sabato 26 novembre 2022

In Emilia Romagna le prossime feste saranno per astemi

  In forte calo (-15%) la domanda di vini sotto le Feste. Confagricoltura, bene solo il mercato legato all'enoturismo,

Entra in crisi anche il brindisi delle festività, gli ordini natalizi sono fermi.

Lo dice l'analisi messa in luce da Confagricoltura Emilia-Romagna sui flussi della domanda di vino sotto Natale e Capodanno nel post pandemia.

    C'è preoccupazione tra i produttori di vino per il trend di mercato ribassista in vista della ricorrenza più importante dell'anno: -15% almeno la flessione stimata finora rispetto allo stesso periodo 2021 quando però, a fronte di una netta ripresa dei consumi su tutto il territorio regionale, dopo due anni di Covid, il comparto si è trovato a fronteggiare la grave carenza di materie prime (vetro, carta e sughero).
    I dati dell'organizzazione agricola mostrano inoltre una ;viticoltura regionale che deve combattere su più fronti, contro gli effetti del cambiamento climatico e l'aumento dei costi di produzione. La fiammata dei prezzi rispetto al pre-Covid ha raggiunto valori record: luce e gas (+ 30%), fertilizzanti (+40%), fitofarmaci (+15%), vetro e carta (+60%).
    La vendemmia 2022 si è chiusa con un calo produttivo medio del -15% dovuto a siccità ed eventi meteo estremi (gelate, nubifragi e bombe d'acqua). A soffrire di più sono stati i vitigni di collina soprattutto da Piacenza a Bologna. La carenza di manodopera ha contribuito ad appesantire ulteriormente la gestione dell'attività in vigna.
    "Sono sensibilmente calate le vendite di bottiglie emblema del vigneto emiliano-romagnolo invertendo la tendenza positiva del terzo trimestre - spiega Mirco Gianaroli presidente dei viticoltori di Confagricoltura Emilia-Romagna - risponde bene solo il mercato legato all'enoturismo (visite in cantina e degustazioni, agriturismo e turismo esperienziale), mentre è in fase di stallo sia la vendita diretta sia il canale Horeca, quindi anche la ristorazione". (ANSA).


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