Confagricoltura Donna Emilia Romagna: «Si rafforza l’impegno solidale delle imprenditrici agricole per aiutare le donne vittime di violenza a fronteggiare situazioni di grave disagio e pericolo»
di Barbara Bertuzzi
Da dieci anni la piazza di Bologna
ospita l’evento di beneficienza “Clementine contro la violenza sulle
donne”, organizzato da Confagricoltura Donna Emilia Romagna in occasione
della giornata internazionale contro ogni forma di discriminazione e violenza di
genere (il 25 novembre).
L’iniziativa che ha il patrocinio del
Comune di Bologna, si svolgerà in collaborazione con Soroptimist
International d’Italia, sabato 26 novembre, dalle ore
9 fino alle 19, nella centralissima via Rizzoli (angolo
piazza Re Enzo), con l’offerta delle clementine simbolo
dell’anti-violenza. Il ricavato andrà interamente alla Casa delle Donne Onlus
di Bologna (www.casadonne.it). Così
la presidente regionale di Confagricoltura Donna, Diana Bortoli: «Si
rafforza, anno dopo anno, l’impegno solidale delle imprenditrici agricole per
aiutare le donne vittime di violenza a fronteggiare situazioni di grave disagio
e pericolo. Con orgoglio celebriamo il decennale delle “clementine antiviolenza”, ricordando
sempre la giovane donna di Corigliano Calabro che ha ispirato il nostro
appuntamento benefico: Fabiana Luzzi, bruciata viva dal fidanzato nell’estate
del 2013 in un agrumeto della cittadina ionica». Chiunque
potrà dare un piccolo contributo e portare a casa una confezione di Clementine
IGP di Calabria, fornite da una azienda di Corigliano (CZ) che è gestita da
socie di Confagricoltura Donna.
Le “clementine antiviolenza” saranno nelle piazze di varie
regioni d’Italia: in Lombardia, Piemonte, Umbria, Lazio, Campania, Puglia,
Calabria e Sicilia. «Nella Giornata Internazionale contro la violenza di genere
Confagricoltura Donna contribuisce, con l’agrume simbolo, alla campagna “Orange
the world” dell’ONU - ha affermato Alessandra Oddi Baglioni,
presidente di Confagricoltura Donna - I comportamenti violenti sono, purtroppo,
declinati in vari modi all’interno delle mura domestiche, familiari e
lavorative, a prescindere dal contesto economico e culturale. Il 25 novembre è
un giorno importante, che non deve, però, rimanere un episodio rituale, ma
porre le basi concrete per sradicare questo terribile fenomeno. Occorre
potenziare la rete dei centri antiviolenza sul territorio e il forte e concreto
impegno delle istituzioni». Come sottolineato dalla presidente
nazionale del Soroptimist International d'Italia, Giovanna Guercio,
«si moltiplicano le iniziative Soroptimiste che hanno al centro l’offerta delle
"clementine antiviolenza" e che vanno ad inserirsi in un vasto
programma di contrasto alla violenza contro la donna, che il Soroptimist mette
in atto. La campagna di quest’anno READ THE SIGNS è rivolta proprio alla
prevenzione della violenza, attraverso la identificazione dei segnali
premonitori».
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