un paesaggio scolpito dal tempo

 Lunedì 4 agosto 2025, dalle ore 18:00 alle 21:00

Escursione guidata tra i geositi del territorio bolognese



Un viaggio tra i segreti geologici dell’Appennino bolognese. Lunedì 4 agosto, dalle 18:00 alle 21:00, l’Ente Parchi dell’Emilia Orientale propone un’escursione serale alla scoperta dei suggestivi calanchi del Rio Cavallaccio, un autentico paesaggio scolpito dal tempo, nel cuore del comune di Marzabotto.

L’iniziativa, rivolta a escursionisti e appassionati di natura, condurrà i partecipanti lungo i versanti modellati da millenni di erosione: le marne grigio-verdi racconteranno storie antichissime, testimonianza di un antico fondale marino, mentre gli strati chiari ricchi di ceneri vulcaniche parleranno di eruzioni esplosive avvenute milioni di anni fa. Un’occasione per lasciarsi sorprendere da un paesaggio che racconta di mari scomparsi e vulcani sommersi.

Ritrovo: ore 18:00 presso il Rifugio Re_esistente Il Poggiolo, Marzabotto (BO)
Rientro previsto: ore 21:00 nello stesso luogo

Dati tecnici del percorso:

·         Lunghezza: 6 km

·         Dislivello: 200 m

·         Tempo di cammino effettivo: circa 1 ora e 30 minuti

Cosa portare:

·         Almeno 1 litro d’acqua

·         Scarponcini da trekking con suola scolpita

·         Giacca antipioggia

·         Torcia o luce frontale

Prenotazione obbligatoria entro venerdì 1° agosto

️ 051 6254821 – 📧 eventi@enteparchi.bo.it 

mercoledì 30 luglio 2025

Camion di rifiuti in fiamme paralizza la A1 tra Bologna e Firenze: sei chilometri di coda

 

Foto d'archivio 


Mattinata di passione sull'autostrada A1 Milano-Napoli, nel tratto tra Bologna e Firenze, a causa di un incendio che ha coinvolto un camion carico di rifiuti. L'incidente si è verificato intorno alle 12:30 all’altezza del chilometro 220, in direzione sud, nei pressi di Sasso Marconi. Il semirimorchio del mezzo pesante ha preso fuoco, causando pesanti ripercussioni sul traffico.

Secondo quanto comunicato da Autostrade per l’Italia, si sono formate lunghe code che hanno raggiunto i 6 chilometri tra Sasso Marconi Nord e il bivio con la Variante di Valico.

Sul posto sono intervenute diverse squadre dei Vigili del Fuoco, che hanno domato le fiamme e sono attualmente impegnate nelle operazioni di messa in sicurezza del mezzo, compreso lo svuotamento del carico. Le cause dell’incendio sono ancora in fase di accertamento.

In considerazione delle elevate temperature e della lunga permanenza in coda, Autostrade per l’Italia ha attivato la distribuzione di acqua agli utenti bloccati nel traffico, in collaborazione con il personale operativo presente sul posto.

Intorno alle 15 la circolazione è tornata regolare.

Per ridurre i disagi, è stato consigliato agli automobilisti provenienti da Bologna e diretti verso Firenze di uscire alla stazione di Bologna Casalecchio, percorrere la SS64 Porrettana e rientrare in autostrada tramite la A11 Firenze-Pisa Nord, all’altezza di Pistoia.

Per i veicoli in transito a lunga percorrenza provenienti da Milano, l’alternativa suggerita,  l’uscita sulla A15 Parma-La Spezia, proseguendo poi lungo la A12 Genova-Rosignano in direzione Pisa, per infine immettersi sulla A11 in direzione Firenze.

"RESTATE IN AULA. FERMATE IL GENOCIDIO".

Dante Franchi ha inviato l'appello dell'Associazione "Il coraggio della pace #disarma" rivolto ai parlamentari italiani: 


Le nostre proteste non basteranno a fermare il genocidio. Le associazioni e i coraggiosi della pace ce la stanno mettendo tutta.

Il magone ci accompagna. Non riuscire a guardare le immagini dei bambini diventati scheletri tra le braccia delle madri. Non riuscire a vedere per intero i video dei sopravvissuti che vagano tra le macerie. Non aprirli. E’ vigliaccheria?

Provare senso di colpa per occuparci di organizzare la vacanza al mare. Per avere una casa. Il benessere ci stride dentro. Ogni nostro gesto quotidiano di normalità sbatte contro Gaza E’ così. 

La nostra indignazione e il nostro attivismo hanno acceso coscienze ma questo non basta più. Da mesi scendiamo in piazza, organizziamo sit in con le pentole, con lenzuoli bianchi, con la voce rotta dalla rabbia e dalla vergogna. Abbiamo spento luci, riempito convegni, veglie, assemblee. Al chiuso e all’aperto. Invaso i social. Alcuni preti hanno avuto il coraggio di appendere la bandiera palestinese fuori dalla chiesa. Siamo qui a scrivere, denunciare, aggiornare i numeri scandalosi di questo olocausto e a ripetere il noto elenco degli orrori in atto. Oltre 59.000 i morti secondo i dati ufficiali, anzi no si stima almeno 64.000, anzi 80.000, bambini uccisi, feriti, mutilati, scomparsi, orfani, dispersi tra le macerie, dissolti inghiottiti dalla guerra. Le bombe, le torture, le esecuzioni sommarie, la fame, ora anche, soprattutto, la fame. E via di questo passo ad elencare e descrivere come possiamo quanto di macabro sta avvenendo in Palestina. 

La denuncia politica è fondamentale. Scendere in strada e urlare il dissenso sono importanti, ma l’assillo che batte in testa è che alla prova dei fatti, importanti lo siano soprattutto per noi, per non sentirci complici, e non per fermare il film dell’orrore spalancato sul mondo. La sensazione è che non ci sia alcun nesso tra noi e loro, se non di tipo sentimentale e volontaristico. La nostra azione lì non arriva perché non tocca Israele. 

Che cosa serve allora? Che cosa possiamo mettere in campo per essere incisivi e produrre un risultato concreto? Arrivati a questo punto dobbiamo porci la domanda.

Non serve più la piazza di ieri, serve lo Stato. Serve che chi ha voce dentro le istituzioni varchi una soglia. 

I parlamentari e le parlamentari che si sono espressi contro il genocidio, devono restare in Aula e non andarsene finché non saranno approvate sanzioni vere contro Israele, finché non verranno interrotti i rapporti economici, finché non si farà pressione diplomatica come si fa per qualunque altro Stato che stermina una popolazione.

È la proposta di Claudio Grassi di Disarma Il Coraggio della Pace. 

Nessun “ordine del giorno” che tenga: restate lì, restate in aula, bloccatela. Non abbandonatela finché il nostro Paese non avrà preso posizione netta, concreta, scomoda.

Avete il potere che noi non abbiamo di farlo, usatelo per colpire il Governo Israeliano. 

Noi saremo con voi in centinaia di migliaia. Ci sentiremo rappresentati in Parlamento sapendo che solo un atto di coraggio e disobbedienza potrà produrre un qualche risultato concreto per salvare i palestinesi dallo sterminio. 

Sarebbe utile. Sarebbe un atto liberatorio.

 www.disarma.it


Croce d’Oro al Merito alla Guardia di Finanza per il Soccorso Alpino

 



Con decreto del Presidente della Repubblica del 26 maggio 2025, è stata conferita alla bandiera di guerra del Corpo della Guardia di Finanza la Croce d’Oro al Merito della Guardia di Finanza, con la seguente motivazione:

A partire dal 1965, il Soccorso Alpino della Guardia di Finanza ha rappresentato un esempio di altissima professionalità nella tutela della vita umana in ambiente montano. Negli ultimi vent’anni, in risposta all’evoluzione delle esigenze operative, all’impiego di nuovi mezzi e tecnologie e all’adozione di tecniche d’intervento sempre più avanzate, i militari delle stazioni S.A.G.F. hanno saputo distinguersi per continuo aggiornamento e specializzazione, svolgendo un ruolo fondamentale anche nel controllo economico del territorio.

Le attività di servizio, condotte in Italia e all’estero, anche con l’impiego di unità cinofile e in collaborazione con enti e associazioni di soccorso, reparti territoriali e la componente aeronavale del Corpo, hanno testimoniato un impegno di alto valore umano, spesso portato avanti in condizioni ambientali estreme e a rischio dell’incolumità degli operatori. Un’attività che ha suscitato ampio riconoscimento e apprezzamento da parte delle autorità e della cittadinanza.

L’onorificenza copre il periodo 2004–2025, a riconoscimento del servizio svolto in ambito nazionale e internazionale.

Da Sasso Marconi a Monaco in bici: 600 km senza soste nel ricordo di Andrea

 



di Michela Berti


Un viaggio di 600 chilometri, senza soste notturne, in sella alle proprie biciclette da corsa: è l’impresa compiuta tra il 26 e il 27 luglio da sette ciclisti amatoriali di Sasso Marconi e dintorni, partiti alla volta di Monaco di Baviera nel ricordo di Andrea, il figlio di Francesco Guiduzzi, scomparso prematuramente nel 2022 all’età di 20 anni.


I protagonisti dell’iniziativa sono Francesco Guiduzzi, Fiorenzo Bignami, Massimiliano Mazzanti, Yuri Battaglia, Paolo Venturi, Marco Bonfiglioli e Stefano Bottoni, tutti membri dell’associazione sportiva VDR Cycling Team (Val del Reno), da tempo impegnata in sfide ciclistiche di lunga distanza.

La partenza è avvenuta sabato mattina da piazza dei Martiri della Libertà, a Sasso Marconi, dopo la benedizione del parroco Don Paolo. Ad accompagnare i ciclisti lungo il tragitto, un camper di supporto guidato da due delle mogli del gruppo, incaricate dei rifornimenti con panini, acqua, caffè e tè caldo.

Nonostante le condizioni meteo proibitive – con pioggia battente e temperature quasi invernali – il gruppo ha raggiunto Monaco domenica pomeriggio, mantenendo l’obiettivo di completare il percorso senza mai fermarsi per dormire.

Le principali tappe attraversate: Nogara, Bussolengo, Ala, Trento Nord, Ora, Chiusa, Brennero, Innsbruck, Bad Tölz, fino all’arrivo nella capitale bavarese.

Quella del 2025 è la terza grande impresa portata a termine dal gruppo:

  • 2021: Sasso Marconi – Roma
  • 2022: Sasso Marconi – San Giovanni Rotondo
  • 2023: Sasso Marconi – Passo dello Stelvio

Anche quest’anno, il progetto ha ricevuto il patrocinio di Eminflex, rinnovando lo spirito di solidarietà, amicizia e passione che anima da sempre l’iniziativa.

“Nessuno si è fermato. Dentro ognuno di noi c’era qualcosa che spingeva più forte della stanchezza: Andrea”, raccontano i ciclisti.

Un’avventura fatta di fatica, forza di volontà e memoria. Un viaggio non solo fisico, ma profondamente umano.


Attenzione a telefonate ed email ingannevoli con richieste di autenticazione o pagamento


 


La Camera di commercio invita le imprese a prestare la massima attenzione a telefonate, email e comunicazioni postali che contengano richieste sospette di autenticazione o di pagamento.

Si segnala infatti che la Camera di commercio non invia bollettini postali né fornisce istruzioni per effettuare bonifici bancari tramite email o posta ordinaria. Analogamente, nessun funzionario dell’Ente contatta telefonicamente le imprese per richiedere dati sensibili, come estremi bancari, informazioni su clienti e fornitori, fatturato o altri dati riservati.

Massima cautela va inoltre riservata alle email contenenti link esterni, che possono nascondere tentativi di phishing o attacchi informatici. È stata rilevata, a tal proposito, una campagna di phishing rivolta a diverse imprese, che utilizza abusivamente il nome di InfoCamere e delle Camere di Commercio.

Le email fraudolente hanno spesso come oggetto frasi del tipo "Servizio RIIT – Ricevuta [...]" e invitano gli utenti a cliccare su link che, pur apparendo simili agli indirizzi ufficiali del sistema camerale, rimandano a siti malevoli estranei all’infrastruttura ufficiale.

Si invita pertanto a verificare con attenzione l'autenticità delle comunicazioni ricevute e, in caso di dubbio, a contattare direttamente la Camera di commercio tramite i canali ufficiali.

San Benedetto Val di Sambro, festeggiato il decennale del Carrefour di Pian del Voglio: donato un defibrillatore alla comunità

 



Sabato 26 luglio, alla presenza di numerosi cittadini, autorità locali, rappresentanti delle forze dell’ordine e delle associazioni del territorio, si è celebrato il decimo anniversario dell’apertura del punto vendita Carrefour di Pian del Voglio, gestito dalla famiglia Coviello.

Per l’occasione, i titolari hanno voluto ringraziare la comunità con un gesto concreto: la donazione di un defibrillatore destinato a rafforzare la sicurezza del territorio. Un’iniziativa accolta con grande apprezzamento, simbolo di gratitudine verso clienti e cittadini che hanno accompagnato l’attività in questo decennio di crescita.

Nel corso della cerimonia, sono stati rivolti ringraziamenti a tutte le persone che hanno reso possibile il raggiungimento di questo traguardo: dalla famiglia Coviello al personale del punto vendita, fino al gruppo Carrefour, che ha creduto nel progetto e nel valore di investire in un’area montana come quella dell’Appennino bolognese.

“Quest'attività, nei suoi primi dieci anni, è diventata parte integrante della nostra comunità”, ha dichiarato il sindaco di San Benedetto Val di Sambro, Alessandro Santoni.
“È un traguardo che porta con sé soddisfazione per i risultati ottenuti — in termini di occupazione, accesso a prodotti di qualità e sviluppo locale — ma che ci invita anche a riflettere sulle difficoltà dei piccoli comuni, come la progressiva riduzione dei servizi essenziali, a partire da quelli bancari. Questa realtà dimostra che anche nei centri più piccoli è possibile crescere e innovare, mantenendo vivi il senso di comunità e la solidarietà. La donazione di un defibrillatore è un investimento prezioso in termini di sicurezza, un gesto che ringraziamo profondamente”.

A sottolineare l’importanza del momento è stato anche Maurizio Fabbri, presidente dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna, che ha parlato di un esempio virtuoso di responsabilità sociale d’impresa:
“Il gesto della famiglia Coviello testimonia come, nei territori montani, il valore della comunità conti quanto — se non più — di quello economico. Quando un’attività commerciale di successo decide di restituire qualcosa alla collettività, si rafforza il legame tra impresa e territorio. Con questo defibrillatore, il crinale dell’Appennino bolognese guadagna un presidio sanitario in più, che si integra nella rete esistente e arricchisce l’intero territorio”.

L’iniziativa ha rappresentato non solo un momento di festa, ma anche un segnale di fiducia e visione per il futuro delle aree interne, spesso penalizzate dalla carenza di servizi ma capaci di esprimere grandi potenzialità grazie al lavoro di famiglie, imprese e istituzioni che scelgono di investire in coesione e prossimità.



“Notte Note” – A Trasasso la XV edizione del concerto sotto le stelle

 📅 Sabato 2 agosto 2025 | 🕘 Ore 21.00 | 📍 Chiesa di San Martino, Trasasso di Monzuno



Torna l’appuntamento musicale più atteso dell’estate sull’Appennino bolognese: “Notte Note”, giunto alla sua quindicesima edizione, illuminerà di musica e magia la serata di sabato 2 agosto 2025, nella suggestiva cornice della Chiesa di San Martino a Trasasso di Monzuno.

Sotto la direzione artistica del maestro Massimo Zanotti, il concerto vedrà alternarsi sul palco Rossella Cappadone, il duo Marsali e Nicola Marotta, e la giovane interprete Giada Giordano, nomi noti al pubblico per talento e versatilità.

Ad arricchire ulteriormente la serata, la partecipazione speciale del coro I Vecchioni di Mariele, gruppo corale dedicato alla memoria di Mariele Ventre, fondatrice dello Zecchino d’Oro. Insieme a loro, anche alcuni giovanissimi talenti: Anna, Sole, Riccardo, Ariel e Greta, per un'esibizione che unisce generazioni e celebra la musica come strumento di comunità.

L'evento, ad ingresso libero, è reso possibile grazie alla famiglia Ravaglia, che offre il concerto in memoria dei propri genitori, rinnovando così un gesto di affetto e condivisione con l'intera comunità.

Una serata all’insegna della musica, dell’emozione e della memoria, per celebrare insieme il valore del legame tra arte e territorio.

🎶 Un’occasione da non perdere per vivere l’estate in armonia tra musica e stelle.

 

La Pieve ritrova la sua voce: in centinaia al concerto per il restauro dell’antico organo

 CEREGLIO DI VERGATO – Una serata carica di emozione, spiritualità e memoria ha riunito domenica 27 luglio oltre duecento persone nella Pieve di San Pietro di Roffeno, sull’Appennino bolognese, per celebrare il completamento del restauro dell’antico organo Guermandi, rimasto in silenzio per oltre ottant’anni.

Lo strumento, danneggiato durante la Seconda guerra mondiale e conservato per decenni nel sottotetto della chiesa, è tornato a suonare grazie all’impegno dell’Associazione Amici dell’Antica Pieve, promotrice dell’intervento. «Quando abbiamo scoperto i resti dell’organo, abbiamo sentito il dovere di restituirgli voce», ha spiegato la presidente Giovanna Borgia ( nella foto), ricordando l’impegno condiviso con istituzioni e cittadini: «È stato un percorso complesso ma ricco di sostegno. Grazie al contributo di Cei, Fondazione Carisbo, Emil Banca, Regione Emilia-Romagna, Fondazione Del Monte, Illumia, Confabitare e numerosi privati, abbiamo raccolto 62.000 euro. Il restauro è stato un atto d’amore verso la nostra Pieve e la nostra montagna».

All’evento hanno preso parte autorità civili e religiose. Il prefetto di Bologna, Enrico Ricci, ha sottolineato il valore dell’iniziativa: «È una bellissima occasione di valorizzazione del nostro Appennino, un territorio che custodisce bellezze straordinarie. Colpisce l’attaccamento della popolazione alla propria storia: le radici dell’Appennino tengono insieme tutta la regione».


Un messaggio di speranza è arrivato anche dall’arcivescovo di Bologna, cardinale Matteo Maria Zuppi, che ha benedetto la chiesa e i presenti: «Quando l’Appennino è vivo, lo è tutta la regione. Questa pieve ci aiuta a ritrovarci come comunità. Il risultato di stasera è un dono prezioso nato da un lavoro condiviso».

Il sindaco di Vergato, Giuseppe Argentieri, ha definito l’intervento «il frutto di un lungo percorso di sensibilizzazione, che segna un nuovo inizio per la valorizzazione di questo gioiello dell’Appennino».

Tra i sostenitori anche il presidente nazionale di Confabitare, Alberto Zanni, che ha partecipato al progetto anche a titolo personale: «Dopo ottant’anni di silenzio, l’organo torna a parlare. Questo concerto è solo il primo di una serie che darà nuova vita culturale alla Pieve».

Presente anche la soprintendente Maria Grazia Gattari, che ha ricordato il ruolo dell’ente di tutela: «La Soprintendenza ha seguito passo passo tutte le fasi del restauro, garantendo l’alta sorveglianza tecnica».

Protagoniste del concerto, le trombe barocche del Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara, accompagnate dagli organisti Wladimir Matesic e Francesco Zagnoni. In programma, opere di Charpentier, Haendel, Benoist, Pachelbel e Bach, risuonate tra le navate della Pieve con intensità e commozione. Un ritorno alla vita per lo strumento e per l’intera comunità, che vede nella musica un ponte tra memoria e futuro.


Il seguente link riporta  le interviste di Martina Mari a Giovanna Borgia, Presidente Associazione Amici dell'Antica Pieve, S.E. Card. Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna, Enrico Ricci, Prefetto di Bologna, Giuseppe Argentieri, Sindaco di Vergato e 
Alberto Zanni, Presidente Nazazionale Confabitare

martedì 29 luglio 2025

Casalecchio di Reno. Rissa tra baby gang alla Meridiana: un ferito

Forza Italia chiede un Presidio fisso delle Forze dell'Ordine e il ritorno del  Poliziotto di quartiere.

Foto dal web


Alta tensione domenica sera nella piazzetta del cinema alla Meridiana, cuore commerciale di Casalecchio di Reno, dove è scoppiata una violenta rissa tra due gruppi di giovanissimi nordafricani. Intorno alle 19, una pattuglia dei carabinieri è intervenuta trovando un 18enne a terra, ferito alla testa con un’arma da taglio.

Secondo alcuni testimoni, almeno sei ragazzi si sarebbero inseguiti tra le scale mobili e l’area residenziale prima di affrontarsi con bastoni e coltelli. Il ferito, soccorso dal 118, ha rifiutato il trasporto in ospedale e non ha sporto denuncia.

Nonostante la presenza delle guardie giurate, l’aggressione è avvenuta in una galleria commerciale affollata. Dopo l’arrivo delle forze dell’ordine, i responsabili si sono dileguati, ma alcuni sarebbero tornati poco dopo per minacciare un vigilante. “Non hanno paura di nulla, la situazione torna a essere preoccupante”, ha commentato un residente.

L’episodio   è stato ripreso da Forza Italia. Gli azzurri Morris Battistini e Daniela Tesol rilevano: "E' evidente che servono misure urgenti e concrete. Quanto accaduto è gravissimo: scene da Far West in una zona centrale,  frequentata da famiglie e bambini, che meritano di vivere in sicurezza."

I due esponenti di Forza Italia chiedono: un presidio fisso delle Forze dell'Ordine nella zona della Meridiana, il ritorno del Poliziotto di quartiere, il potenziamento della videosorveglianza, controlli nei luoghi sensibili del territorio e che la sicurezza dei cittadini ritorni ad essere  al centro delle priorità dell'amministrazione locale.