Da Solo Motori
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Ci sono delle
violazioni del Codice della Strada che continuano a essere commesse sempre più,
nonostante si faccia di tutto per cercare di arginare il fenomeno. Pensiamo
agli eccessi di velocità, che nonostante le nuove installazioni di autovelox
fissi e mobili, di tutor e dell’inasprimento costante delle sanzioni, sono
ancora oggi una delle infrazioni più commesse, complice anche la sempre
maggiore potenza delle auto: è veramente facile prendere velocità senza
accorgersi con le auto moderne.
Ma c’è una violazione
del CdS che preoccupa ancora di più, e causa diversi morti ogni anno. In questo
articolo ve ne parleremo in dettaglio, perché sono in arrivo nuove strette per
tentare di arginare il problema, che sembra ormai totalmente fuori controllo.
La guida in stato di
ebbrezza e “penalità sul reddito”. Lo ha proposto il viceministro dei Trasporti
Galeazzo Bignami (FdI) dopo che il Ministro delle Infrastrutture e della
Mobilità Sostenibili (nuovo nome del Ministro dei Trasporti) Matteo Salvini ha
annunciato una stretta sui suoi canali social.
“La multa deve essere
più severa e proporzionata al reddito – spiega Bignami al telefono”. Ecco
perché stiamo guardando al modello finlandese, perché il viceministro afferma
che “la punizione deve creare davvero preoccupazione per avere un effetto
deterrente. Naturalmente, in caso di incidente mortale, il sistema crolla.
Pertanto, dobbiamo essere proattivi e investire in tecnologia, ad esempio
utilizzando programmi che impediscano la messa in moto del veicolo quando un
soggetto è alterato. Un esempio potrebbe essere un sistema con etilometro
integrato che esegue un test e consente l’avvio del veicolo solo se il
risultato è sotto la soglia prevista dalla legge.
Codice della Strada: le
modifiche alle sanzioni per infrazione degli articoli 186 e 187
Nell’occhio del
ciclone ci sono gli articoli 186 ma anche 187 del nuovo
codice della strada 2022, il primo regolamenta e sanziona la guida in stati
di ebrezza, mentre il secondo la guida sotto l’effetto di sostanze
stupefacenti. Entrambi gli articoli del codice della strada sono stati più
volte rimodulati.
La novità più
rilevante è stata intorno al 2007, quando entrambi gli articoli sono ricaduti
nella violazione del codice penale, prevedendo quindi l’arresto e l’iscrizione
nel casellario giudiziario. Da allora entrambe le violazioni hanno ricevuto
ulteriori inasprimenti delle sanzioni, ma sembra ancora non bastare per frenare
l’ascesa delle violazioni.
Due strade possibili
secondo la politica arrivati a questo punto: multe più salate o pene più
severe.
Luigi Altamura, comandante della polizia locale di Verona ricorda che: “oggi la violazione dell’articolo 186 prevede multe da 543 a 2.170 euro e la decurtazione di 10 punti dalla patente, che viene inviata in prefettura e sospesa da 3 a 6 mesi, a discrezione del prefetto“. Le sanzioni scattano al superamento dl valore di 0,5 g/l di alcol nel sangue, sotto quella soglia c’è tolleranza. Da questo punto di vista siamo anche “buoni” rispetto ad altri paesi europei, dove la soglia può essere inferiore o addirittura zero.
I neopatentati sono
già soggetti a sanzioni più severe, ma pare che il problema sia da inquadrare
altrove:
“Ma la vera
emergenza sono gli etilometri“, afferma Altamura. “Troppi sono fermi per
la revisione, situazione peggiorata dal fatto che in Italia ci sono solo due
centri deputati a questa funzione: uno a Roma e a Milano”. Un
etilometro non revisionato, infatti, potrebbe portare a un
annullamento della sanzione in caso di ricorso.
Più etilometri, più
controlli e più pattuglie sulle strade (che
scarseggiano sempre per problemi di budget), insieme a sanzioni più
severe quindi. Sembra essere questa la strada che vuole
intraprendere la politica. Anche se la soluzione proposta da Salvini non
sarebbe male, ma richiederebbe il coinvolgimento dei produttori di auto, già in
grande difficoltà nel coprire l’elettrificazione dei veicoli e la produzione.
2 commenti:
Vi rendete conto la quantità di limitazioni ai diritti costituzionali che sono stati espressi in questo articolo? Limitazioni ai diritti, nel nome di una falsa sicurezza, INVENTATA solo per fare cassa, andate al diavolo legislatori.
Il consenso all'avviamento motore dopo analisi con etilometro certificato È ROBA DA PAZZOIDI, POI CHI SOFFIA NELLA CANNUCCIA SARÀ ITALIANAMENTE UN PASSANTE ASTEMIO.
Fare più controlli e punire con ritiro patente chi è veramente ubriaco, chi telefona o scrive con cellulare, chi non rispetta la segnaletica stradale rimodernata in funzione di VERE necessità, chi non è più in grado di guidare in sicurezza con esami di controllo meno burocratici e permissivi, chi ha la patente ma non dimostra abilità nel condurre mezzi sempre più prestazionali, chi non mantiene la distanza di sicurezza, chi compie sorpassi PAZZI in zone pericolose o con scarsa visibilità della corsia opposta, ecc, ecc, ecc
PAESE ALLO SBANDO CON AMMINISTRATORI INCOMPETENTI CHE NON SANNO NEPPURE COPIARE IL COMPITINO COME FACEVANO A SCUOLA......e no è roba di destra o sinistra o terzo po(l)lo.
Ma perchè li paghiamo ?????????????????????????
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