11 attività sospese, trovati 10 lavoratori ‘in nero’ e sanzioni peri 100.000 euro.
Le attività ispettive dei Carabinieri del Comando Tutela del Lavoro, di natura ordinarie e tecnica, sono state finalizzate alla verifica della regolare occupazione dei lavoratori e al rispetto delle norme in materia di sicurezza, salute ed igiene sui luoghi di lavoro.
L’esito dei controlli svolti sull’intero territorio provinciale ha
consentito di individuare lavoratori non registrati (in nero), nonché
inadempienze in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro quali omessa
formazione/informazione sulla sicurezza dei lavoratori, omessa redazione
Documento Valutazione Rischi, mancata idoneità sanitaria dei lavoratori,
mancate misure per prevenire gli incendi e tutelare l’incolumità dei
lavoratori, mancata formazione e informazione dei lavoratori, assenza di
cassetta primo pronto soccorso.
In particolare, nell’ambito delle attività di analisi e programmazione dei
vari interventi ispettivi da poter svolgere sul territorio di competenza, a
seguito di preventivi approfondimenti, sono state ispezionate 5 aziende tessili
individuando 13 lavoratori controllati di cui 1 “in nero”. Sono state 5 le
sospensioni dell’attività d’impresa e 18 le violazioni in materia di sicurezza
accertate.
Complessivamente sono state irrorate sanzioni per 38.000. Inoltre si
procedeva al controllo e verifica di 5 attività commerciali/ristorazione
individuando 18 lavoratori controllati di cui 8 in “nero”, adottati 5
provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale e sanzioni
amministrative pari a euro 58.000.
In particolare:
IMOLA – CASTEL SAN PIETRO Terme - Maxi Sanzione per Lavoro “nero” impiego
di
manodopera non regolare e violazioni in materia di salute e sicurezza dei
luoghi di lavoro sanzioni per 20.000 mila euro.
Il personale ha eseguito accesso ispettivo presso un’attività di
ristorazione nel comune di Imola, sanzionando il titolare per aver impiegato 4
lavoratori “in nero” senza preventiva comunicazione di instaurazione del
rapporto di lavoro impiego.
Dall’accertamento sono emerse alcune violazioni al Testo Unico sulla Salute
e Sicurezza sui luoghi di lavoro, nel dettaglio veniva rilevate carenze nella
formazione e informazione in materia di sicurezza dei lavoratori. Emesso il
provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale e irrorate sanzioni
per Euro 11.000. Il legale rappresentante dell’attività commerciale potrà
revocare il provvedimento di sospensione solo quando avrà provveduto ad assumere
i dipendenti.
Sempre nel circondario imolese, nel Comune di Castel San Pietro Terme, sospesa
un’attività di ristorazione, sanzionando il titolare per aver omesso la
redazione del Documento Valutazione del Rischio e per aver impiegato i due
dipendenti intenti a svolgere le proprie mansioni lavorative in cucina, senza
la prescritta idoneità alla mansione e senza aver conseguito idonea formazione
sulla sicurezza.
BOLOGNA - Maxi Sanzione per Lavoro “nero” impiego di manodopera non regolare
per 13.500 mila euro. Sospeso cantiere edile per impiego manodopera
clandestina- in materia di salute e sicurezza dei luoghi di lavoro sanzioni per
10.000mila euro.
Accesso ispettivo presso un locale commerciale di Bologna; sanzionato il
titolare per aver impiegato “in nero” due lavoratori subordinati senza
preventiva comunicazione di instaurazione del rapporto di lavoro impiego.
Emesso il provvedimento di sospensione attività imprenditoriale, maxi sanzione
per lavoro. Sempre a Bologna sanzionato il titolare dell’impresa per aver
impiegato irregolarmente un lavoratore Extra Ue senza che lo stesso non avesse
alcun titolo per poter svolgere attività lavorativa in Italia. Irrorata la maxi
sanzione per lavoro nero con il conseguente provvedimento di sospensione
attività imprenditoriale.
BOLOGNA – SAN LAZZARO DI SAVENA - Maxi Sanzione per Lavoro “nero” impiego
di manodopera non regolare per 15.000 mila euro.
Nel corso dell’accesso ispettivo in un’attività commerciale etnica nel
Comune di Bologna, personale sanzionato il legale rappresentante dell’attività
commerciale per aver impiegato irregolarmente un lavoratore. Attività analoga
svolta nel Comune di San Lazzaro di Savena. Per entrambe le attività
commerciali è scattata la maxi sanzione per lavoro nero con il conseguente
provvedimento di sospensione attività imprenditoriale.
Tre locali aziendali gestiti da imprenditoria straniera sospesi. Sanzioni
per 20mila euro in Bologna quartiere Bolognina
Accesso ispettivo presso 3 aziende manifatturiere gestiti da stranieri: identificate
7 lavoratori. Le tre aziende venivano sanzionate e sospese per violazioni al
Testo Unico sulla salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. Nella fattispecie i
militari operanti accertavano la mancata redazione Documento Valutazione del
Rischio, mancata formazione dei lavoratori in materia di salute e sicurezza,
mancata visita medica prevista dalla specifica normativa.
CASTELLO D’ARGILE Maxi Sanzione per Lavoro “nero” impiego di manodopera non
regolare e violazioni in materia di salute e sicurezza dei luoghi di lavoro
sanzioni per 10.000mila euro .
Accertate in una azienda la presenza di un lavoratore in nero e carenze sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, verificando di fatto che i dipendenti risultavano privi di adeguata formazione e della prevista visita medica di idoneità alla mansione. Il datore di lavoro è stato sanzionato anche per non aver garantito lo sgombero alle vie di evacuazione allo scopo di consentirne l’utilizzazione in ogni evenienza.
SAN GIOVANNI IN PERSICETO- Violazioni in materia di salute e sicurezza dei
luoghi di lavoro sanzioni per 9.000 euro.
Sanzionato il legale rappresentante di un’Azienda tessile per carenze sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, avendo accertato che i dipendenti non avessero sostenuto la prevista visita medica ed adeguata formazione prevista dalla specifica normativa. Anche in questo caso il Documento Valutazione Rischi non veniva elaborato. Sospesa l’attività fino alla regolarizzazione di quanto prescritto.
Dal Comando Provinciale Carabinieri Bologna
Nessun commento:
Posta un commento