Per i più piccoli oltre al Bellaria, a Porretta, a Castiglione de Pepoli, ora c’è anche l’Ospedale Maggiore. L’evoluzione della rete dei servizi dedicati alla presa in carico dei pazienti pediatrici con disabilità
L'Azienda USL di Bologna informa:
Anche in virtù
dell’aumento delle diagnosi di pazienti con disturbi dello spettro autistico in
età evolutiva crescono i bambini presi in carico per problemi odontoiatrici.
Solo nel 2022 sono 168 le prime visite odontoiatriche su piccoli pazienti
con vulnerabilità sanitarie erogate dalla dottoressa Rosella Florio, Referente
Odontoiatria Pediatrica e Percorso DAMA presso l’ Hub Ospedale Maggiore. Oltre
450 gli interventi chirurgici pediatrici multidisciplinari erogati presso il
centro Hub dell’Ospedale Bellaria. 92 gli interventi pediatrici eseguiti in
sedazione all’Ospedale Maggiore grazie all’equipe multidisciplinare di
chirurghi plastici e maxillo-facciali, odontoiatri e pediatri. La presa in
carico dei pazienti fragili avviene attraverso trattamenti personalizzati che
mettono al centro i bisogni del paziente, le sue limitazioni, le sue patologie,
la sua capacità di collaborare o meno, i suoi tempi, il tutto in un setting
sicuro per lui e il suo caregiver. Tutelando il diritto a misure preventive,
all’accesso in tempi brevi e, in base all’urgenza del caso, rispettando gli
standard di qualità e di innovazione sviluppati grazie ad una equipe di
professionisti formati in materia di odontoiatria pediatrica e specialistica
creata negli anni dal Direttore delle Chirurgie Specialistiche, Anna Maria
Baietti da sempre sensibile al tema “disabilità” e capace di condividere
ambienti e strategie terapeutiche con l’equipe della Pediatria guidata da
Chiara Ghizzi.
La pandemia ha
rivoluzionato lo scenario determinando profondi cambiamenti nelle modalità di
accesso al Programma di Assistenza Odontoiatrica da parte dell’intera
popolazione. Per i pazienti “special needs”, fin dai primissimi momenti, si è
ricorso alla telemedicina per proseguire nei controlli e follow-up supportando
familiari e/o caregivers con suggerimenti e rinforzi al fine di salvaguardare
lo stato di salute orale dei pazienti. Tuttavia, a fronte della riduzione del
numero di sale operatorie allora disponibili, e proprio per rispondere al
bisogno crescente dei soggetti più fragili, si è cercato fin da subito di
definire ulteriori percorsi di accesso ai servizi.
In questo contesto si
inserisce un Percorso di Sedoanalgesia Procedurale nato da una collaborazione
virtuosa tra la Rete Chirurgia del Volto e Odontoiatria Ospedaliera e
Territoriale a la Pediatria dell’Ospedale Maggiore, un percorso che ha
consentito e consente di eseguire numerosi interventi su bambini non
collaboranti per età anagrafica e disabilità, grazie ad equipe
multidisciplinari in grado di dare risposte multispecialistiche e tempestive in
un setting assistenziale a misura di bambino, evitando sia al piccolo paziente
che ai suoi genitori un ulteriore trauma da procedura oltre che ricoveri
ordinari con risultati e costi molto diversi.
In questo modo il
bambino, una volta superato l’evento acuto ( trauma o infezione odontogena
) grazie all’amnesia farmacologicamente indotta, ha modo di sperimentare
nei successivi accessi di follow-up un vissuto positivo con l’Odontoiatra, il
tutto grazie ad un “Ospedale senza dolore”. Tale soluzione, già sperimentata
per traumi e/o ustioni nei pazienti pediatrici, in questa fase post-pandemia si
è consolidata diventando strutturale e codificata da specifici PDTA tanto
che fino ad oggi ha consentito il trattamento di oltre 450 bambini. Peraltro, è
cresciuto il ricorso a questo setting assistenziale per eseguire interventi in
urgenza e/o in elezione nei bambini con sindrome di down, affetti da malattie
rare e/o con disturbi del Neurosviluppo (le cui diagnosi sono in costante
aumento) per i quali sono stati definiti percorsi ad hoc di accesso e follow
up, sia per la gestione ambulatoriale che per la gestione
dell’emergenza/urgenza.
In particolare,
attraverso questo setting, si riescono a gestire infezioni maxillo
facciali, odontogene, traumi, anomalie dentarie e neoformazioni dei piccoli
pazienti fragili che hanno registrato un incremento nel corso e subito dopo i
lockdown. Solo nel 2022, l’Azienda USL registra un incremento del 70% dei
pazienti pediatrici con autismo presi in carico dall’equipe multidisciplinare.
Nell'Aprile 2021,
Adam arriva in Pronto Soccorso con il suo papà, medico, angosciato e convinto
che il piccolo potesse avere un problema di natura odontoiatrica anche se
apparentemente nulla faceva sospettare un’infezione in corso, in particolare in
un bambino difficile da avvicinare ed ispezionare.
Nei pazienti affetti da
Disturbi del Spettro Autistico, infatti, può risultare difficoltoso riuscire a
comprendere la presenza e la localizzazione di un dolore. Consapevoli che molti
"comportamenti problema" e alcuni disturbi emozionali potrebbero
essere legati alla presenza di dolore, i caregivers diventano pertanto
un’importantissima fonte di informazione per l’Odontoiatra.
Nel caso del piccolo
Adam ogni tentativo di avvicinamento o di esecuzione di indagini radiografiche
fu vano, ma si decise di seguire le intuizioni del papà, optando in accordo con
lui per una Seduta di Sedoanalgesia in DH Pediatrico come Percorso DAMA
eseguita dall’odontoiatra Rosella Florio, in collaborazione con l’equipe della
Pediatria dell'Ospedale Maggiore diretta da Chiara Ghizzi.
Così, attraverso una
procedura farmacologica in un percorso di sedazione dedicata è stata trattata
la fase acuta del piccolo, riconducibile a tre elementi decidui affetti da
lesioni cariose destruenti con reazioni osteolitiche dell'osso mascellare
inferiore che necessitavano di estrazione. La procedura veniva eseguita in una
saletta a misura di bambino in cui Adam veniva accolto con il genitore e
si risvegliava tra le sue braccia. A quella seduta dopo una settimana è seguito
un primo controllo e poi da lì una serie di follow-up periodici programmati a
2-3 mesi. Al fine di ridurre al minimo lo stress del bambino, si procede con la
“metodica dei piccoli passi”, si eseguono dei controlli piuttosto rapidi anche
in virtù della ridotta collaborazione del piccolo, si prediligono terapie
preventive igieniche e sedute di fluoroprofilassi, ricordando ai caregivers le
istruzioni e le modalità per una corretta igiene orale anche a domicilio.
Attraverso questi interventi e questo trattamento condiviso con i famigliari il
piccolo ad oggi gode di un discreto stato di salute orale. La serenità con cui
oggi Adam affronta i controlli periodici è la prova dell’efficacia del percorso
DAMA che si fonda su un approccio multidimensionale, in grado di tener conto
delle diverse necessità della persona disabile e delle persone coinvolte nella
Il DAMA - acronimo di
Accoglienza Medica Avanzata per la Disabilità – nasce nel 2000 a Milano come un
percorso ospedale centrico dedicato ai disabili. Nel 2006 in Azienda Usl a
Bologna, in collaborazione con le associazioni del territorio - in particolare
insieme ad ANFFAS, è stato sviluppato un percorso Dama ospedaliero-territoriale
che ha visto nell’Odontoiatria e nella Chirurgia maxillo facciale del Bellaria
un primo punto di accesso, prevedendo tre ambulatori e sale operatorie
destinate al trattamento dei casi complessi e multidisciplinari per persone
disabili. Peraltro l’Azienda USL, partecipando ad un tavolo tecnico
ministeriale, ha contribuito a sviluppare e diffondere un modello di presa in
carico innovativo proprio perché non solo ospedaliero, ma anche e soprattutto
territoriale.
Dal 2018 in Azienda USL di
Bologna il DAMA inizia a svilupparsi e si radica sempre di più anche nel
presidio ospedaliero di Porretta, dove viene dedicato
un ambulatorio odontoiatrico insieme ad uno di chirurgia maxillo facciale e
dove vengono eseguite attività di chirurgia ambulatoriale e di chirurgia
maxillo-facciale di I livello. Di fatto, Porretta si configura come Spoke
rispetto al Centro Hub dell’ospedale Bellaria, in cui vengono garantite
prestazioni di I livello in prossimità del domicilio dei soggetti fragili a cui
questo percorso è dedicato.
Nell’ambito di una
riorganizzazione del sistema di cure odontoiatriche per le persone
disabili, l’obiettivo principale del DAMA odontoiatrico è
creare una rete tra ospedali e strutture ambulatoriali territoriali,
contemplando al tempo stesso il coinvolgimento delle Case della Salute, in
stretta collaborazione con la Chirurgia maxillo facciale e plastica, data la
frequente concomitanza di patologie del distretto testa/collo.
In questo contesto,
nell’ambito della Chirurgia Maxillo Facciale, presso l’Ospedale Bellaria, è
stata istituita una Chirurgia polispecialistica in virtù della quale sono
possibili interventi realizzati da equipe multidisciplinari in sale operatorie
dedicate, e day surgery idonee a persone con gravi disabilità e ai loro
caregiver.
Lo sviluppo della rete
territoriale ha reso sempre più facile l’accesso ai disabili, tanto che ogni
anno sono oltre 6000 i soggetti che vengono trattati negli ambulatori o in
sedute operatorie dedicate, garantendo loro nel medesimo setting assistenziale
prestazioni polispecialistiche.
Con l’obiettivo di
implementare e rafforzare la rete DAMA sull’intero territorio bolognese, da
circa un anno, è stato aperto un nuovo punto di accesso ambulatoriale presso la
Casa della Salute di Castiglione de Pepoli, nel Distretto sanitario
dell’Appennino. Unicamente in questa sede, dall’apertura sono stati presi in
carico oltre 100 pazienti disabili che afferiscono per interventi complessi
all’ospedale Bellaria, ma che possono trovare in prossimità del domicilio, sul
territorio, una risposta appropriata e multispecialistica rispetto al proprio
bisogno di salute, in particolare per visite o controlli odontoiatrici.
La Direzione aziendale
ha promosso negli ultimi mesi una revisione dell’intero percorso DAMA,
allo scopo di valorizzare al meglio la buona pratica messa in campo in
particolare per i pazienti pediatrici. Il percorso DAMA intende infatti
garantire un accesso e un’accoglienza medico-infermieristica orientata a tutte
le persone con disabilità e non soltanto a coloro che hanno il
riconoscimento dell’handicap secondo la legge 104/92 (art. 3 comma 3 con
riferimento a disabilità congenita e connatale nella sfera
neuromotoria, intellettiva e comunicativa) attivando percorsi ad hoc nei Pronto
Soccorso e negli ambulatori territoriali e ospedalieri. Infine, si evidenzia
che il Percorso DAMA non nasce come un percorso per evitare code e/o liste
d’attesa, bensì per garantire un’accoglienza dedicata a tutti
coloro che per gravi disabilità hanno necessità di prestazioni e prese in
carico sanitaria in strutture sanitarie.
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