Sono iniziati i lavori per il recupero del Ponte Da Vinci

 E’ di stamattina l’attesa notizia: sul Ponte da Vinci si comincia a fare sul serio, si sta iniziando a montare il ponteggio sul lato a valle della struttura,  i carpentieri  si sono rimboccate le maniche e i mezzi meccanici finalmente sudano di olio espulso dai comandi pneumatici. Riferito anche il crono programma ( ma non è una novità) che parte con  l’occupazione delle rotatorie agli ingressi, per soddisfare le esigenze del cantiere. Il traffico della Porrettana sarà portato in entrambi i sensi di marcia nella parte alta della rotatoria, la più lontana dall’ingresso del ponte.

Le sculture dedicate a Guglielmo Marconi verranno trasferite temporaneamente a Colle Ameno.  Quello invece sul lato Vado sarà anch’esso portato in entrambi i sensi di marcia nel lato che fiancheggia Monte Mario, il più lontano dall’ingresso del ponte anche in questo caso.

E’ stato riferito un dato invece preoccupante: l’ultimazione dei lavori e la riconsegna del ponte al traffico veicolare non avverrà entro settembre del 2023, come più volte annunciato, ma entro la fine del 2023 ( la indicazione generica dà forza a chi ha sempre sospettato che le date riferite fossero ‘consolatrici per l’opinione pubblica’, più che reali). E siamo solo all’inizio. Se già prima che il cantiere parta si posticipa di tre mesi la fine dei lavori, figuriamoci durante l’esecuzione quando degli imprevisti potrebbero essercene altri.  C’è un dato che dà speranza: le elezioni per il rinnovo delle amministrazioni locali avverranno nella primavera del 2024. Qualche tempo prima del confronto elettorale il ponte dovrà essere fruibile e sarà certamente un fiore all’occhiello degli amministratori. Superare il tempo utile perché questa carta importante non possa essere giocata non sarà certamente ammesso.

Intanto c’è una antipatica ( il termine è benevolo) novità: il tempo in cui per gli abitanti di Sasso Marconi aprire al mattino la finestra senza sapere se cambiano aria o veleno, si allunga.