Un
geode aperto che protegge il ricordo della guerra, monito per le
scelte del futuro: è l’opera progettata dagli studenti
dell’istituto Fantini di Vergato con la supervisione dello scultore
Paolo Gualandi che sarà inaugurata a Cereglio, frazione del Comune
di Vergato
La realizzazione |
Riceviamo:
Oggi,
sabato 6 aprile, alle 10, a Cereglio di Vergato, sarà inaugurato il
“nuovo” monumento ai caduti delle guerre voluto dalla sezione
locale dell’ANPI. Il monumento andrà a sostituire un’opera
in rame rubata alcuni anni nello stesso luogo, all’incrocio tra la
strada provinciale che conduce da Vergato a Zocca con quella che
porta a Tolè.
Il
progetto ha interessato gli studenti dell’Istituto Fantini dei
professori Achille Martino e Francesco Loro.
I
ragazzi hanno dapprima incontrato i rappresentati dell’ANPI per
meglio comprendere gi avvenimenti storici e i loro tragici effetti.
In seguito gli incontri si sono incentrati su attività di
laboratorio e progettazione con la guida di Gualandi in qualità di
tutor con l’obiettivo di definire l’opera scultorea che meglio
potesse rappresentare gli eventi in questione.
L’ideazione
creativa si è poi conclusa con la scelta di un geode aperto
al cui interno sulle superfici dei “cristalli” sono visibili
immagini incise dagli studenti che rimandano a tragici episodi
bellici. Il geode è stato scelto come simbolo della protezione del
ricordo del passato, a prezioso monito per le scelte del futuro. Dopo
le verifiche di fattibilità la scelta è caduta sull’utilizzo del
calcestruzzo più idoneo per la realizzazione. A realizzare
concretamente la struttura progettata dai ragazzi sono stati poi gli
artigiani della Marmografia di Castelvetro.
All'inaugurazione
saranno presenti il sindaco di Vergato, Massimo Gnudi,
Alessandro Mani dell'Associazione Nazionale Partigiani d’Italia,
lo scultore Paolo Gualandi e l’assessore alla cultura Ilaria
Nanni.
1 commento:
Chissà se quelli dell'anpi hanno raccontato agli studenti le atrocità che hanno commesso loro.
(senza giustificare assolutamente quelle commesse dai nazifascisti)
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