In un comunicato di FDI si legge:
E' notizia di pochi giorni fa su come, praticamente
nelle stesse ore, due proposte - abbastanza simili - a livello regionale e metropolitano
abbiano messo in evidenza profonde differenze fra i diversi ordini
amministrativi.
Nell'ultimo consiglio metropolitano la maggioranza ha votato contro una
proposta di risoluzione del gruppo Uniti per l'Alternativa (il principale
dell'opposizione) che chiedeva - come illustra il capogruppo Diego Baccilieri -
alla Regione di "provvedere a disporre, solo per quest’anno ed in deroga
alla normativa di riferimento, la sospensione del divieto di accendere camini
aperti, caminetti, stufe a legna o pellet anche al di sotto dei 300 metri di
altitudine, una misura per poter venire incontro alle famiglie più bisognose in
previsione dei previsti costi aumentati per il riscaldamento".
Quasi in contemporanea, l'assemblea legislativa della regione Emilia -
Romagna approvava all'unanimità una risoluzione che si impegnava, tra le altre
cose, a definire - nell’ambito dell’accordo di bacino padano delle quattro
regioni interessate - "ogni misura utile a consentire alle famiglie
di riscaldarsi anche utilizzando impianti di combustione di biomassa legnosa
nelle more della definizione del bonus nazionale e del tetto al prezzo del
gas".
"E' avvenuto un evidente cortocircuito tra i livelli metropolitano e
regionale - commentano la consigliera regionale Marta Evangelisti ed
il senatore Marco Lisei, entrambi di Fratelli d'Italia - mentre la
consigliera Angela Bertoni, prima firmataria della risoluzione
metropolitana - rimarca come "noi, pur non negando l'importanza
dell'inquinamento ambientale, evidenziavamo come fosse importante in questo
inverno difficilissimo che si prefigura dare massima attenzione alle fragilità
finanziarie delle famiglie e permettere quindi deroghe all'uso di camini e
quant'altro anche in pianura".
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