giovedì 3 novembre 2022

Casalecchio di Reno 4 novembre, celebra la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate

Nella stessa giornata commemorazione 74° anniversario morte Giuseppe Fanin

 


Si terrà domani, venerdì 4 novembre ,  alle 12, presso il Monumento di Piazza dei Caduti, la la Cerimonia per la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate e per il 104° anniversario della fine della Prima Guerra Mondiale (1918 – 2022).

Dopo la Benedizione di don Roberto Macciantelli, Parroco della chiesa di S. Giovanni Battista e la deposizione di corone di fiori, è in programma l’intervento di Massimo Bosso, sindaco di Casalecchio di Reno. Saranno presenti il Vice Questore Aggiunto di Bologna, Francesco Berna Nasca, il Comandante della Compagnia Carabinieri di Borgo Panigale, Capitano Leonardo Bricca e i rappresentanti delle Forze dell’Ordine territoriali e delle Istituzioni locali.

Partecipa la Banda comunale "Gaetano Donizetti".

 


Sempre venerdì 4 novembre, alle  9, in via Giuseppe Fanin ( nella foto) avrà luogo la commemorazione per il 74° anniversario della morte di Giuseppe Fanin, in ricordo del martire appartenente alla corrente sindacale cristiana, nato l’8 gennaio 1924 a Lorenzatico di San Giovanni in Persiceto, dove fu barbaramente ucciso il 4 novembre 1948.

Sono  previsti gli interventi di don Matteo Monterumisi, parroco della chiesa dei Santi Antonio e Andrea di Ceretolo e di Santa Lucia, di Massimo Bosso, sindaco di Casalecchio di Reno, e di Gabriele Sannino, presidente del Circolo MCL “G. Lercaro”.  La commemorazione è a cura del Circolo MCL "Giacomo Lercaro" di Casalecchio, con il patrocinio dell'Amministrazione comunale.

 

Giuseppe Fanin (  Biografia) da Wikipedia

Figlio di immigrati veneti di Sossano, che nel 1910 avevano comprato un terreno in località Tassinara, e terzo di dieci figli, dopo un breve periodo in seminario si ritirò, proseguendo poi gli studi e laureandosi in Agraria all'università di Bologna.

Fortemente impegnato nelle lotte sindacali agrarie del secondo dopoguerra quale segretario provinciale bolognese delle ACLI-terra Fanin, che stava creando una forte adesione attorno al sindacato cattolico in un'area di tradizionale componente comunista, venne più volte a scontrarsi con esponenti di altri sindacati a causa di una differente visione delle proposte contrattuali per quel settore.

L'uccisione

Nel 1948 la rottura dell'unità sindacale, con la fuoriuscita di CISL (nell'ottobre) e UIL dalla CGIL, portò al culmine gli scontri ideologici fra le diverse componenti cattoliche, socialiste e comuniste entro le organizzazioni dei lavoratori.

La sera del 4 novembre 1948 Fanin venne aggredito da tre militanti del P.C.I. mentre rientrava a casa in bicicletta recitando il Rosario, e fu ridotto in fin di vita a colpi di bastone. I soccorsi furono inutili e Fanin morì senza riprendere conoscenza: era l'1.50 del mattino dopo.

Dopo 20 giorni di indagini, il 24 novembre, il segretario della sezione PCI di S. Giovanni in Persiceto, Gino Bonfiglioli, arrestato ed interrogato dai Carabinieri confessò di essere il mandante dell'omicidio e rivelò i nominativi dei tre esecutori: Enrico Lanzarini, Renato Evangelisti e Indrio Morisi.

Tra le città e i comuni che hanno una via a suo ricordo ci sono ovviamente Bologna (esiste un viale Giuseppe Fanin nel quartiere San Donato dove attualmente sorge la Facoltà di Agraria); San Giovanni in Persiceto, sua città natale; Imola, città in cui frequentò l'Istituto tecnico agrario "Giuseppe Scarabelli"; Agugliano (AN), nel quartiere "Montevarino" e Arluno nella contrada Mulino. A Reggio Emilia, nel quartiere Belvedere, in via Pietro Bembo, gli è stato dedicato un parco comunale.

L'arcidiocesi di Bologna ha aperto il 1º novembre  1998 un processo di beatificazione per Giuseppe Fanin, conferendogli di fatto l'appellativo di servo di Dio.


1 commento:

Anonimo ha detto...

La guerra è vicina.